Replying to I mondi di Remia cap 1

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  1. Posted 11/6/2020, 10:47

    Capitolo 1 - L'inizio prima dell'inizio



    Alberto Lo Giudice guardò interrogativo la dottoressa Scali. - Non capisco qual'è il problema? -
    - Signore, vede è che dopo il nostro sondaggio sul gruppo campione le previsioni delle vendite del nuovo prodotto sono diminuite del settantatre per cento. -
    Lo Giudice sembrava pronto a lanciare un urlo isterico, ormai mancava solo un mese al lancio ufficiale del loro nuovo videogioco "I mondi di Remia", un gioco rivoluzionario in cui l'azienda aveva investito oltre l'ottanta per cento delle sue risorse e proprio ora spuntava un problema di questa portata. - Questo l'ho capito, ma ciò che voglio sapere è il perché di questo tracollo. -
    La donna sospirò lasciando intuire che avrebbe preferito non scendere nei dettagli, ma ormai non poteva più esimersi.
    - D'accordo, ma dovremo fare una lunga digressione prima di poter spiegare il problema. -
    Lo Giudice annuì soddisfatto - Inizi pure. -
    - Come lei sa ad oggi la nostra azienda è considerata la più avanzata tecnologicamente nel settore di produzione dei videogiochi, questo perché anni abbiamo scelto di puntare sul mercato dei dispositivi a realtà aumentata invece di quelli delle console, dei pc e degli smartphone, ma, con il passare del tempo nuovi concorrenti si stanno affacciando nel nostro settore. Perciò abbiamo deciso di fare qualcosa di rivoluzionario e creare la tecnologia che sarebbe stata il prossimo passo avanti nel mercato e non solo. -
    - Intende le interfacce neurali? -
    - Si esattamente, un dispositivo che consente di leggere e manipolare i segnali prodotti dal cervello umano allo scopo di immergere totale chi la utilizza in una realtà fittizia. -
    - In pratica un sistema di realtà virtuale. - Concluse in modo sbrigativo un uomo sudaticcio accanto alla dottoressa che replicò indignata: - Realtà virtuale, ma, fatemi il piacere. Sa decenni se ne parla per ottenere solo dei minischermi per gli occhi e un paio di auricolari per le orecchie, non l'interfaccia neurale consente qualcosa di enormemente più avanzato, manipolare tutti i sensi del corpo, olfatto, gusto, tatto, il senso dell'equilibrio,del dolore, e il tutto con un dispositivo che si aggancia all'orecchio come l'auricolare di una centralinista e ha il costo di una normale console di videogiochi. -
    - Fantastico, tutto questo lo sappiamo, vada al nocciolo del problema. - Intimò Lo Giudice spazientito.
    - Il problema è il feedback sensoriale, come lei sa l'interfaccia non cancella i normali segnali inviati dal corpo, questo per evitare che eventuali malori improvvisi non vengano notati dagli utenti, l'azienda non potrebbe permettersi di pagare i risarcimenti per ogni persona che ha un infarto o una tachicardia mentre gioca e non se ne accorge perché l'interfaccia blocca i normali segnali del corpo. Perciò abbiamo sviluppato l'interfaccia in modo che aggiunga i suoi segnali a quelli normali, il che è risultato un po disorientante e spiacevole. -
    - Esattamente signore. - Interruppe di nuovo l'uomo sudaticcio. - Immagini di avere quattro occhi, quattro orecchie, due nasi e così via dicendo, il cervello tende ad andare in sovraccarico a causa delle troppe informazioni che lo raggiungono e si inizia ad avere una tremenda sensazione di nausea. Circa metà dei soggetti di studio finiva per vomitare dopo dieci minuti di gioco. -
    - Così cambiammo il modo di uso dell'interfaccia. - Ripresa la donna, che visibilmente arrabbiata per essere stata interrotta lanciava occhiate di fuoco all'uomo il quale prese a sudare ancor più copiosamente. - I nostri beta-tester presero ad usare l'interfaccia in una stanza buia e senza rumori, riducendo enormemente il carico sensoriale. in questo modo la nausea spariva, ma, ogni piccolo rumore causa un feedback che rendeva il gioco scattoso e difficilmente controllabile. Ora per chi vive in località tranquille e isolate, il problema e quasi non esistente, ma, con gran parte delle popolazione che vive in appartamenti dalle pareti di carta velina in grandi metropoli, la cosa costituiva un grande problema. -
    Lo Giudice annuì. - E fu allora che decidemmo di usare le vasche di deprivazione sensoriale. -
    - Esattamente signore. Era una tecnologia che esisteva dalla fine degli anni cinquanta del ventesimo secolo e isolavano gli utenti perfettamente consentendogli di vivere a pieno l'esperienza. -
    - Allora quale è il problema ? -
    - I costi delle vasche. -
    - Come? -
    - Le vasche di deprivazione sensoriale riadattate alle nostre esigenze hanno un costo medio di diecimila euro, tagliando dal mercato gran parte dei possibili acquirenti. -
    Le vene sulle tempie di Lo Giudice iniziarono a gonfiarsi pulsando. - Perché questa cosa spunta fuori solo adesso? Non vi sareste potuti informare prima sui prezzi delle vasche? -
