1. I mondi di Remia cap 2-3

     
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    Capitolo 2 - La selezione - parte terza




    L'edificio era a soli cinque minuti di strada dalla fermata dei pullman, sulla facciata di vetro e cemento la luce del sole si rifletteva sul marmo nero delle parole "ChimeraSoft s.p.a.".
    La loro vista lo intimidiva anche se sapeva che rappresentavano una opportunità unica nella vita. Non aveva il coraggio di entrare, ma gli mancava anche il coraggio di tornare indietro. Alla fine preso dal terrore di arrivare in ritardo fece un respiro profondo ed entrò nell'edificio.
    - Sono qui per un colloquio di lavoro. - Disse ad un'alta figura femminile in tailleur che si trovava davanti al bancone della reception, la figura di spalle a lui si voltò e i suoi biondi capelli si mossero simili ad onde, era una ragazza molto giovane che scrutò Davide come se gli stesse facendo una radiografia. - Mi spiace non lavoro qui, sono anche io qui per un colloquio. -
    Fu allora il giovane che notò un uomo pelato seduto dietro al bancone che prima era coperto dalla ragazza, l' uomo passo al ragazzo un modulo, un registro e una penna dicendo: - Compila e firma il modulo, dopo di che segnati sul registro dei visitatori. -
    Si trattava di un modulo che gli imponeva per la riservatezza su tutte le informazioni riguardanti la selezione, la cosa suonava sospetta più di una volta aveva sentito di simili moduli in finti colloqui in truffe con schemi piramidali, ma con una grande società come la ChimeraSoft non riteneva che ci fossero simili rischi.
    L'uomo dopo aver ripreso i moduli indicò l'ascensore. - Proseguite fino al terzo piano. -
    - Grazie. -
    Lui e la bionda salirono in silenzio quando la ragazza gli porse la mano dicendo - Piacere, io sono Porzia. -
    Davide la squadrò per un attimo, aveva l'incirca la sua stessa età e subito l'istinto del ragazzo la valutò come una possibile fonte di guai, il suo abito, le scarpe e la borsa erano griffati, ognuno di loro doveva costare almeno l'equivalente di un paio di mesi di paga da magazziniere, il trucco, le unghie e i capelli erano chiaramente stati fatti da dei professionisti. C'erano solo due tipi di ragazze di quell'età che potevano andare vestite così secondo l'esperienza di Davide, il primo erano le ragazze di famiglie ricche che non facevano che spendere e spandere tirando anche le persone accanto a loro senza preoccuparsi se gli altri hanno la disponibilità economica per stare dietro a loro, non erano persone cattive anche se egocentriche e con poca sensibilità. Il secondo invece erano le approfittatrici, pur non avendo di loro le risorse economiche per simili lussi avevano imparato a manipolare e sfruttare gli altri per ottenere tutto ciò che desideravano.
    Quando era più giovane probabilmente sarebbe cascato preda degli ormoni davanti a un sorriso splendente e un paio di gambe, ma dopo la morte di suo padre Davide aveva presto capito che le approfittatrici e coloro che non riuscivano a vedere oltre la loro realtà erano persone di cui non fidarsi e per cui ormai sentiva una forte repulsione a pelle, come a pelle riusciva a riconoscerle. La ragazza che gli stava davanti era un'approfittatrice, il modo in cui si era presentata solo ora che non c'era nessuno con loro era per aumentare la sensazione di intimità e riuscire a manipolarlo più facilmente. Naturalmente non erano i soldi ciò che voleva ottenere da Davide, chiunque vedendolo con la vecchia giacca di suo padre che indossava avrebbe capito che non era uno dal portafoglio gonfio, voleva dei vantaggi nel colloquio, se lui avesse avuto il colloquio prima di lei poteva farsi dire ciò a cui sembravano interessati gli esaminatori.
    Le strinse frettolosamente la mano replicando - Davide. - Doveva essere sbrigativo, ma, senza essere sgarbato o di certo lei avrebbe trovato il modo si farlo sembrare un cafone davanti agli esaminatori.
