C'era una volta un avaro che si chiamava Felice, egli aveva un fazzoletto di terra e ci piantava tutto ciò di cui aveva bisogno, e secondo le stagioni vendeva il di più, ma per avere sempre più denaro finiva sempre per tenere per se solo pochissimo cibo, perciò era secco, secco e la sua cintura era stretta fino all'ultimo buco.
Felice però non era l'unico a soffrire la fame, egli aveva un asinello che il serviva per tirare il carretto quando aveva roba da vendere. L'uomo però non gli comprava mai biada o altro ritenendoli solo soldi sprecati, così l'animale si doveva accontentare di quel poco che trovava pascolando qua e là e perciò era più magro del padrone.
Un giorno Felice caricò il carretto e lo lego al povero asinello che ridotto peggio del solito perché non aveva trovato nulla pascolare da giorni.
Le persone quando lo scorgevano dicevano: - Ecco Felice con il povero somaro... chi sa quando li darà da mangiare non riesce neanche a tirare il carretto. -
Una volta arrivati quasi in piazza per la fame, il povero asinello cadde in mezzo alla via e Felice cominciò a prenderlo a scudisciate per farlo rialzare, ma niente il povero somaro non si muoveva, e il suo padrone continuava a picchiarlo, alla fine un cristiano che quando vide la scena gli disse: - Io prederei a scudisciate prima te e poi chi ti diede fiducia affidandoti da crescere questo povero animale. -
L'uomo stacco il somaro dal carretto e se lo portò via con se.
Felice corse subito dai carabinieri, però quelli erano i carabinieri di una volta che erano più ignoranti di quelli di oggi che conoscono bene legge, loro invece conoscevano bene gli uomini e dissero: - Quel cristiano ha fatto bene a levarti l'asinello perché non sei adatto a tenere animali, non sei buono neanche a badare a te stesso. Ora vattene se no ti sbattiamo dentro. -
Da allora l'asinello visse tranquillo, tranquillo e contento con il nuovo patrone mentre Felice imparò a tirarsi da solo il carretto per non spendere soldi per un nuovo asino.
Riadattato da un racconto orale salentino da Xander Ares
Edited by Xander Ares - 28/7/2021, 12:44
Felice però non era l'unico a soffrire la fame, egli aveva un asinello che il serviva per tirare il carretto quando aveva roba da vendere. L'uomo però non gli comprava mai biada o altro ritenendoli solo soldi sprecati, così l'animale si doveva accontentare di quel poco che trovava pascolando qua e là e perciò era più magro del padrone.
Un giorno Felice caricò il carretto e lo lego al povero asinello che ridotto peggio del solito perché non aveva trovato nulla pascolare da giorni.
Le persone quando lo scorgevano dicevano: - Ecco Felice con il povero somaro... chi sa quando li darà da mangiare non riesce neanche a tirare il carretto. -
Una volta arrivati quasi in piazza per la fame, il povero asinello cadde in mezzo alla via e Felice cominciò a prenderlo a scudisciate per farlo rialzare, ma niente il povero somaro non si muoveva, e il suo padrone continuava a picchiarlo, alla fine un cristiano che quando vide la scena gli disse: - Io prederei a scudisciate prima te e poi chi ti diede fiducia affidandoti da crescere questo povero animale. -
L'uomo stacco il somaro dal carretto e se lo portò via con se.
Felice corse subito dai carabinieri, però quelli erano i carabinieri di una volta che erano più ignoranti di quelli di oggi che conoscono bene legge, loro invece conoscevano bene gli uomini e dissero: - Quel cristiano ha fatto bene a levarti l'asinello perché non sei adatto a tenere animali, non sei buono neanche a badare a te stesso. Ora vattene se no ti sbattiamo dentro. -
Da allora l'asinello visse tranquillo, tranquillo e contento con il nuovo patrone mentre Felice imparò a tirarsi da solo il carretto per non spendere soldi per un nuovo asino.
Riadattato da un racconto orale salentino da Xander Ares
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