Replying to La Casa della Morte

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  1. Posted 31/7/2021, 15:36
    Un tempo a Brindisi c'era un palazzo posto nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria, dalla parte sinistra per che dalla città si dirige verso la stazione. Era un palazzo strano ormai sconosciuto a quasi tutti i brindisini.
    Quando si costruì la ferrovia in città, si pensò di creare un'asse stradale di collegamento tra il porto e la stazione ferroviaria. Naturalmente chi era in carica dei progetti ragionò con i piedi, come avviene anche oggi, e per fare spazio alla costruzione si demolì il cinquecentesco Torrione di San Giorgio, anche se non coincideva topograficamente con il progetto.
    Un faccendiere forestiero, tale Oronzo Cappelli, pensò di costruire sulla scarpata un palazzo sfruttando le fondamenta del baluardo distrutto. Quando fu ultimato nel 1865 i brindisini che vi passavano davanti furono presi dal terrore che incuteva la sua lugubre struttura, camere senz'aria ne luce, senza cucine e senza bagni, quasi che le sue labirintiche forme architettoniche fosse state pensate per essere delle catacombe.
    La gente fu così portata a chiamarla l'edificio la Casa della Morte, dove secondo la gente tutti gli spiriti di chi era morto nell'antico bastione si erano trasferiti, vagavano di notte sotto gli archi delle sue strette finestre dei sui lugubri interni.
    Dalla sua costruzione, per trentadue anni, la casa continuò a rimanere deserta ed abbandonata, perché tutti si rifiutavano di occuparla. Alla fine il lugubre palazzo fu per anni adibito a private abitazioni dove solo i più poveri andavano a vivere sfidando le voci.
    Nonostante si trovasse immediatamente davanti agli occhi dei viaggiatori giungevano a Brindisi per ferrovia, fu vergognosamente mantenuto in piedi, dietro lo sdegno degli intellettuali che spingerono per la sua demolizione nel corso delle generazioni.
    Alla fine nel 1931, dopo era rimasta in piedi per ben 66 anni la Casa della Morte fu demolita per far posto alla casa della GIL1, ma come una maledizione anche questo edificio fu vittima della sfortuna. Esattamente dieci anni dopo anche fu distrutto, raso al suolo dai bombardamenti degli aerei inglesi nel novembre 1941.
    Per tredici anni nessuno ebbe il coraggio di costruire qualcosa su quel lotto di terreno maledetto su cui oggi sorge Palazzo Virgilio.
    di Xander Ares

    1 Gioventù italiana del Littorio

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