1. Catalina
    All'epoca della conquista delle Isole Canarie da parte del Regno di Castiglia, sull'Isola di Tenerife si trasferì la ricca famiglia dei Lercaro...

    Like       0 Comments   26 Views
    .
    All'epoca della conquista delle Isole Canarie da parte del Regno di Castiglia, sull'Isola di Tenerife si trasferì la ricca famiglia dei Lercaro, costruì un palazzo che prese appunto il nome di Casa Lercaro.
    La famiglia viveva nel palazzo da poco ultimato, insieme ai domestici che vi lavoravano, quando Catalina, l'unica figlia di Antonio Lercaro, raggiunse quella che per l'epoca era considerata l'età da marito; per questo i genitori cominciarono a mettersi alla ricerca di un futuro consorte per la ragazza.
    All'epoca i sentimenti degli sposi erano tenuti in relativa considerazione al momento di contrarre un matrimonio, e i Lercaro erano alla ricerca di un partito che avrebbe potuto accrescere il nome e le sostanze della famiglia. Così la scelta ricadde sul Capitano dell'Isola di Tenerife, un uomo ricco e facoltoso, e il suo fidanzamento con Catalina venne ufficializzato in poche settimane.
    La notizia si diffuse rapidamente in tutta Tenerife, sarebbe stata un'unione che avrebbe portato notevoli vantaggi a entrambe le parti.
    In Casa Lercaro tutti iniziarono ad affaccendarsi per i preparativi dello sposalizio; la preparazione del corredo e dell'abito da sposa, della festa di nozze, e doni, gioielli e fiori giungevano a ogni ora del giorno e della sera al palazzo la cerimonia sicuramente sarebbe stata delle più sfarzose.
    L'atmosfera era allegra e festosa, ma ben presto un'ombra di tristezza e nervosismo calò su Casa Lercaro, rendendo i preparativi più sbrigativi e meno gioiosi: quell'ombra era stata gettata da Catalina stessa.
    La futura sposa era al centro delle attenzioni di tutti in quello che doveva essere il suo periodo più bello, ma nessuno aveva pensato di chiedere il parere di Catalina sullo sposo che era stato scelto per lei.
    Il capitano di Tenerife era ricco, ma anche molto più vecchio di lei. Catalina provava un assoluto disprezzo per l'uomo, perché era un noto commerciante di schiavi senza cuore.
    La ragazza parlò coi suoi genitori dei suoi dubbi sullo sposo, però suo padre e sua madre pensarono che era solo paura per l'importante passo che stava per compiere. Non riuscendo a convincerli la povera pianse, supplicando e arrivando anche a minacciare di farsi del male, se non avessero sciolto il fidanzamento. Il padre pensando che fossero meri capricci della figlia non aveva intenzione di cedere, mandato a monte un matrimonio così conveniente.
    I preparativi proseguirono, e Catalina si sentiva sempre più disperata, con i giorni che si avvicinavano alla data della cerimonia tutto ciò che poteva fare era chiudersi nella sua stanza e piangere in solitudine.
    Alla viglia delle nozze, durante la prova del suo abito da sposa, la giovane in lacrime corse a chiudersi in camera sua. Gettatasi sul suo letto si disperò nel suo pianto, ma non si era addormentata, a notte fonda, con ancora addosso l'abito da sposa, uscì dalla sua stanza per cercare di scappare di casa. Se...

    Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 31 Oct. 2021
    .
  2. 13 storie di Halloween
    Per festeggiare Halloween ecco a voi una piccola raccolta di tredici tra leggende, racconti horror e del mistero.

    Like       0 Comments   52 Views
    .
    Per festeggiare Halloween ecco a voi una piccola raccolta di tredici tra leggende, racconti horror e del mistero.
    E se non vi dovessero bastare potete sempre ripescare Storie di Halloween, la raccolta dello scorso anno.
    Buona lettura e buon Halloween a tutti!

    1. Jack O'Lantern
      Un tempo c'era in Irlanda un fabbro di nome Jack astutissimo che era un famoso ubriacone, ma anche un terribile taccagno ed ogni giorno sfruttava la sua astuzia per farsi offrire da bere dagli altri...

