1. ME:GNOMI - Giorno 3

     
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    A quanto pare, la crescita di un gnomo è molto più veloce di quello di un essere umano, anche se è solo il terzo giorno dalla mia seconda nascita, il mio corpo è notevolmente cresciuto.
    Mentre prima di andare a dormire il mio corpo era quello di un neonato ora sembravo possedere l'equivalente del corpo di un bambino di quattro, forse cinque anni. Finalmente ero in grado di stare in piedi, e anche correre a velocità moderate. Mi sentivo indescrivibilmente felice, inebriato dall'essere in grado di muoversi come mi piaceva istintivamente, anche se con una certa goffaggine infantile.
    Ora che potevamo finalmente muoverci io e miei compagni ci studiamo l'un l'altro meravigliati, a quanto pare eravamo tutti quasi della stessa altezza, anche se con differenze minime. I ragazzi erano tutti calvi mentre le ragazze avevano capelli cortissimi.
    Incuriositi dai nostri corpi abbiamo trascorso la mattinata imparandone i limiti. Tutti insieme abbiamo fatto esercizi vari fino a che non ci siamo sentiti a nostro agio con la nostra nuova fisicità, fu allora che ci siamo accorti che non avevamo toccato cibo dal giorno dello strano evento.
    Per nostra fortuna sulle pareti legnose cresceva un enorme fungo grande quanto due di noi messi insieme e spezzandolo a mani nude lo abbiamo diviso tra tutti quanti.
    Rifocillati era giunto il momento di scoprire di più su dove ci trovavamo, il nostro rifugio aveva tre aperture sulla destra da cui entrava la luce, affacciandoci ad esse abbiamo scoperto di essere in cima a un gigantesco albero con foglie grandi molte volte più di noi, la scoperta di ciò fu meno sorprendente del previsto poiché dispiegando i panni in cui abbiamo dormito avevamo già scoperto che erano foglie gigantesche.
    Non potendo uscire da dove filtrava la luce l'unica nostra possibilità era una buia apertura sul lato opposto del nostro rifugio. Si apriva su una sorta di lungo cunicolo largo quanto un corridoio, scendendo lentamente verso il basso il cunicolo si apriva sporadicamente su altri incavi simili al nostro, alcuni vuoti, altri pieni di altri baby gnomi dai volti famigliari, a quanto pare il fenomeno aveva coinvolto l'intera scuola, o almeno i suoi studenti poiché degli insegnanti non c'era traccia.
    Per fortuna un paio degli incavi erano pieni di acqua, quindi avevamo dell'acqua sufficiente per dissetarci.
    Dopo un lungo camminare abbiamo infine raggiunto la fine del cunicolo per trovarci vicino alla base dell'albero. Eravamo ancora un po in alto, ma potevamo appoggiarci alle radici per scendere, però nessuno di noi lo fece, intorno a noi c'erano fili d'erba alti come querce, insetti grandi come auto o case, non era solo l'albero in cui ci trovavamo ad essere gigantesco, eravamo noi ad aver le dimensioni di delle formiche.
    Questo spiegava la nostra crescita eccezionale, gli esseri umani grazie alle loro dimensioni e alla comunità che hanno creato intorno a loro possono crescere senza preoccuparsi di essere attaccati da un nemico straniero, gli gnomi dal momento della loro nascita, deve fare i conti con la dura lotta per la sopravvivenza, poiché anche una mosca è un titano per loro. Dovendo vivere in un mondo dove la legge della giungla regna sovrana si sono evoluti in modo che i loro figli crescessero più velocemente, per essere il meno vulnerabili possibili.
    Alla fine ritornammo nella nostra "stanza" dove passammo il resto della giornata usando parte delle foglie presenti per fabbricarci dei rudimentali gonnellini.

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    Edited by Xander Ares - 15/7/2020, 12:17
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