    La dottoressa sembrava mortificata. - In realtà vede abbiamo stretto un accordo con un'azienda che ci ha promesso di creare in serie vasche ultra economiche grazie alla grande produzione in serie. Questo avrebbe fatto scendere il costo delle vasche intorno ai settecento euro, rendendole molto più accessibili, e per chi non se le poteva permettere avremmo approntato nelle grandi città degli spazi in cui poter affittare ad ore delle postazione per giocare. Purtroppo due settimane fa un terremoto ha danneggiato i capannoni dove le vasche vengono costruite, per i prossimi tredici mesi la produzione sarà di solo poche centinaia di pezzi al mese, insufficiente alle nostre esigenze. -
    - Non ci sono delle vasche già pronte? -
    - C'erano cinquemila vasche pronte, ma, sono rimaste danneggiate nel terremoto, possiamo ripararle, ma sembrerà che sono state accomodate, non possiamo venderle, perciò abbiamo dovuto puntare sulle vasche da diecimila euro. -
    Lo Giudice era chiaramente turbato dalla situazione, purtroppo sembrava non esserci soluzione per il problema delle vasche, ma, si trattava solo di un contrattempo temporaneo. - Non capisco, se il problema sono le vasche tra circa un anno saremo a piena produzione, ci basterebbe lanciare il gioco come prodotto di lusso e quando le vasche economiche saranno pronte potremmo renderlo un prodotto rivolto a tutti, il primo anno forse saremmo in perdita, ma con l'effetto status symbol che si verrebbe a creare dal secondo anno dovremmo ritornare in attivo, quindi perché le vostre proiezioni riportano ben cinque anni di perdite? -
    - E' per la natura del gioco signore. -
    - La natura del gioco? -
    - Si vede per enfatizzare sull'incredibile realtà ludica offerta dall'interfaccia neurale abbiamo scelto di creare un MMORPG, Massive Multiplayer Online Role-Playing Game o gioco di ruolo online multigiocatore di massa. Come lei sa benissimo il punto di forza di questo tipo di gioco è l'alto numero di iterazioni con altri giocatori ovvero è un gioco che diventa più divertente quante più persone ci giocano, ma, a causa del problema delle vasche il numero dei giocatori sarà notevolmente ridotto, perciò ci aspettiamo un pesante numero di critiche e cattive recensioni a riguardo. -
    - Non possiamo regalare le cinquemila vasche danneggiate con un concorso a premi o giù di lì? -
    - Sarebbe irrisorio, un giocatore medio dedica solo un'ora al giorno a simili divertimenti. -
    - Però per testare il gioco usiamo dei beta-tester che lo usano otto ore al giorno. -
    - Ma, ci costerebbero una fortuna solo in contributi e messa a norma, per non parlare poi degli spazi che andrebbero allestiti. -
    Lo Giudice per un attimo sembrò perdersi nei suoi pensieri. - E se fossero degli stagisti? Non dovremmo pagare contributi o altro se gli riconosciamo solo una sorta di rimborso di spese e le vasche possono essere installate a casa loro, come in telelavoro, in fondo non ci servono qua fisicamente. -
    - Si ma bisognerà pure assumere qualcuno alla fine dello stage. -
    - Si certamente, vediamo un po, quale è numero delle postazione in affitto che abbiamo attrezzato? -
    La dottoressa Scali controllò un attimo tra le carte che aveva davanti cercando l'informazione. - Cento postazioni per ognuna delle dieci città più popolose. -
    - Bene allora useremo tremila delle vasche per aumentare le postazioni a duecento per le dieci città più popolose e cento per le successive venti città nella classifica, inoltre voglio che i centri funzioni notte e giorno ventiquattro ore su ventiquattro, in modo da avere sempre qualche migliaio di giocatori online. -
    - E con le restanti duemila? -
    - Le affideremo a duemila stagisti, dicendo loro che da qui ad un anno assumeremo... vediamo un po... venti persone, si credo che venti sia più che sufficiente. -
    L'uomo sudaticcio rise. - Venti su duemila, sembra più un concorso a premi che uno stage. -
    - Esattamente, creeremo una grande competizione tra loro, in questo modo giocheranno ben più di otto ore al giorno e spingeranno anche i loro amici e parenti ad aiutarli e sostenerli comprando le capsule di lusso o affittando le postazioni di gioco. Quei duemila stagisti oltre a fare numero diventeranno una inconsapevole fonte di marketing virale. -
    La donna sembrò riflettere sull'idea. - Può funzionare, ma, con così poco tempo non potremo mai controllare tutti i curriculum per verificare le informazioni. -
    - Non importa, anche dei bugiardi e degli imbroglioni ci possono essere utili nel gioco, e no preoccupatevi riguardo a chi assumere alla fine dell'anno. Non ha importanza quali competenze abbiano, se l'azienda crescerà come ci aspettiamo avremo bisogno di un po di tutto in termini di risorse umane. Perciò cercate tra i neo-diplomati, neo-laureati e studenti vari nelle città con le postazioni, e mi raccomando vogliamo puntare a ogni possibile target, perciò che vengano da ogni ceto sociale. -

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