1. ME:GNOMI - Giorno 1

     
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    Oggi decisamente è stata per me una giornata stressante, come molti non potrebbero mai immaginare, sono morto per poi ritornare alla vita. Wow anche solo pensare una frase del genere mi suona come un delirio, fa pensare tipo al messia che muore e risuscita, ma no, non è nulla di così profondo e religioso. Ho detto tornare alla vita, ma mi chiedo se sia il termine più indicato.
    Facciamo mente locale, oggi io Andrea, per gli amici Andy, sono andato a scuola come la maggior parte degli altri ragazzi di sedici anni. Era un normale giorno piovoso di quelli in qui tutti entrano senza pensare di marinare la scuola a meno di non avere un compito in classe o un'interrogazione incombente.

    Tutto sembrava svolgersi senza alcuna differenza rispetto al solito, le solite lezioni che la maggior parte segue distrattamente, quattro chiacchiere negli intervalli dei cambi professori, un pizzetta comprata allo spaccio durante la ricreazione e si arriva a quindici minuti dalla fine delle lezioni, con tutti che guardano di continuo fuori dalla finestra sperando che smetta di piovere. Fu allora che un'esclamazione irruppe nella quotidianità della classe "Che diavolo è quello in cielo!" Tutti guardammo fuori dalla finestra di scatto per vedere quello che assomiglia alla scia di un aereo, una scia che non avremmo potuto notare contro le nuvole se non fosse stato per il colore iridescente che spiccava come null'altro.
    Dalla fine della scia una forte luce bianca iniziò a pulsare diventando sempre più forte, sempre più violenta, presto divenne simile al flash di un fulmine, per poi superarlo in potenza. Era una luce fredda, ma in qualche modo sentivamo i nostri corpi diventare sempre più caldi, i nostri occhi lacrimavano sangue per lo sforzo di mantenerli aperti. Per un fugace istante mi sembrò di vedere il marmo delle finestre sgretolarsi, poi la luce divenne troppo forte per vedere ancora qualcosa. Per un tempo indefinito la luce ci avvolse, mentre i nostri corpi diventavano puro dolore, finché tutto divenne oscurità e suono. Immagine e dolore si dissolsero lentamente nell'oblio. Ero morto! In qualche modo questo concetto pervase la mia coscienza che svaniva nell'oscurità.
    Un tunnel di luce sembrò aprirsi di fronte a me per risucchiarmi, solo poche immagini di un'ambiente alieno mi apparvero davanti simili a flash, poi di nuovo il buio, ma stavolta era diverso, un rumore ritmato mi attraversava dalla testa ai piedi, il rumore di un cuore che batteva, il lieve rumore dell'aria che entra e esce dai polmoni mentre ci si riposa, in qualche modo ero di nuovo in vita anche se il sonno reclamava di nuovo la mia coscienza.

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    Edited by Xander Ares - 11/8/2020, 18:50
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