    2. La circolare
      Il cielo era ormai buio, e, alla fermata del autobus vicino al cavalcavia. Anita guardava i messaggi sul suo smartphone mentre aspettava la circolare...

    3. Lo spaventapasseri
      C'erano in Arizona due fratelli di nome Enos e Cletus che gestivano una fattoria...

    4. L'agenda smarrita
      In una calda ma piovosa serata di fine estate un ragazzo si trovava in un locale, il Rio Bo di Gallipoli...

    5. Il messaggio di Kathy
      Sheyla guardava il suo cellulare sorpresa, aveva ricevuto un messaggio da Kathy, ma Kathy era morta settimane fa...

    6. L'infermiera
      Un uomo scendeva lungo la discesa in sella alla sua vecchia bici, come faceva ogni mattina per andare al lavoro...

    7. L'uncino
      Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani il viale degli innamorati...

    8. L'odore della morte
      Dopo aver trascorso mesi a lavorare in un villaggio vacanze Jerry era finalmente tornato nel suo appartamento, quando però aprì la porta d'ingresso...
    9. Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 31 Oct. 2021
    .
  3. L'odore della morte
    Dopo aver trascorso mesi a lavorare in un villaggio vacanze Jerry era finalmente tornato nel suo appartamento, quando però aprì la porta d'ingresso...

    Like       0 Comments   23 Views
    .
    Dopo aver trascorso mesi a lavorare in un villaggio vacanze Jerry era finalmente tornato nel suo appartamento, quando però aprì la porta d'ingresso un tanfo terribile lo avvolse. Era assai peggio di una normale puzza, un odore peggiore di quello delle fogne, qualcosa che ti entra nel naso, rimbalza in gola e continua su e giù e non vuole saperne di andarsene.
    L'istinto di Jerry gli diceva che qualcosa doveva essere morto lì dentro. Chiamò subito la polizia, che in risposta al problema dell'odore pungente arrivò ore dopo, quando non c'era niente d'insolito nella stanza. La puzza era svanita, come se non fosse successo niente.
    Gli agenti comunque perlustrarono il quartiere chiedendo in giro, alla fine se ne andarono infastiditi senza aver concluso nulla, promettendo di mandare qualcuno del comune a ispezionare le caditoie pluviali.
    Passarono alcuni giorni senza che accadesse nulla, poi la puzza tornò, anche se questa volta non era così forte come la volta precedente. Jerry sentiva l'odore passare attraverso il suo naso, ma ogni volta che pensava a chiamare qualcuno ricordava l'esasperazione dipinta sui volti dei poliziotti e dei vicini interrogati.
    Anche gli ispettori del comune avevano detto che non c'era niente di strano con le caditoie.
    Non sapendo che fare Jerry scelse di aspettare e vedere se l'odore spariva di nuovo da solo, ma con il passare dei giorni quella puzza orribile aumentava!
    Una notte mentre si rigirava nel letto, l'odore acre divenne così forte che Jerry non riusciva ad addormentarsi, ma nemmeno ad aprire gli occhi lacrimanti! Fu allora che sfiorandosi con le dita la fronte senti una sostanza viscida su di lui.
    Sforzandosi di tenere gli occhi aperti vide un liquido nero colare dal controsoffitto sopra il suo letto.
    Il giorno dopo facendo controllare trovarono un uomo morto nascosto lì. Era un ladro entrato mentre era via che probabilmente si era nascosto nel controsoffitto, quando il portiere era entrato per portare un pacco. Purtroppo per lui era rimasto incastrato morendo di stenti.
    Jerry entrando aveva arieggiato disperdendo la puzza, ma nei giorni successivi si era riaccumulato mentre i liquidi della putrefazione avevano trovato la loro strada tra i panelli del controsoffitto.
    di Xander Ares

    « Precedente | 13 storie di Halloween | Prossimo »...

    Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 30 Oct. 2021
    .
  4. Jack O'Lantern
    Un tempo c'era in Irlanda un fabbro di nome Jack astutissimo che era un famoso ubriacone, ma anche un terribile taccagno ed ogni giorno sfruttava la sua astuzia per farsi offrire da bere dagli altri..

    Tags
    Horror
    Leggende
    Racconti
    By Xander Ares il 29 Oct. 2021
    Like       0 Comments   24 Views
    .
    Un tempo c'era in Irlanda un fabbro di nome Jack astutissimo che era un famoso ubriacone, ma anche un terribile taccagno e ogni giorno sfruttava la sua astuzia per farsi offrire da bere dagli altri.
    I suoi imbrogli truffaldini avevano però un estimatore; il diavolo in persona. Quando giunse il suo tempo di morire e di cedere la sua anima da peccatore al diavolo, il satanasso si presentò a Stingy Jack di persona, pronto a scortarlo all'inferno proprio nella notte della vigilia di Ognissanti.
    L'ubriacone non si scompose più di tanto e chiese di potere bere un'ultima pinta di birra, il diavolo non si oppose e così i due si recarono al pub più vicino.
    Bevuta però la pinta Jack si lamentò del fatto che non aveva nemmeno un soldo per pagare la consumazione, così propose al satanasso di tramutarsi in una moneta da sei pence in modo da pagare il conto gabbando l'oste.
    Il diavolo apprezzò l'idea e si trasformò in una moneta, ma appena avvenuta la metamorfosi Jack prese la moneta, la chiuse nel suo borsellino e pagò il barista con un'altra moneta che aveva in tasca.
    Nel borsello era conservato un piccolo crocefisso in argento che impediva al maligno di riprendere la sua forma, irrimediabilmente imprigionato il diavolo dovette promettere di non tornare a riscuotere l'anima Jack per dieci anni per riavere la propria libertà.
    Il tempo passò e i dieci anni trascorsero, alla vigilia di Ognissanti, mentre il fabbro camminava ritornando a casa, gli apparve il diavolo che era tornato a prendersi la sua anima.
    Jack disse di essere pronto a morire, ma vedendo lì vicino un albero carico di mele gli chiese, come ultimo desiderio prima di seguirlo di cogliere un ultimo frutto da mangiare prima di morire.
    Lo scaltro fabbro però ormai aveva una certa età e non poteva più arrampicarsi su un albero, perciò chiese al diavolo di salire lui sulla pianta a prendergli un bel frutto succulento, il satanasso, per tagliar corto, acconsentì e si arrampicò sull'albero.
    Quando Jack lo vide salire, rapidamente, incise sul tronco dell'albero una croce e che imprigionava il diavolo tra i rami.
    Beffato nuovamente il maligno era furibondo, ma l'uomo era stato più furbo di lui; non poté far altro che patteggiare ancora.
    Jack chiese che la sua anima non sarebbe mai stata reclamata dall'inferno, in cambio avrebbe cancellato la croce incisa sull'albero. Il Diavolo accettò e il fannullone libero di tornare alla sua vita da bevitore.
    Sicuro si non poter più avere la dannazione eterna il fabbro commise così tanti peccati che, quando morì al suo bussare alle porte del Paradiso venne scacciato.
    Senza un luogo dive stare a Jack non rimase altra via che dirigersi verso gli inferi. Il diavolo però ancora offeso per come era stato raggirato, gli ricordò il patto, ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata nel limbo.
    Il fabbro cercò d'impietosirlo facendogli notare che era condannato così a vagar...

    Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 29 Oct. 2021
    .
  5. La circolare
    Il cielo era ormai buio, e, alla fermata del autobus vicino al cavalcavia. Anita guardava i messaggi sul suo smartphone mentre aspettava la circolare...

