Capitolo 2 - La selezione - parte prima
Provate a immaginare una vita libera e dignitosa in povertà come la si potrebbe vedere solo in una soap opera. Non importa quanto si è poveri, si continua a mostrare amore incondizionato per il prossimo, e anche un misero pezzo di pane è lì per essere condiviso con un caldo sorriso.
Se qualcuno avesse sostenuto che una tale illusione esistesse nella realtà, Davide l'avrebbe picchiato selvaggiamente a sangue, la vita con lui era stata crudele. Un tempo era un ragazzo ordinario, allora era uno studente liceale medio che parlava di vestiti nuovi, tormentava i suoi genitori per avere in regalo l'ultimo modello di telefono cellulare e durante i fine settimana giocava tutto il giorno ai videogiochi. Poi quattro anni fa ricevette una chiamata urgente a scuola; i suoi familiari erano rimasti coinvolti in un'incidente d'auto. Con una semplice telefonata la sua vita cambiò per sempre.
Suo padre aveva avuto un infarto mentre era alla guida ed aveva perso il controllo dell'auto uscendo fuori strada, quando i soccorsi arrivarono era già morto. Sua madre e sua sorella per fortuna erano rimaste quasi illese, a parte qualche graffio ed un paio di livido causati dalle cinture di sicurezza.
Quando vide sua madre in ospedale lei si stava strofinando gli occhi per nascondere le lacrime, fu allora che degli uomini vestiti in modo terribilmente sgargiante apparvero. Intimorite, tutte le altre pazienti uscirono silenziosamente dalla stanza. Davide e sua madre rimasero soli con i nuovi arrivati per scoprire che erano agenti di riscossione crediti. In passato il defunto aveva preso in prestito una grossa somma di denaro da una finanziaria per poter ristrutturare la sua azienda, e dopo la sua morte loro avevano ereditato il debito.
La somma era grossa e purtroppo l'azienda non poteva andare avanti senza suo padre a mandarla avanti perciò per ripagare il debito si videro costretti a venderla insieme alla casa, affittando un piccolo appartamento.
Ad aggravare le cose gli esami effettuati dopo l'incidente rivelarono che sua madre aveva un tumore al seno e dovette iniziare subito un trattamento chemioterapico che consumava quasi tutte le sue forze.
Davide dovette affrontare una situazione in cui non aveva altra scelta che quella di crescere e di diventare un uomo. Iniziò ad occuparsi di sua sorella sei anni più giovane di lui per non affaticare sua madre, e per far quadrare i conti prese a lavorare part-time come magazziniere in una ditta di trasporti. Il suo corpo ogni sera era tutto un dolore, ma continuava a lavorare, piuttosto che rilassarsi, non per senso del dovere, ma perchè non aveva altra scelta. Tuttavia, i suoi guadagni potevano coprire a malapena i costi del cibo.
Parenti ed amici presero a poco a poco a voltargli le spalle e Davide divenne consapevole della fredda realtà della vita. Presto in lui si formò un unico pensiero, una consapevolezza, lui esisteva solo per prendersi cura di sua madre e sua sorella! Iniziò a valutare di abbandonare gli studi per lavorare a tempo pieno, ma sua madre non aveva voluto sentire ragioni sulla questione, così passarono quasi tre anni dall'incidente.
Tuttavia, dopo essersi diplomato la situazione in cui lui e la sua famiglia erano non migliorò.
Dopo il diploma Davide deciso di cercare un lavoro full-time, ma anche se le ore lavorative aumentavano, il resto rimaneva uguale. Nonostante lavorasse tutto il giorno le sue giornate erano pieno di ansia per le bollette, i debiti in continuo aumento che doveva pagare alla fine di ogni mese.
Aveva cominciato ad invidiare coloro che potevano permettersi di inseguire i loro sogni, lui aveva sempre sognato di lavorare in un'azienda produttrice di videogiochi. Prima dell'incidente era rimasto spesso sveglio tutta la notte a giocare in uno di quei mondi fantastici che lui stesso avrebbe voluto creare.
Anche se aveva abbandonato l'idea di andare all'università non se la sentiva di abbandonare del tutto il suo sogno, se non fosse riuscito in azienda di videogame, l'uso del computer poteva comunque aprirgli altre strade lavorative perciò decise di spendere 350 euro al mese di retta per un'università popolare che gli consentisse di seguire le lezioni la sera, certo non avrebbe mai conseguito una vera laurea, ma una certificazione di credito formativo.
Un giorno uno degli insegnanti andò da Davide e gli chiese: - De Golia hai mai pensato di cercare lavorare presso un'azienda di videogiochi? -
- Un'azienda di videogiochi? -
- Si, un nostro collaboratore fa il consulente per un'azienda di videogiochi che attualmente sta reclutando nuovo personale. Mi è stato chiesto di proporre alcuni dei nostri studenti più promettenti e stavo pensando di raccomandare te. Che ne dici? Per ora è solo una selezione, ma con un po di fortuna potresti essere assunto per un tirocinio o un apprendistato e poi chissà. -
- Ma io non ho una laurea, ho davvero qualche possibilità? -
- L'unico requisito per la selezione è un'età tra i diciotto e i ventotto anni, non è richiesto alcun tipo particolare di formazione, sembra che stiamo cercando ragazzi per una sorta di campagna di marketing. -
- Dove avverrebbe la selezione? -
- In città, hai mai sentito parlare della ChimeraSoft ? -
Davide rimase a bocca aperta, non essendo richiesto alcun tipo di formazione aveva creduto che fosse una piccola azienda, invece la ChimeraSoft era da dieci anni all'apice di tutte le imprese nel settore dei videogiochi.
Era stata la prima azienda a creare un vero boom nei videogiochi a realtà aumentata ed oggi aveva un fatturato annuo di diversi migliaia di miliardi di euro.
- Che razza di lavoro è per cui ChimeraSoft potrebbe scegliere uno come me? -
- Non conosco i dettagli esatti, ma sembra che vogliano sperimentare un nuovo processo di reclutamento innovativo per i dipendenti. Background formativo ed esperienza lavorativa non sono una priorità, tutto il resto sembra che sia riservato così come la remunerazione degli assunti. Comunque sembra che ci saranno migliaia di candidati, non sarà facile ... visto che non so quale tipo di lavoro sarà non posso neanche darti dei consigli su cosa concentrarti al colloquio. -
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