    - Immagino che anche tu sia qui per lo stesso posto, io sono venuta giusto tanto per, figurati che non so neanche esattamente che tipo di lavoro dovrebbe essere. -
    Cercava di spillargli subito delle informazione, ma era stata sfortunata Davide non sapeva nulla più lei e se anche l'avesse saputo avrebbe fatto finta di non sapere. - Potrei dire lo stesso, questo colloquio è stato organizzato da un mio insegnante, mi ha solo detto di venire qui oggi. -
    Porzia era scontenta della risposta e stava già per tentare con un altro approccio quando l'ascensore si fermò aprendosi su un'enorme sala conferenze con migliaia di giovani seduti mentre quattro-cinque persone sopra i trentanni si trovavano su un palco. Davide vide un posto libero a fine fila accanto a una ragazza e subito le si avvicinò per chiedergli - Scusa il posto è libero? -
    La ragazza non avendolo sentito avvicinarsi sobbalzo nell'udire la voce vicino, poi ripresasi fece cenno di si leggermente arrossendo per paura di aver fatto una figuraccia. Davide si volse verso Porzia - Qui c'è un posto libero lo vuoi tu oppure lo posso prendere io? - Qualunque sarebbe stata la risposta non essendoci posti vicini si sarebbero divisi senza alcuna complicazione per Davide, la bionda diede uno sguardo al palco e rispose. - Siamo un po lontani, preferisco avvicinarmi per sentire meglio nel caso mi chiamino. - In realtà voleva avvicinare sperando di poter sentire cosa sarebbe stato chiesto agli altri candidati se i colloqui si fossero tenuti davanti al palco.
    Davide ora più calmo diede uno sguardo alla ragazza accanto a cui si stava per sedere sperando che non fosse un'altra persona problematica, era una ragazza piuttosto magra, solo un paio un paio di centimetri più bassa della media, aveva un viso ovale privo di qualsiasi tipo di make-up. Era decisamente carina, ma, non spiccava molto tanto che in molti l'avrebbero definita una ragazza nella media, fatta eccezione per i lunghissimi capelli castani che le scendevano lungo la schiena, molte ragazze grazie alle extension oggi sfoggiavano capelli così lunghi, ma quelli erano chiaramente capelli veri che erano stati lasciati crescere per quasi dieci anni per raggiungere quella lunghezza, lo si notava subito da come cadevano sulle spalle senza fronzoli o altra opera di parrucchiera. Indossava un semplice vestito bianco con sopra una giacca scura e delle scarpe aperte con tacchetto di un paio di centimetri, il tutto dava un'idea di fresco e pulito, ma anche sobrio ed elegante pur essendo chiaramente tutto stato comprato in una bancarella dei cinesi. Davide la riteneva un anno o due più giovane di lui, ma era difficile da valutare, di certo gli faceva tenerezza, stava chiaramente tremando per l'agitazione del colloquio, era chiaramente una comune brava ragazza.
    Il ragazzo decise di aiutarla un po a calmarsi distraendola e tiro fuori un pacchetto di caramelle e glielo porse - Vuoi una mentina? - Sul volto della ragazza passo veloce il dubbio di avere l'alito pesante - Si, grazie. - rispose prendendone una.
    - Hanno iniziato a prendere i nomi o a chiamare qualcuno? -
    - Perchè dici che ci chiameranno sul palco? - Replicò lei con tono atterrito.
    - Non lo so, è la prima volta che vedo un colloquio del genere, di solito ti chiamano in stanza separata e gli altri rimangono in una sala d'attesa, ma qui sembra più un'esame all'università. -
    - E' vero sembra di essere ad uno concorso pubblico di quelli con tre posti da vigili e cinquemila candidati. -
    Davide ammise con se stesso che l'immagine era calzante, lui stesso era andato a un paio di quei concorsi e l'aria che si respirava non era molto diversa.
    Dalle loro spalle si fece avanti lungo il corridoio tra i posti a sedere l'uomo che era alla reception. Rapidamente raggiunse il palco per comunicare qualcosa a uno di quelli che i candidati ritenevano degli esaminatori, questo a sua volta avviso gli altri e tra loro l'unica donna prese il microfono per parlare: - Signori sembra che siate arrivate tutti perciò se voleste tutti prendere posto possiamo iniziare. - Le poche persone in piedi si affrettarono a sedersi, mentre un uomo con una folta barba rossiccia prese il microfono alla donna.
    - Piacere di conoscerti, tutti. Io sono Alberto Lo Giudice, il Direttore Strategie Amministrative. A nome del ChimeraSoft vorrei ringraziare tutti voi che avete superato la prima selezione per essere qui oggi. -
    Un applauso, partì approfittando di una piccola pausa, Lo Giudice annuì dolcemente e riprese a parlare.
