1. Colei che cerchi oltre il destino
    Il destino di un uomo cambia in maniera inconcepitile

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    Uno era il destino per me segnato, due gli occhi per vederlo dinanzi a me. Tre i passi che feci lungo il suo cammino prima di fermarmi e guardare chi a esso mi conduceva. I verdi occhi di giada di lui penetrarono nei miei come per leggere nel profondo del mio animo.
    - Non vuoi tu dunque compiere ciò per cui sei stato creato? -
    - Sei tu quello che dice che il mio destino è questo. - Risposi fermo.
    - E quale altro se no? -
    - Scriverlo con la luce del mio spirito tra i gorghi colmi d'amore dell'animo. -
    I suoi bianchi capelli mutarono quasi in fiamma dalla rabbia che annebbiava la sua mente. - Tu insulso uomo che strisci nel fango della terra che ti generò, vuoi dunque porti al di sopra di coloro che un tempo erano del verbo messaggeri? -
    - Colui che vive nel passato non può vedere il futuro, colui che vive nel futuro non si disseta alla fonte del presente. Tu Iblis che cedesti alla lussuria la tua gloria non puoi capire, ma forse il tempo è giunto e da lei debbo tornare. -
    Mi guardò in silenzio per un infinito istante, un battito d'ali della notturna falena, un battito del cuore di un perduto angelo. - Perché vuoi andare da lei Sarath? Non temi il dolore che con lei proverai? -
    - Tu non temi l'eternità dell'esilio che hai inflitto al tuo animo? Entrambi forse siamo dei pazzi, ma anche un pazzo può vedere verità celate al mondo. -
    - Vai pure allora, ma ricorda non sono gli uomini a creare gli dei, perché da loro nascono solo i demoni. -
    - Lo ricorderò. - Così dicendo mi voltai e vidi il cosmo che si apriva al mio passaggio. Corsi, corsi veloce come il ricordo di un perduto amore per giungere ai cancelli che separano i mondi e la vidi. Era lì oltre le sbarre create dalla paura, oltre i muri creati dall'odio e piansi, non so il perché. Una lacrima sfiorò le sabbie infinite del tempo, un'altra sciolse le terribili sbarre come fossero carta e una terza erose i muri degli uomini dal nero cuore. Lei ormai libera avanzò verso di me e accarezzandomi il viso mi chiese dolce: - È così grande il desiderio che hai per me? -
    - Lo è di più. - Mi sorrise felice irradiando luce e divenimmo una cosa sola, una creatura antica e mai scordata, quella creatura nata pura dal fango dell'Eden. Così fu che mi riunì a colei che da tanto tutti cerchiamo, l'innocenza perduta dall'uomo per un profumato frutto.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 3 July 2020
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  2. La notte e il destino
    Lo spirito della notte ci sfiora mentre apprendiamo dalle pagine del destino

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    Lo spirito della notte tocca il mio cuore,
    lo spirito della notte sfiora il mio animo,
    ma io proseguo lungo il mio cammino,
    mentre angeli silenti danzano al mio fianco nell'aree.
    Io vivo per ciò che non è scritto nelle arcane pagine del grimorium del destino.
    Io cammino avanzando nel sapere, perché è la ricerca della conoscenza che ci permette di comprendere ciò che altri neanche vedono.
    Solo colui che comprende pienamente ciò che non si vede è in grado di fare il primo passo per capire il progetto della creazione, il primo passo per vedere dietro diecimila veli il volto di Dio.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 6/11/2021, 19:10
    Last Post by Xander Ares il 1 July 2020
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  3. Cieche visioni
    Un povero mendicante cieco è più di ciò che sembra

