Replying to I mito dei werebear nel Mediterraneo

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  1. Posted 28/4/2021, 16:31
    I werebear esistono nei miti del Mediterraneo da tempi immemori, secondo una leggenda dell’antica Grecia la ninfa Callisto, compagna di caccia e ancella di Artemide, e per questo vergine tenuta alla castità. Purtroppo però Zeus s’invaghisce di lei, per conquistarla le appare sotto le spoglie della stessa Artemide.
    Dopo aver giaciuto col dio, Callisto tornò a far parte del corteo delle ninfe vergini di Artemide. Di lì a nove mesi, dopo aver partecipato ad una battuta di caccia con la dea e le altre ancelle, si rifiutò di svestirsi per fare il bagno presso una fonte, temendo di rivelare con la sua nudità che era incinta. Le altre ninfe si insospettirono e, sfilatale la veste, notarono il grembo rigonfio e scoprirono il tradimento, così Artemide la scacciò.
    Callisto diede alla luce un maschio Arcade, priva della protezione di Artemide, Zeus temette la vendetta di sua moglie Era sulla ninfa e per nasconderla da lei la trasformò in un'orsa. Era però se ne accorse e chiese ad Artemide di ucciderla e quando Callisto morì, ma il padre degli dei a compassione dell'amata la trasformò in una costellazione che prese il nome di Orsa Maggiore. Zeus raccolse loro figlio Arcade, per darlo a Maia che lo portò in Arcadia dal padre, il re Licaone, e i cinquanta fratelli di Callisto perché lo crescessero.
    Il padre poi decise di accertarsi se erano degni di crescere suo figlio andò, travestito da contadino, a chiedere ospitalità al sovrano. Il re per sapere se l'ospite fosse veramente una divinità decise di servire al banchetto in suo onore con le carni del nipote Arcade. Il dio inorridito punì Licaone per la sua empietà trasformandolo in un feroce lupo, destinato a cibarsi di carne umana, e fulminò l'empio e tutti i suoi figli tranne Nittimo, il quale poté così succedere al padre.
    Il lupo Licaone fu esiliato in quello che sarebbe diventato il Salento, mentre in Arcadia si presero a svolgere sacrifici umani in onore di Zeus Liceo, quando una vittima umana veniva immolata e i celebranti, che si erano cibati delle viscere, venivano trasformati in lupi per otto anni. Scaduto questo termine potevano ritornare umani, a patto che non avessero mangiato carne umana.
    Un mito che ci dice molte cose: il rapporto fra 1’orso e il culto astrale, quello fra l’orso e il lupo, quello fra l’orso e certe popolazioni che l’avrebbero capostipite (gli Arcadi). Si tenga presente che il termine greco per orso è arktos, una parola che indica anche il Settentrione e che è presente come parte del nome di Artemide. Fra i molti animali che hanno con Artemide un rapporto privilegiato tra cui l’orso, poiché l’Artemide d’Arcadia è trasformata in orsa e in onore dell’Artemide Brauronia le fanciulle di Atene, prima di contrarre matrimonio dovevano prestare servizio nel culto di Artemide Brauronia col nome di arktoi. Proprio nella festa di Artemide Brauronia si travestivano due bambine di non più di dieci anni da orse che partecipavano alla processione così acconciate. E' da notarsi che in Arcadia esisteva un tempio ad Artemide Kallisté e Kallisté in greco significa "la bellissima", mentre Callisto, in greco antico Kallistò, significa "bellissima", quindi Callisto, Artemide Kallisté e Artemide Brauronia potrebbero essere sfaccettature dello stesso mito.
    Il mito dell'Orsa Maggiore non era l'unico, infatti Plinio sosteneva che il coito degli orsi è atteggiato come quello umano e su questa fonte molti bestiari medievali lo ripetono, adombrando l’ipotesi della possibilità di un connubio umano-ursino.

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