Replying to Il diavolo e i carrettieri

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  1. Posted 27/7/2021, 15:30
    C'era una volta un diavolaccio che camminava un po' zoppicate e perciò tutti gli altri diavoli dell'inferno lo chiamavano il Diavolo Zoppo. Un giorno il satanasso venne a sapere che la figlia del Re era bella come il sole, ma superba e voleva sposare solo un principe con i capelli d'oro e i denti di bianca perla.
    Il Diavolo Zoppo subito si trasformò in un principe vestito di raso e con un nave carica di oro e gioielli partì per il castello del Re.
    Vedendo arrivare con tante ricchezze e i capelli d'oro e i denti di bianca perla, la principessa lo invitò a palazzo a prendere il tè. Quando i due furono vicini il diavolo disse di voler bisbigliare una cosa segreta alla fanciulla, appena lei si accostò le mise sette spiriti nelle orecchio che parlavano sempre.
    Alla ragazza sembrò di ammattire mentre il diavolo svanì in una nuvola di fumo.
    Mentre il satanasso tornava negli inferi vide due carrettieri che discutevano, uno di loro si era arricchito con trucchi e menzogne e perciò sosteneva che chi fa il male trova il bene. L'altro era un uomo onesto e timorato di Dio perciò diceva che chi fa il bene trova il bene, e chi fa il male trova il male.
    I due non riuscivano a mettersi d'accordo, perché ognuno difendeva a spada tratta la propria opinione, allora il carrettiere arricchito disse: – Chiediamo alla prima persona che incontreremo che faccia lui da giudice. -
    Il Diavolo Zoppo sentendo così si trasformò in vecchietto e si avvicinò ai due che vedendolo dissero: - Saggio vecchio, dicci secondo te chi fa il male trova il bene o troverà il male? Perché noi non riusciamo a metterci d'accordo. -
    Il satanasso travestito rispose: – Io so per la mia esperienza che chi fa il male trova il bene. -
    Sentita la risposta l'arricchito disse: – Abbiamo avuto la risposta. Ammetti di avere torto? -
    Il carrettiere onesto non era convinto e disse: - Può essere solo un caso, chiediamo a tre persone e vediamo a chi più gente da ragione. -
    - D'accordo. - rispose l'altro. - Ma se daranno ragione a me, tu mi darai i cavalli e il carretto con tutto l'olio; se daranno ragione a te sarò io che li darò a te. -
    Quando l'onesto uomo accettò il diavolo riapparve travestito da cavaliere e i due carrettieri si avvicinarono dicendo: - Messere ascoltateci per favore. Noi due non ci mettiamo d'accordo; io dico che chi fa il male trova il bene e chi fa il bene trova il male. Lui invece dice che chi fa il bene trova il bene, e chi fa il male trova il male. Chi ha torto e chi ragione? -
    Il diavolo sorridente rispose: – Io so che chi fa il male trova il bene e chi fa il bene trova il male. –
    L'arricchito disse allora all'onesto: - Ora son due, vuoi ammettere di essere nel torto o dobbiamo continuare. -
    Il carrettiere timorato di Dio non voleva dargli ragione e si mise a cercare il terzo giudice. Il satanasso allora riapparve vestito da nobiluomo.
    - Nobil signore! - dissero i due. - Vi preghiamo di ascoltarci, e di essere giudice, io dico che chi fa il male trova il bene e chi fa il bene trova il male; lui il contrario. Dove è la ragione? -
    Il diavolo ancora una rispose: – Tra i nobili è ben saputo che chi fa il male trova il bene e chi fa il bene trova il male. –
    Così l'onesto carrettiere dovette mantenere il patto e consegno i cavalli, il carretto e l'olio. Ormai povero in canna cominciò a vagare disperato.
    Cammina cammina non giunse vicino a una caverna e s'accorse che lì faceva un caldo terribile, tanto che lo stagno fondeva, fu allora che capì che era davanti alla porta dell'inferno. Svelto si nascose dietro un anfratto dell'ingresso immobile quando sentì arrivare tutti i diavoli a rapporto, si perché tutti i diavoli del mondo si radunano ogni giorno, e Lucifero, il capo il capo di tutti le creature degli inferi, li interrogava uno per uno su quel che avevano fatto.
    Quando arrivò il turno del Diavolo Zoppo disse: - Ho fatto perdere a carrettiere tutto ciò che aveva, testimoniando in un scommessa, per tre volte, che chi fa il male trova il bene e chi fa il bene trova il male. -
    L'onesto uomo sentendo così capì che i tre giudici della scommessa erano tutti un diavolo travestito.
