Replying to Teseo e il Minotauro

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  1. Posted 26/6/2021, 11:10
    Tanto tempo fa viveva in Grecia un coraggioso e giovane principe di nome Androgeo. Era figlio del re Minosse che governava l'isola di Creta. Durante i giochi in onore della dea Atena, nella città a essa dedicata, il principe prese parte all'evento dato prova di notevoli capacità vincendo ogni gara gli abitanti di Atene.
    Il re Egeo era geloso e timoroso dell'amicizia del giovane coi suoi nipoti, così per liberarsi di lui, lo mandò a combattere un feroce toro che infestava la pianura di Maratona.
    Il giovane fu ucciso dalla belva e suo padre furioso mosse guerra ad Atena e l'assedio, Egeo fu costretto ad accettare che ogni anno per nove anni sette fanciulli e sette giovinette di Atene fossero date ai Cretesi per sfamare il Minotauro, un mostro con corpo di uomo e testa di toro. La vendetta di Minosse fu così placata, ma dopo tre anni dall'inizio dell'orrendo tributo, Teseo, figlio d'Egeo vide un gruppo di persone in lacrime salutare i quattordici sacrifici a Creta, che, salivano su una nave dalle vele nere a lutto.
    Decise di porre fine a tutta quella sofferenza e corse al palazzo da suo padre e disse: - Padre, se qualcuno uccidesse il Minotauro dovremmo continuare a pagare un tributo a Creta? -
    - Nessuno fino a oggi è uscito vivo dal Labirinto in cui vive il mostro. Chi vi si avventura si perde nei suoi meandri e viene ucciso dal Minotauro. -
    - Io lo farò padre e quando tornerò isserò delle vele bianche come segno di vittoria invece di quelle nere.
    Così il giovane principe si unì alle vittime del sacrificio per raggiungere Creta, dopo molte giornate di mare, arrivò nel palazzo del Re Minosse, dove il sovrano e sua figlia Arianna aspettavano i sacrifici.
    - Io sono il figlio del Re Egeo, mi sono unito ai sacrifici per uccidere il Minotauro e liberare il mio popolo o morire nel tentativo di farlo. -
    La figlia del re sentendo il suo coraggioso piano si innamorò di lui e così nottetempo andò da lui e gli diede un gomitolo di lana e gli disse: - Prendi questo gomitolo di filo e quando entrerai nel Labirinto, lega un capo del filo alla porta e srotolalo mano a mano cammini, quando vorrai trovare l'uscita cammina riavvolgendo il filo e riuscirai a non perderti. -
    All'alba del giorno seguente i soldati del Re condussero Teseo nel Labirinto.
    Quando Teseo fu condotto nel Labirinto fece come la principessa gli aveva detto e avanzò nei cunicoli srotolando il gomitolo.
    Mentre girava per il dedalo vide mucchi di ossa e teschi sparsi tutto intorno a una nicchia, un terribile ruggito echeggiò nei corridoi e l'eroe scoprì la spaventosa creatura che uccise con un colpo di spada.
    Poi arrotolandolo il gomitolo rifece il cammino inverso fino a raggiungere l'ingresso e ritornò alla sua nave sano e salvo deciso a tornare ad Atene con Arianna che sarebbe stata sua sposa.
    Durante il viaggio però una tempesta gettò la nave sugli scogli dell'isola di Nasso, Arianna scese a terra durante le riparazioni quando un nuovo uragano si levò e trascinò la nave lontano dalla fanciulla. Arianna rimasta sola scoppiò in un pianto disperato quando il dio Bacco la trovò e sentita la sua storia s'innamorò della nobiltà d'animo della fanciulla e dopo averla consolata la fece sua sposa.
    Intanto Teseo disperato per la perdita dell'amata si scordò di issare la vela bianca in segno di vittoria, come aveva promesso al padre, Egeo vedendo la vela nera credette che il figlio fosse stato divorato dal Minotauro e per il dolore su buttò giù da un dirupo, pagando ignaro per il suo crimine verso Androgeo.

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