    Like       0 Comments   22 Views
    .
    Il cielo era ormai buio, e, alla fermata del autobus vicino al cavalcavia. Anita guardava i messaggi sul suo smartphone mentre aspettava la circolare.
    Alzando lo sguardo dallo schermo vide che senza che se ne accorgesse si era fermato un autobus vecchio più di trent'anni, fu allora che la ragazza si accorge come tutti i passeri avevano i loro volti pallidi incollati al vetro e la fissavano come se aspettassero solo che lei salisse. Imbarazzata allungò la gamba per salire sulla circolare, quando senti una mano afferrarla per il bavero della giacca e tirarla indietro, in quel momento l'autobus scomparve come se non ci fosse mai stato, mentre auto e moto sfrecciavano dove lei stava per mettere il piede.
    - Che cosa fai? -, disse preoccupato l'uomo anziano che l'aveva tirata indietro, - Devi stare più attenta o prima poi qualche auto ti metterà sotto. Specie qui vicino a questo cavalcavia. -
    Sentendolo dire così un brivido le attraverso la schiena mentre ricordava le tante tragiche voci di gente morta investita proprio in quel punto e capì: quel autobus l'aveva visto solo lei, perché non era la circolare che aspettava, bensì quella per l'oltretomba che attendeva chi finiva sotto l'auto all'uscita del cavalcavia.
    di Xander Ares

    « Precedente | 13 storie di Halloween | Prossimo »
    Lista dei racconti | Biblioteca



    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 11:52
    Last Post by Xander Ares il 25 Oct. 2021
    .
  6. Il messaggio di Kathy
    Sheyla guardava il suo cellulare sorpresa, aveva ricevuto un messaggio da Kathy, ma Kathy era morta settimane fa...

    Like       0 Comments   26 Views
    .
    Sheyla guardava il suo cellulare sorpresa, aveva ricevuto un messaggio da Kathy, ma Kathy era morta settimane fa. Era una ragazza odiata da tutti a scuola, anche senza un vero perché. Tutti la bullizzavano ridendo di lei, e la ignoravano anche nei messaggi sui social. Alla fine un giorno decise di suicidarsi e saltò fuori dalla finestra. Come poteva averle inviato quel messaggio?

    Che ti piaccia o no, ormai hai iniziato a leggere perciò devi finire, altrimenti ciò che è scritto nel messaggio succederà lo stesso e tu non lo saprai.
    Se non inoltrerai questo messaggio io verro da te alle 23:59 con un coltello, e ti ucciderò.
    Per ogni amico che coinvolgerai rinvierai la mia visita di un giorno, a 20 tuoi amici ti salverai.

    Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 21 Oct. 2021
    .
  7. Lo spaventapasseri
    C'erano in Arizona due fratelli di nome Enos e Cletus che gestivano una fattoria...

    Tags
    Horror
    Racconti
    By Xander Ares il 19 Oct. 2021
    Like       0 Comments   19 Views
    .
    C'erano in Arizona due fratelli di nome Enos e Cletus che gestivano una fattoria lasciatagli in eredità. Erano pigri e non lavoravano d'impegno nel coltivare la loro terra, perciò avevano sempre a un cattivo raccolto.
    Il loro vicino era un vecchio contadino di nome Clint, che possedeva la migliore fattoria della zona. Tutti dicevano che i suoi raccolti erano i migliori e la gente veniva da ogni parte per comprare i loro prodotti da lui.
    I due fratelli erano gelosi del successo del vecchio contadino e se l'avessero mandato in rovina i suoi affari avrebbero potuto rilevare la sua fattoria e fare più soldi.
    Ogni volta che la gente chiedeva a Clint come fosse in grado di coltivare raccolti di così buona qualità, il vecchio contadino rispondeva che era tutto merito del suo spaventapasseri.
    - Devo ringraziare quel vecchio spaventapasseri -, diceva tutto serio. - Si assicura che nessun corvo o animale sgradito si avvicini ai miei raccolti. -
    Clint aveva costruito lui stesso lo spaventapasseri, sapeva quanto fosse importante tenere lontani i parassiti dai suoi raccolti, trascorse mesi a lavorarci sopra per renderlo il più spaventoso possibile. Così gli diede enormi braccia di paglia che si estendevano per circa due metri e gambe lunghe e grandi che lo rendevano alto come un albero. La cosa più spaventosa di questo spaventapasseri era la sua testa, che Clint aveva intagliato da un'enorme zucca. La faccia e la testa dello spaventapasseri erano così grottesche e brutte che persino lui a volte aveva paura di guardarle, perciò era molto efficace, spaventava ogni roditore e uccello che si avventurasse vicino.
    I fratelli decisero una notte d'intrufolarsi nella terra del vecchio contadino, per rubare il prezioso spaventapasseri. Così lo presero e lo portarono a casa loro, dove lo nascosero in un vecchio armadio in modo che nessuno lo trovasse.
    Il giorno dopo Clint scoprì che il suo orribile spaventapasseri era scomparso e che tutti i suoi raccolti venivano divorati da ratti e corvi, di quel passo la sua fattoria sarebbe presto fallita. Nel frattempo, i fratelli, Enos e Cletus guardando dalla loro proprietà non poterono fare a meno di ridere a crepapelle vedendo il vecchio disperato.
    Sentendo le risate Clint si avvicinò e chiese loro se sapevano cosa fosse successo al suo spaventapasseri. I fratelli lo guardarono dritto negli occhi e dissero che non avevano idea di dove potesse essere lo spaventapasseri.
    - Lo sapete che fallirò e dovrò vendere la mia fattoria se non riesco a trovare il mio spaventapasseri? - Chiese il contadino.
    Enos gli rise in faccia, dicendo: - Non è un nostro problema! -
    - Fa schifo essere te -, ridacchiò Cletus.
    Clint tornò lentamente a casa sua guardandogli storti.
    Quella notte, Enos e Cletus non riuscirono a dormire, non perché provassero rimorso, ma perché non riuscivano a togliersi dalla mente la mostruosa faccia contorta dello spaventapasseri. Capirono che non sarebbero mai ...

    Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 19 Oct. 2021
    .
  8. L'uncino
    Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani il viale degli innamorati...

    Like       0 Comments   18 Views
    .
    Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani "il viale degli innamorati", lì andavano tutte le coppiette quando volevano avere un posto tranquillo per stare soli. Bastava solo parcheggiare lungo quella strada isolata per essere nascosti dall'ombra della vegetazione.
    Ralph aveva portato per la prima volta Jenny lì per trascorrere un po' di tempo da soli. L'autoradio trasmetteva musica in sottofondo mentre timidamente si baciavano. D'un tratto una voce metallica interruppe l'armonia del momento, avevano interrotto le trasmissioni della stazione locale per dare un annuncio importante: un assassino era evaso dal vicino manicomio criminale uccidendo tre persone. L'uomo era un pazzo maniaco estremamente pericoloso, lo si poteva riconoscere facilmente dal fatto che non aveva la mano destra, al suo posto aveva un uncino d'acciaio. Si consigliava a tutti di evitare i luoghi isolati e di chiudersi bene in casa.
    Jenny alla notizia iniziò a spaventarsi e chiese a Ralph di riportarla a casa, il ragazzo non voleva terminare la serata e cercò di tranquillizzarla, ma lei continuava a implorarlo di ritornare in città così riaccese la macchina. Stranamente l'auto sembrò aver problemi a partire, ma con un colpo d'acceleratore ci fu un sobbalzo e il veicolo si mise in marcia.
    I due arrivarono a casa di Jenny, ma quando scesero lei si portò le mani alla bocca urlando; appeso al finestrino del sedile posteriore, dal suo lato, c'era un uncino grondante di sangue.
    di Xander Ares

    « Precedente | 13 storie di Halloween | Prossimo »
    Lista dei racconti | Biblioteca



    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:50
    Last Post by Xander Ares il 17 Oct. 2021
    .
  9. Il diavoletto
    June non si aspettava che avere un figlio fosse così difficile, non aveva mai un attimo di riposo...

