1. Il lupo nero
    C'erano una volta un re e una regina, nonostante essi avessero un regno bellissimo e prospero erano molto tristi perché non avevano figli.

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    Storie salentine
    By Xander Ares il 6 Aug. 2020
     
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    C'erano una volta un re e una regina, nonostante essi avessero un regno bellissimo e prospero erano molto tristi perché non avevano figli. Un giorno però si presentò davanti al re un vecchio che gli disse: - Vostra maestà desidera con tutto il suo cuore un figlio e perciò le prometto che entro un anno lei avrà un figlio, però la avviso se nascerà una
    bambina quando compierà sette anni la dovrà portare sulla montagna e lasciarla lì. -
    Il re presto attenzione alle parole del vecchio e non le dimenticò quando di li a poco la regina diede alla luce una splendida bambina.
    Il tempo trascorse in fretta e giunto il settimo compleanno della principessina il re a malincuore decise di obbedire alle parole del vecchio e la portò sulla montagna dove la abbandonò da sola. La piccola figlia del re però non rimase da sola a lungo, infatti dal folto della foresta comparve un grande lupo nero che prese la bambina e la portò nel suo palazzo nascosto nella selva.
    Quando il re ritornò nel suo castello la regina gli chiese cosa fosse successo a loro figlia e lo sposo gli raccontò che mentre erano sulla montagna un aquila era calata giù dal cielo e l'aveva afferrata portandola via. La regina però non gli credete e disse: - Che tu sia maledetto per la vita se presto non mi dici la verità! -
    Il re impaurito da quella maledizione tremo per un'istante, ma ripresa la sua calma cerco di accampare scuse per non far capire alla sposa che le aveva mentito, ma lei di nuovo di disse - Che tu sia maledetto per la vita se presto non mi dici la verità! -
    Per tre giorni interi ogni volta che il re cercava di parlargli lei lo guardava negli occhi e ripeteva - Che tu sia maledetto per la vita se presto non mi dici la verità! -, alla fine il re incapace di mentirle ancora le raccontò tutta la verità. La regina scoprendo la verità scoppio in un pianto disperato e per quanto tutti facessero di tutto pur di calmarla nessuno riusciva a farla smettere di piangere.
    Per sette e sette notti la regina pianse senza sosta,l'ottavo giorno stava nel giardino e passò una vecchia che mendicava un tozzo di pane, la regina stava per mandarla via quando la vecchia disse: - Per un tozzo di pane io vi aiuterò a trovare la principessa sperduta. -
    - Come puoi aiutarmi tu a trovare mia figlia? - Chiese la regina piena di speranza nel cuore.
    - Fammi portare una manciata di grano, un gomitolo e un coltello e poi seguimi. -
    La regina per la prima volta da giorni smise di piangere e si fece subito portare dalle sue ancelle tutto il richiesto. La vecchia raccolse il tutto e iniziò a camminare seguita dalla regina. Mentre le due camminavano la vecchia inizio a srotolare il cotone.
    - Perché srotoli il cotone qui in mezzo alla terra. - Chiese la regina.
    - Servirà come segno per indicarci la via. - Disse la vecchia.
    Le due camminarono, camminarono e camminarono finché non finì il cotone, allora la vecchia prese la manciata di grano e iniziò a seminarlo lungo il loro cammino dicendo: - Io ti seminò e io ti raccoglierò. -
    E le due continuarono a camminare, camminare e camminare finché anche l'ultimo chicco di grano non fu seminato, allora la vecchia fece ancora qualche passo poi prese il coltello e lo piantò nel terreno dicendo: - Io ti pianto e io ti spianto. - Come ebbe detto quelle parole appare in lontananza il palazzo del lupo nero, le due donne raggiunsero l'uscio e bussarono usando il pesante battente di ferro. Fu allora che sentirono la voce della principessa che veniva da dietro la porta dire: - Chi è che bussa a questa porta? -
    - Sono io tua madre, sono venuta a riprenderti, aprimi la porta affinché ti possa portare via da questo posto. -
    - Non posso il lupo nero l'ha chiusa a chiave per impedirmi di scappare. -
    La vecchia sentendo la voce della principessa prossima a rompersi in un pianto disse: - Non avere paura e fai esattamente quello che ti dico, rimani vicino alla porta, il lupo nero ci ha sentito bussare e presto verrà a vedere.
    Temendo che sia qualcuno venuto a liberati ti chiederà di sposarlo, tu digli che non puoi e lascia che al resto ci pensi io. - A quel punto la vecchia afferrò la regina e con lei si nascose dietro un albero vicino a dove aveva piantato il coltello.
    Il lupo come previsto andò a vedere chi bussava alla sua porta quando vide li vicino la principessa e le chiese: - Principessa, principessina vuoi essere la mia sposa questa mattina? -
    La bambina impaurita rispose - Ne stamattina, ne questa sera posso sposare la belva nera. -
    Al sentire quelle parole il lupo si arrabbiò e con un grosso spintone la allontanò dalla porta affinché non fuggisse, quando però i pesanti battenti dell'uscio si aprirono la belva feroce non vide anima viva, solo lontano c'era un coltello piantano per terra, temendo che fosse un segnale per indicare ai soldati del re il suo palazzo corse subito a toglierlo lasciando la porta aperta.
    Con due salti raggiunse il coltello, ma per quanti sforzi facesse, per quanto sbuffasse, non riusciva ad estrarlo dal terreno, fu allora che sentì un rumore che veniva dalla porta.
    Si voltò allora di scatto e vide la bambina davanti alla porta aperta, stava per lanciarsi indietro a chiudere la porta quando la vecchia uscì da dietro l'albero, afferrò il coltello piantato per terra e lo estrasse per piantarlo nella testa del lupo nero che cadde a terra morto.
    La principessa ormai libera corse tra le braccia di sua madre e tutte e tre tornarono al castello dove fu dichiarata festa in tutto il regno.
    Riadattato da un racconto salentino da Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 9/6/2021, 18:48
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