    - Allora andiamo subito al punto di ciò per cui ognuno di voi si trova qui. Come molti di voi sapranno il quindici del prossimo mese la ChimeraSoft lancerà "I mondi di Remia" il primo MMORPG a interfaccia neurale. Da decenni si parla di realtà virtuale, ma noi della ChimeraSoft siamo i primi ad aver creato qualcosa che possa coinvolgere i giocatori con ogni fibra del suo corpo, sfruttando tutti e dieci i suoi sensi.
    Fino ad ora i giochi di realtà virtuale erano solo una immagine visiva proiettata vicino all'occhio al fine di percepire il mondo virtuale, un solo senso veniva sfruttato a discapito di tutti gli altri. Oggi noi stiamo facendo un balzo in avanti nella storia dell'uomo secondo solo alla scoperta del fuoco, eppure la fuori ci vedono solo come una ditta che sta per lanciare un videogioco, perciò dobbiamo creare una nuova cultura che rivoluzionerà i millenni a venire.
    Per questo la prossima fase della selezione avverrò all'interno di Remia, perchè solo chi dimostrerà di capire a pieno le potenzialità di ciò che stiamo creando potrei diventare un aiuto valido nella grande avventura intrapresa dalla ChimeraSoft. -
    Un mormorio si inizio a levare dalle varie parti della sala, i vari candidati erano dubbiosi sul significato delle ultime affermazioni.
    - Due settimane dopo il lancio di Remia ad ognuno di voi sarà fornita una vasca di deprivazione sensoriale e un'unità neurale con un account gratuito, durante la selezione vi sarà chiesto di giocare a Remia, in base ai vostri risultati nel gioco verrete valutati dal nostro ufficio risorse umane e venti tra di voi verranno assunti dalla ChimeraSoft. La duranta della selezione sarà la più lunga mai avvenuta nella nostra azienda: un anno. -
    Il vociare in sala si fece ancora più insistente.
    - Durante questo periodo ognuno di voi riceverà un rimborso spese di 1500 euro mensili e sarete ufficiali inquadrati come stagisti allo scopo di consentire anche a chi verrà scartato di usarci come referenza sul curriculum.
    Naturalmente chiunque di voi può decidere di non partecipare, basta solo che ci informi entro sette giorni e noi passeremo questa opportunità al successivo nella nostra lista di selezionati, ma, a onor d'informazione devo dire che sarebbe stupido; i venti assunti avranno infatti uno stipendio iniziale di 4.500 euro al mese e la possibilità di aumenti e promozioni su base annuale. Oggi siete in duemila e solo uno ogni cento di voi verrà assunto, ma questa occasione che avete d'avanti è più unica che rara. -
    Davide aveva già gli occhi che scintillavano, uno ogni cento a chi importava, come magazziniere lui guadagnava solo 850 euro mensili lavorando con un contratto bimestrale che andava rinnovato di volta in volta, un intero anno di lavoro sicuro a quasi il doppio della sua solita paga era già qualcosa di cui essere ben lieto per lui, inoltre avrebbe potuto arricchire il suo curriculum con uno stage di un anno alla ChimeraSoft, sarebbe stato un pazzo a rinunciare a questa opportunità era vero.
    - Se accetterete di partecipare verrete, come ho già detto, valutati in base ai vostri risultati nel gioco, ovvero livello, titoli, possedimenti, abilità e così via dicendo, cosa farete per conseguirli è a vostra discrezione, potete allearvi, chiedere aiuto a conoscenti, imbrogliare, mentire, rubare o anche uccidere i vostri concorrenti, e tutto a vostra totale discrezione. Una volta al mese pubblicheremo una classifica che mostrerà chi di voi ha avuto i maggiori progressi, i primi venticinque riceveranno un bonus di duecento euro sul rimborso spese, gli ultimi cento invece se rimarranno nelle ultime posizioni per più di tre volte verranno scartati subito dalla selezione con termine dello stage.
    Ora un ultimo consiglio prima di passare la parola ai miei colleghi che vi daranno maggiori dettagli, il modo migliore per crescere nel gioco è metterci passione, perciò divertitevi, amate, lottate fate tutto ciò che più vi piace e nuove possibilità vi si apriranno davanti, potrete diventare cavalieri, predoni, pittori, maghi o addirittura re o imperatori se saprete giocare le vostre carte. Perciò diventate imperatori della vostra vita. -
    Un applauso pieno di entusiasmo arrivo in risposta dalla folla.

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    Edited by Xander Ares - 2/7/2020, 19:02
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