    Like       0 Comments   20 Views
    .
    June non si aspettava che avere un figlio fosse così difficile, non aveva mai un attimo di riposo, doveva portare sempre con se il figlioletto di appena tre anni, anche al supermercato, lì il bambino si agitava in continuazione, bloccato nel carrello della spesa.
    Era la vigilia di Halloween e andando di fretta per preparare tutto, la giovane madre lasciò il piccolo per alcuni secondi per prendere alcune cose dagli scaffali. Quando tornò, suo figlio aveva in mano un pupazzetto alto tre dita che raffigurava un diavoletto.
    June storse il naso vedendo suo figlio divertirsi con una simile figurina, era cresciuta in una famiglia molto religiosa, suo padre era predicatore e le aveva inculcato una mentalità molto rigida a riguardo, perciò prese immediatamente la bambola e la mise suo scaffale, pensando che il bimbo l'avesse presa da qualche parte.
    Il bimbo vedendosi togliere il giocattolo si mise subito a piangere, ma la madre naturalmente non cedette.
    Nel corso del loro giro nel supermercato ogni volta che June si girava o si allontanava di pochi passi da suo figlio, ritrovava il bambino con in mano il pupazzetto. Dopo quattro o cinque volta la giovane madre fu colta da un'idea agghiacciante; il diavoletto seguiva sia lei che il suo bambino, una forza demoniaca nel giocattolo stava cercando di possedere suo figlio.
    La madre afferrò il bambino, lasciò il carrello praticamente scappando dal negozio sotto gli occhi stupidi delle cassiere.
    Durante la loro pausa i dipendenti del supermercato parlano della strana donna, la ricordava anche uno dei addetti che rifornivano gli scaffali, non aveva l'aveva uscire, ma rammentava June per il bambino che continuava agitarsi nel carrello, si dimenava così tanto che più di una volta gli aveva dato un pupazzetto per calmarlo.
    di Xander Ares

    « Precedente | 13 storie di Halloween | Prossimo »
    Lista dei racconti | Biblioteca



    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:54
    Last Post by Xander Ares il 16 Oct. 2021
    .
  10. La cosa che vive al piano di sopra
    Dopo la morte del nonno, il piccolo Franz e la sua famiglia decisero di trascorrere alcune settimane nella vecchia baita di famiglia...

    Like       0 Comments   18 Views
    .
    Dopo la morte del nonno, il piccolo Franz e la sua famiglia decisero di trascorrere alcune settimane nella vecchia baita di famiglia prima venderla per evitare le tasse da pagare.
    Si trovava tra i boschi ed era bellissima, fatta interamente in legno, a due piani, con i tetti spioventi, ma il piano superiore era usato da anni solo come magazzino. Era la prima volta che il bambino andava a stare in quella baita tra i boschi, ma in pochi giorni fu sicuro di una cosa, nel piano superiore della casa doveva viverci qualcosa! Quando tutti erano riuniti in salotto si sentivano scricchioli di passi venire dal piano di sopra.
    Ne aveva parlato più volte con suo padre, ma lui diceva che non c'era nessuno e quel tipo di rumore era chiamato il grido del legno. Le case di nuova costruzione, fatte di legname, devono lasciare che il legno si secchi, e ciò avviene molto lentamente, per il padre del bambino era ciò creava che quei misteriosi rumori.
    Anche sua madre e sua sorella maggiore sembravano essere d'accordo con le parole di suo padre, ma a Franz sembrava molto strano, la baita definitamente non era nuova; sulle pareti c'erano ancora i segni che suo padre aveva inciso con coltellino da bambino, come poteva il legno essere ancora umido.
    Una sera mentre mangiavano Franz sentì tre grossi tonfi dalle scale, qualcosa era sceso dal piano di sopra e si avvicinava alla porta della cucina. Presto si udirono dei suoni simili a degli artigli che grattavano contro la porta chiusa.
    Il piccolo stava per far notare la cosa, quando si accorse che i suoi genitori e sua sorella erano turbati anche se cercavano di non farlo notare. Chiaramente sapevano cosa stava succedendo e ne erano terrorizzati; tutti e tre avevano la pelle d'oca.
    Quella sera stessa la famiglia lasciò la baita, per venderla il giorno dopo, ma né Franz, né i suoi famigliari parlarono mai della cosa che viveva al piano di sopra.
    di Xander Ares

    « Precedente | 13 storie di Halloween | Prossimo »
    Lista dei racconti | Biblioteca



    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Xander Ares il 12 Oct. 2021
    .