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    Era una calda giornata di agosto quando un gruppetto di ragazzi si avvicinò alla scalinata di una chiesa dove si trovava un povero mendicante cieco. Il più alto dei giovani si avvicinò all'uomo e con tono borioso e arrogante disse: - Ehi vecchio! Ti consiglio di andartene da qui, io e i miei amici non ti vogliamo vedere più da queste parti.-
    Il mendicante con tono dimesso disse: - Perché non volete che io stia qui? Vi ho forse fatto uno sgarbo inavvertitamente? -
    Il ragazzo sempre più borioso parlò di nuovo: - Vedi noi crediamo che tu non sia veramente cieco, anzi pensiamo che tu veda meglio di noi. - L'uomo allora rispose placidamente: - Invero ciò che dite è esatto in parte, io sono cieco, ma nonostante ciò vedo meglio di voi.-
    Il gruppetto fu divertito da questa frase e il capo dei ragazzi chiese: - Vuoi farci credere di essere cieco e di vedere meglio di noi! Allora dicci che cosa vedi vecchio? -
    L'uomo senza alcuna esitazione disse: - Vedo morbidi capelli che cadono su un volto dalla pelle dorata, mentre ali d'argento avvolgono la figura indefinita in un estasi di bellezza e tristezza.-
    Uno dei ragazzi rimasto sbalordito dalle parole del mendicante chiese: - Stai parlando di un angelo? - e l'uomo rispose: - Un tempo lo era, ma poi per la mera e vana gloria divenne un angelo caduto, un essere che voi chiamereste diavolo, ma nonostante la sua bellezza possa sembrare grande agli occhi degli uomini essa è nulla rapportata a quella di cui un tempo riluceva.
    Sapete anche lui non fa che rimpiangerla, e nonostante potrebbe facilmente riaverla, ritornando sulla via per lui designata, continua a gemere tristi melodie, ricordando ciò che era un tempo, mentre guarda l'immensità del cielo e tutto ciò per il suo cieco orgoglio.
    Ricordatevelo i peggior consiglieri sono l'orgoglio e la fame di gloria, evitateli come evitate i cani rabbiosi e solo così potrete non avere mai problemi.-
    Il capo dei ragazzi ripresosi dallo sbigottimento iniziale disse: - Hai una bella parlantina vecchio, ma l'averci raccontato la favoletta della buona sera non ti servirà a niente, credi davvero che seguiremo i vaneggiamenti di un vecchio imbroglione pazzo.-
    Allora l'uomo disse: - L'arroganza è il germoglio della rovina, dovete imparare che essa vi impedisce di vedere al di là delle apparenze e capire che tutto e tutti si nascondono dietro delle maschere, anche chi sembra solo un vecchio cieco pazzo. -
    Appena terminato di proferire tali parole il corpo dell'uomo fu avvolto da una fiamma purpurea e solco il cielo simile a una cometa che corre tra i sogni degli infanti.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 25 June 2020
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  4. ?!?
    Passeggiando vicino al mare la voce di un anziano ti chiama...

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    Passeggiando vicino al mare come ogni giorno, sentì una voce che mi chiamava. Mi voltai e vidi vicino a me un gran vecchio dal volto canuto e una folta barba, che mi guardava con uno sguardo diverso da ogni altro io abbia mai visto, i suoi occhi erano del tutto neri, con piccoli riflessi biancastri sparsi qua e là simili a stelle in un manto notturno.
    Le sue vesti di foggia antiquata sembravano indicare che fosse un attore impegnato nella rappresentazione di qualche opera Shakespeariana. Vinto lo sgomento di trovarmi di fronte a una figura degna di Merlino mi accorsi che non sostava sugli scogli come me, fluttuava nell'aria e le onde più vigorose dell'oceano avvicinandosi a lui a si quietavano dolcemente per diventare placide acque. Vinto da tale apparizione non riuscì a forbir parola e allora lui capendo il mio stupore parlò e disse:
    - Seguimi sulle ali del destino,
    oltre i confini dell'eterno,
    per abbattere le barriere dell'essere
    e i limiti dell'infinito,
    dimenticando ogni cognizione di tempo.
    Vivendo un istante per l'infinito
    o saltarlo per arrivare al successivo o al precedente. -
    Senza esitare mossi alcuni passi versi di lui e l'aria sotto i miei piedi divenne densa come acqua, permettendomi di volare incertamente, e poi, man mano che il tempo passava diveniva sempre più densa e il mio volo più sicuro. Dopo non ricordo molto tranne una cosa, la più importante, che cancellai il mio Io per divenire il tutto.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 6/11/2021, 18:30
    Last Post by Xander Ares il 24 June 2020
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  5. L'occhio di Marutena
    Il curatore di un'asta trova un cimelio che cattura la sua attenzione.

