Secoli fa c'era un paesino di contadini, il padrone di tutti i terreni era molto avido e confidando in un copioso raccolto costringeva i suoi servi a continuare la lavorare dimenticandosi anche delle feste comandate in totale disprezzo degli altri e di Dio.
A mezzodì del giorno di Sant'Anna, il 26 luglio, i contadini stavano trebbiando il grano sotto il sole cocente e stremati dal lavoro cominciarono a imprecare contro Dio e contro i suoi santi.
All'improvviso risuonò un forte boato, la terrà cominciò a tremare, dalle crepe del suolo uscirono lingue fiammeggianti. Si formarono voragini così grandi da inghiottire tutto quello che si trovava sopra case, alberi, i carri dei contadini, e tutti coloro che avevano bestemmiato sparirono inghiottiti nelle viscere della terra. A spegnere le fiamme arrivo una pioggia torrenziale purificatrice, che trascinò tutto fino a riempire la voragine creatasi, dando vita al lago dell’Accesa.
Da allora chi ancora oggi si reca sulle sponde del lago il giorno di Sant'Anna può sentire il muggito dei buoi e lo stridio delle ruote dei carri.
A mezzodì del giorno di Sant'Anna, il 26 luglio, i contadini stavano trebbiando il grano sotto il sole cocente e stremati dal lavoro cominciarono a imprecare contro Dio e contro i suoi santi.
All'improvviso risuonò un forte boato, la terrà cominciò a tremare, dalle crepe del suolo uscirono lingue fiammeggianti. Si formarono voragini così grandi da inghiottire tutto quello che si trovava sopra case, alberi, i carri dei contadini, e tutti coloro che avevano bestemmiato sparirono inghiottiti nelle viscere della terra. A spegnere le fiamme arrivo una pioggia torrenziale purificatrice, che trascinò tutto fino a riempire la voragine creatasi, dando vita al lago dell’Accesa.
Da allora chi ancora oggi si reca sulle sponde del lago il giorno di Sant'Anna può sentire il muggito dei buoi e lo stridio delle ruote dei carri.
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