Nell'antica Grecia viveva una donna di nome Altea che aspettava un figlio, ormai prossima alla nascita del bambino le apparvero le tre Moire, che misero un ciocco di legno nel suo focolare dicendo che la vita del nascituro sarebbe durata quanto quel tizzone.
Altea spaventata raccontò tutto al suo sposo, il re Aeneo di Calidone, il futuro padre subito si premunì affinché il tizzone fosse custodito con ogni cura.
Il piccolo così nacque e fu chiamato Meleagro. Il giovane principe crescendo diventò borioso sapendo che finché il tizzone era ben custodito nulla poteva ucciderlo, e con la boria arrivò la noncuranza, infatti trascurò di offrire in dono le primizie dei sui campi ad Artemide. La dea della caccia, arrabbiata per l'offesa, per punirlo inviò a Calidone un selvaggio cinghiale che devastò i solchi e gli alberi dei campi del regno.
Il giovane Meleagro partì allora coi migliori eroi greci per affrontare la fiera scatenata e riuscì a ucciderla. Tra i tanti cacciatori c'era la bella cacciatrice Atalanta, il principe innamorato offrì la testa del cinghiale all'amata, che, grazie al dono, divenne sua sposa.
I compagni di caccia furono gelosi di ciò e sfidarono Meleagro in combattimento, ma questi senza colpo ferire gli uccise tutti, inclusi due dei fratelli della madre, Altea, che infuriata si vendicò della loro morte gettando il famoso tizzone nel fuoco.
Meleagro così, a causa dell'incanto che legava il suo destino a quello del tizzone, quando questo fu incenerito morì divorato da un fuoco interno, pagando per la sua spavalderia.
Riadattato da un mito greco da Xander AresLista delle favole | Biblioteca
Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 18:42
Last comments