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    Oggi per me sarebbe stata la classica giornata infernale, lo sapevo bene, ero oberato di lavoro visto che l'indomani la casa d'aste per cui lavoro avrebbe venduto una partita di gioielli del XIX secolo, e a toccava l'arduo compito di valutare il prezzo base per l'asta.
    Molti sicuramente pensano che il mio lavoro è semplicissimo, basta sparare una cifra a caso ed è fatta, in realtà si tratta di un compito arduo che richiede una grande conoscenza dell'antiquariato, dell'oreficeria e del mercato attuale.
    Comunque sia eccomi in questo scalcinato magazzino seduto a una scrivania che sembra un tavolo da pranzo su cui è stato posato di tutto.
    Sarà meglio che inizi a lavorare lasciando le mie lamentele per un altro giorno.
    Vediamo un po', lotto uno: cammeo inglese d'età vittoriana, le dimensioni sono notevoli e la lavorazione è stupenda direi che 1500$ saranno sufficienti come prezzo base.
    Lotto due: spilla in platino con zaffiri incastonati, realizzata nella seconda metà del XIX secolo, denominata "L'occhio di Marutena".
    Marutena, non è possibile davanti a me il mito e la storia si fondono, mi sento come Schliemann quando ritrovo le vestigia della città di Troia.
    Mentre la mia mano lo sfiora mi sento come se sfiorassi Excalibur o il santo Graal o l'arca dell'alleanza, chissà quale avventura degna d'Indiana Jones è stata necessaria per recuperarlo.
    Secondo la leggenda l'occhio fu creato dal mago Marutena prima morire racchiudendo in esso tutta la conoscenza delle scienze occulte occidentali e orientali che aveva fuso insieme nei suoi viaggi intorno al mondo, l'occhio scomparve dopo la morte di Marutena a causa delle battaglie intraprese dai seguaci del mago per il suo possesso.
    Già secondo il mito chi possiede l'occhio detiene le sorti del mondo, un mito certo, ma, nei riflessi bluastri dello zaffiro che colorano il platino rendendolo simile a un manto stellato vengo rapito dal mito e lo porto vicino a me con una solennità quasi religiosa.
    Cerco di concentrarmi sul lavoro, dovrei valutarlo lo so bene, ma, il nome del mago, scritto in caratteri giapponesi al centro della pupilla da gatto, mi ammicca, provo a scuotermi, il prezzo base è... il prezzo base è...
    Come faccio, non me la sento di valutarlo, non è un oggetto che possa stare in una collezione privata per essere vista solo da un riccone con smanie di grandezza.
    Il suo posto dovrebbe essere in un museo dove la gente può andare a vederlo, dove io posso andare a vederlo, già è questo il punto io voglio poterlo vedere il più possibile.
    Potrei cercare di comprarlo domani, ma, so bene che presto il prezzo salirà oltre le mie possibilità.
    Però se domani non verrà venduto lo vedrò all'asta successiva, il punto è come posso fare per evitare che sia acquistato, è un pezzo di grande valore e molti vorranno acquistarlo.
    Ma certo, se il prezzo fosse cento volte quello normale nessuno farà u...

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    Last Post by Xander Ares il 23 June 2020
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