    Lucifero un po' deluso disse: - Si, non è male, ma mi aspettavo di più da te. -
    - Oh, ma questo l'ho fatto sulla strada del ritorno. -, disse il Diavolo Zoppo sorridendo. - Oggi ho messo sette spiriti nell'orecchio della figlia del Re, che parlandogli sempre la fanno sembrare pazza. Suo padre a chiamato tutti i medici del regno per visitarli, ma nessuno di loro la può guarire. Eppure basterebbe così per scacciare gli spiriti, bisognerebbe darle un decotto dell'erba che cresce davanti alla porta degli inferi, una tazza ogni ora, per sette volte, una per ogni spirito. Ma nessuno lo sa, e anche se lo sapesse chi verrebbe qui per raccogliere l'erba? -
    Il carrettiere dall'anfratto sentì tutto e aspettò, prima dell'alba tutti i diavoli se ne andarono per iniziare a fare le nuove malefatte, quando rimase solo, l'uomo poté uscire, e raccolse l'erba davanti alla porta dell'inferno. Poi s'incamminò fino ad arrivare sotto il palazzo del Re. Le guardie vedendolo tutto sporco come uno straccione volevano cacciarlo, ma il Re aveva aperto le sue porte a tutti nella speranza di trovare qualcuno che potesse curare sua figlia
    Quando giunse nella stanza della principessa vide tutti i medici adunati che tenevano consiglio. Questi al vedere il carrettiere, malvestito e tutto sporco per la gran strada che aveva fatto, scoppiarono a
    ridere.
    Il Re fece zittire tutti e chiese all'onestuomo perché era lì.
    – Maestà, son venuto perché posso guarire tua figlia. –, rispose il carrettiere.
    - Hanno provato tanti, son venuti medici d'ogni specie, ma nessuno ha saputo far niente, prova anche tu. - Disse il sovrano sconsolato.
    L'onestuomo ordinò ai servi: – Bollite quest'erba, poi fate bere il decotto ottenuto alla principessa, una tazza ogni ora, per sette volte. -
    Subito fecero come aveva detto il carrettiere, appena diedero la prima tazza alla figlia del Re sentì una voce in meno perché il primo spirito era stato scacciato. Dopo la seconda un'altra voce sparì e così con la terza, mano che i sette spiriti sparivano la fanciulla cominciò a sentirsi più tranquilla e riposata. Alla settima tazza il Re fu pieno di gioia nel vedere la figlia guarita.
    Per ricompensa il carrettiere fece caricare dai servi sette carretti fino all'orlo con olio, farina, formaggio, vino, galline, fave e monete d'oro e con tutto questo ben di Dio lo fece accompagnare dai suoi cavalieri fino a casa. La moglie non avendo sue notizie da giorni s'era ormai rassegnata alla perdita del marito, e credendo morto si era messa a lutto, vedendolo arrivare gli saltò il cuore in gola dallo spavento. Poi vide tutti quei carretti carichi e chiese all'amato cosa era successo. Il marito le raccontò tutto mentre scaricava tutto, quando finì di raccontare riempì ogni angolo della casa con le sue ricchezze.
    La moglie temendo che le monete d'oro fosse false, andò dal carrettiere arricchito per chiedergli in prestito il bilancino per controllare il peso. L'arricchito però non era più ricco, mentre consegnava l'olio i suoi cavalli erano stramazzati a terra dalla troppa fatica rompendo i carretti e facendo cadere a terra tutto l'olio, così da ricco che era ora era poverissimo. La brava donna impietosita gli regalò una moneta d'oro per il disturbo, l'uomo vedendola sgranò gli occhi e disse: – Comare, come hai una moneta d'oro? –
    La donna gli disse che era meglio se lo chiedeva a suo marito, così il carrettiere andò dal onestuomo e tanto fece, tanto non fece che quello gli raccontò tutto, anche dov'era la porta dell'Inferno e di come i diavoli si riuniscono ogni giorno per raccontarsi le loro cattive azioni.
    - Stanotte, ci vado pure io - pensò il carrettiere - e vediamo se le chiacchiere dei diavoli fanno ricco anche me. -
    E così l'uomo prese la strada per Gallipoli e andò sempre dritto finché non vide una luce tra gli alberi in lontananza, come gli aveva detto l'onesto carrettiere, la luce era del fuoco dell'Inferno che si intravedeva dall'ingresso della grotta.
    Subito raggiunse l'anfratto descrittogli dove si nascose e pose l'orecchio.
    I diavoli si erano già tutti riuniti e Lucifero stava chiamandoli ad uno ad uno perché raccontassero quello che avevano fatto durante il giorno, ma il Diavolo Zoppo lo interruppe dicendo: - Un attimo, la figlia del Re è guarita, è impossibile che qualcuno sapesse come a meno non ci avesse ascoltato, i temo che qualcuno possa spiarci perciò prima di iniziare dovremmo controllare. -
    Lucifero acconsentì mentre il carrettiere si nascondeva bene bene, tutto tremante e impaurito. Uno dei satanassi lo vide e lo portò dai suoi degni compari.
    - Vedete! Avevo ragione! - esultò il Diavolo Zoppo, ed afferrò il disgraziato con le corna lo gettò vivo nella fiamme dell'Inferno, dove fu ridotto in cenere.
    Così il carrettiere che aveva fatto del bene ne ebbe del bene e il carrettiere che fece solo del male ne ebbe del male.

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