Replying to La grande corsa della fattoria

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  1. Posted 7/10/2021, 14:47
    Nella grande fattoria dai tetti blu, Lina la maialina scorrazzava felice quando vide la staccionata e gli venne il ghiribizzo di far l'equilibrista camminandoci su. Già si vedeva elegante e aggraziata che camminava danzando sulla sottile fila di travi. Cercò subito di salire, e con mille sforzi e affanni riuscì a ergersi vacillante per un instante, e poi cadere in un gran ruzzolone in mezzo al fango.
    Era ridotta tutta un macello quando udì una gran risata, era Tina, la gatta della fattrice, che si spanciava dal gran ridere.
    - Sei proprio buffa. - disse a Lina - Voi maialine non siete fatte per essere agili, siete troppo grasse e goffe per queste cose, lasciatele a noi gatte che siamo acrobate nate. -
    Detto ciò Tina salto sulla staccionata per fare due o tre piroette come se nulla fosse, ma la maialina non convinta rispose: - Sciocchezze, mi basterebbe solo allenarmi un po' per prenderci la mano. -
    - Potresti allenarti un anno intero e ti ritroveresti comunque nel fango. - replicò calma la gatta.
    - Vuoi scommettere! Prima o poi ce la farò. -
    Tina divertita la guardava dall'alto in basso.
    - Così passeranno anni, facciamola più semplice, una corsa intorno alla fattoria, se tu vincerai ti chiederò scusa e ammetterò che hai ragione, ma se vincerò io dovrai ammetter che hai torto. -
    La gatta era molto veloce e questo preoccupava Lina. - Così su quattro zampe, io vorrei un po' allenarmi prima della corsa. -
    - Sta bene. - replicò la gatta - Ti do tempo fino alla fine dell'estate. Allenati pure quanto vuoi tanto non cambierà niente. -
    E così le due si sfidarono chiamando a testimoni tutti gli animali della fattoria.
    Lina iniziò gli allenamenti, correndo tutto il giorno in lungo e in largo per la fattoria con il fiatone, ma ogni dì più grassa e lenta sembrava diventare.
    - Stai sbagliando tutto, - le disse il sorcetto Pino, - finché mangi tutta quella broda che ti dà il padrone continuerai a diventare più grossa, lenta e pesante. -
    - E cosa devo mangiare? - domandò la maialina.
    - Riduci le quantità di quello che mangi, con tutto il moto che fai dimagrirai e non sarai così pesante e lenta. -
    - Ma cosa farò di tutto il cibo che avanza? -
    Il volto di Pino si illuminò e sorridendo disse: - A quello troverò io un posticino dove non sarà sprecato.
    Allora di pranzo Tina fu stupita di vedere che nella sua ciotola c'era più cibo del solito, e aveva anche un aspetto diverso, non sembrava uscito da una scatoletta. Comunque la gatta non ci pensò molto e senza saperlo mangiò tutta la broda avanzata.
    Le settimane passarono e Lina più leggera diventava ogni giorno più veloce, ma questo non preoccupava Tina, l'unica cosa che la sorprese era l'aver scoperto specchiandosi che aveva messo su un po' di pancetta però bastava tirar un po' il fiato e non sembrava più.
    Il tempo volò e giunse la fine dell'estate e tutti gli animali della fattoria era pronti a vedere l'inizio della grande gara. Grazie ai suoi allenamenti e al moderato mangiare non si era mai vista una maialina più rapida e snella di Lina. La sua rivale Tina invece aveva trascorso l'estate a fare lunghi sonnellini, e mangiando, anche quando non era affamata, tutta la broda nella sua ciotola. La pigra gatta non poteva più nascondere la pancia trattenendo il fiato, ormai sembrava una grossa palla di pelo, ma la cosa non la preoccupava sicura com'era di vincere.
    Quando fu dato il via Tina faceva fatica a muoversi come un tempo, sbuffava stremata dopo pochi metri mentre Lina si avvicinava poco a poco per poi superarla. La gatta non sapeva cosa, ma non voleva perdere quando giunse a una discesa e un'idea gli venne; si rannicchio formando una palla è rotolò giù superando l'altra. Ahimè, purtroppo la discesa finì, e tutta sporca e graffiata Tina sembrava l'ombra di sé. Lina arrivava veloce e la gatta riprese a correre più forte che poteva, senza più forze però sembrava una tartaruga e la maialina la superò tagliando il traguardo.
    Così davanti Tina mantenne la promessa scusandosi e ammettendo di che aveva torto. Una grande lezione aveva imparato: chi non ha talento per qualcosa può sempre raggiungere un risultato col duro lavoro e l'impegno, mentre chi ha talento e non si applica, prendendo per garantito il successo, un giorno può scoprire di avere sprecato il suo talento.

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