1. ME:GNOMI - Giorno 2

     
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    Mi sono svegliato a causa di un suono distante, quando ho aperto gli occhi per raccogliere informazioni, non riuscivo a muovere la testa per qualche motivo, a causa di ciò non sono stato in grado di scoprire molto su ciò che mi era accaduto e quale era la mia attuale situazione. Eppure, ero in grado di capire un fatto: il mio corpo era diverso dal solito.
    Con un piccolo sforzo in più, anche con la mia visione limitata, potei capire solo un paio di cose. Sembravo essere nel bel mezzo di una grotta, no grotta è una definizione errata, perché sebbene avesse le dimensioni e la forma di una grotta non c'era alcun tipo di roccia, intorno a me tutto era di legno, come se ci trovassimo nell'incavo di un albero, ma dalle dimensioni dell'ambiente sarebbe dovuto essere almeno delle dimensioni di una sequoia.
    Sentivo sulla pelle una sensazione simile a quella data dal toccare la poltiglia ricavata dalle foglie quando vengono schiacciate, come se stessi usando come coperta una gigantesca foglia. Il pavimento sulla mia schiena era scomodo, e un fungo premeva contro il mio fianco.
    Intorno a me sembrava esserci una moltitudine di bambini, ma presto iniziai a notare qualcosa di strano, le loro mani e i loro piedi erano piuttosto grandi e la maggior parte di loro erano completamente calvi con grandi orecchie appuntite, come gli alieni di alcuni film di fantascienza. Come me erano avvolti in un panno, sembravano essere addormentati e nudi. Ne contai ventitré tutti avvolti in delle coperte verdi.
    Un dubbio mi sorse nella mente e studiai con attenzione le mie mani, erano esattamente come quelle di quelli strani bambini, con un grande sforzo riuscì a mettermi carponi e gattonando raggiunsi quello più vicino a me. Il suo volto era diverso dal solito e non aveva più capelli, ma riconobbi subito chi era: il mio compagno di banco Augusto. Il suo corpo era diventato simile a quello di neonato, anche il suo volto sembrava regredito all'infanzia, ma anche se era un bambino, non era un bambino umano.
    Lentamente mi mossi verso uno dei pochi bambini con dei capelli per riconoscere il volto di Erika, la ragazza che ogni giorno entrava in classe ostentando la sua alta e slanciata figura facendo oscillare i lunghi capelli biondi era ora davanti a me nelle sembianze di una mocciosa di due, forse tre mesi.
    Silenziosamente tornai al mio giaciglio e cercando di fare il punto della situazione, intorno a me c'erano ventitré bambini era facile presumere che fossero i miei ventitré compagni di classe. In qualche modo dopo la luce di ieri i nostri corpi erano diventati quelli di delle specie di gnomi. No, anche l'ambiente intorno a noi era diverso, era come se dopo il bagliore di ieri le nostre menti avessero lasciato i nostri vecchi corpi e si fossero reincarnate in questi. Si, il corpo non sembra muoversi correttamente perché era quello un neonato, in qualche modo c'era stato una sorta di trasmigrazione delle anime che ci aveva fatto rinascere in un mondo a noi alieno. La verità era troppo scioccante, così come ogni altro bambino gnomo, passai la giornata a dormire per sfuggire da quell'assurda realtà.

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    Edited by Xander Ares - 15/7/2020, 12:15
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