1. I mondi di Remia cap 2-2

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    Capitolo 2 - La selezione - parte seconda



    Nome: Davide De Golia
    Sesso: M
    Età: 20
    Educazione: Ingegneria Elettronica abbandonata al secondo anno di studio.
    Media del 30, nessuna assenza alle lezioni.
    Sospeso dall'università per aver hackerare il firewall del server centrale dell'ateneo per inviare e-mail burla al rettore, a causa della sospensione ha abbandonato gli studi.


    Davide riguardò più volte la domanda di assunzione prima di spedirla, non gli piaceva l'idea di mentire, ma per quanto il suo insegnante l'aveva rassicurato che non era richiesto un alto livello di formazione sentiva che il suo semplice diploma di scuola superiore non sarebbe bastato a un'azienda grande come la ChimeraSoft .

    Aveva scelto con attenzione cosa dire affinché fosse il più difficile possibile da verificare, sapendo che con migliaia di candidati sarebbe stato impossibile controllare in modo accurato la veridicità di ogni domanda, almeno con quelle bugie aveva qualche speranza di arrivare alla fase dei colloqui, ed anche se fosse andata male non avrebbe perso nulla.
    Due settimane dopo ricevette un e-mail che lo informava di aver superato la prima fase delle selezioni e di presentarsi direttamente nella sede principale sabato pomeriggio per partecipare alla seconda fase.

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    Edited by Xander Ares - 2/7/2020, 18:23
    Last Post by Xander Ares il 14 June 2020
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  2. I mondi di Remia cap 2-1

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    Capitolo 2 - La selezione - parte prima



    Provate a immaginare una vita libera e dignitosa in povertà come la si potrebbe vedere solo in una soap opera. Non importa quanto si è poveri, si continua a mostrare amore incondizionato per il prossimo, e anche un misero pezzo di pane è lì per essere condiviso con un caldo sorriso.
    Se qualcuno avesse sostenuto che una tale illusione esistesse nella realtà, Davide l'avrebbe picchiato selvaggiamente a sangue, la vita con lui era stata crudele. Un tempo era un ragazzo ordinario, allora era uno studente liceale medio che parlava di vestiti nuovi, tormentava i suoi genitori per avere in regalo l'ultimo modello di telefono cellulare e durante i fine settimana giocava tutto il giorno ai videogiochi. Poi quattro anni fa ricevette una chiamata urgente a scuola; i suoi familiari erano rimasti coinvolti in un'incidente d'auto. Con una semplice telefonata la sua vita cambiò per sempre.
    Suo padre aveva avuto un infarto mentre era alla guida ed aveva perso il controllo dell'auto uscendo fuori strada, quando i soccorsi arrivarono era già morto. Sua madre e sua sorella per fortuna erano rimaste quasi illese, a parte qualche graffio ed un paio di livido causati dalle cinture di sicurezza.
    Quando vide sua madre in ospedale lei si stava strofinando gli occhi per nascondere le lacrime, fu allora che degli uomini vestiti in modo terribilmente sgargiante apparvero. Intimorite, tutte le altre pazienti uscirono silenziosamente dalla stanza. Davide e sua madre rimasero soli con i nuovi arrivati per scoprire che erano agenti di riscossione crediti. In passato il defunto aveva preso in prestito una grossa somma di denaro da una finanziaria per poter ristrutturare la sua azienda, e dopo la sua morte loro avevano ereditato il debito.
    La somma era grossa e purtroppo l'azienda non poteva andare avanti senza suo padre a mandarla avanti perciò per ripagare il debito si videro costretti a venderla insieme alla casa, affittando un piccolo appartamento.
    Ad aggravare le cose gli esami effettuati dopo l'incidente rivelarono che sua madre aveva un tumore al seno e dovette iniziare subito un trattamento chemioterapico che consumava quasi tutte le sue forze.
    Davide dovette affrontare una situazione in cui non aveva altra scelta che quella di crescere e di diventare un uomo. Iniziò ad occuparsi di sua sorella sei anni più giovane di lui per non affaticare sua madre, e per far quadrare i conti prese a lavorare part-time come magazziniere in una ditta di trasporti. Il suo corpo ogni sera era tutto un dolore, ma continuava a lavorare, piuttosto che rilassarsi, non per senso del dovere, ma perchè non aveva altra scelta. Tuttavia, i suoi guadagni potevano coprire a malapena i costi del cibo.
    Parenti ed amici presero a poco a poco a voltargli le spalle e Davide divenne consapevole della fredda realtà della vita. Presto in lui si formò un unico pensiero, una consapevolez...

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    Last Post by Xander Ares il 12 June 2020
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  3. I mondi di Remia cap 1

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    Capitolo 1 - L'inizio prima dell'inizio



    Alberto Lo Giudice guardò interrogativo la dottoressa Scali. - Non capisco qual'è il problema? -
    - Signore, vede è che dopo il nostro sondaggio sul gruppo campione le previsioni delle vendite del nuovo prodotto sono diminuite del settantatre per cento. -
    Lo Giudice sembrava pronto a lanciare un urlo isterico, ormai mancava solo un mese al lancio ufficiale del loro nuovo videogioco "I mondi di Remia", un gioco rivoluzionario in cui l'azienda aveva investito oltre l'ottanta per cento delle sue risorse e proprio ora spuntava un problema di questa portata. - Questo l'ho capito, ma ciò che voglio sapere è il perché di questo tracollo. -
    La donna sospirò lasciando intuire che avrebbe preferito non scendere nei dettagli, ma ormai non poteva più esimersi.
    - D'accordo, ma dovremo fare una lunga digressione prima di poter spiegare il problema. -
    Lo Giudice annuì soddisfatto - Inizi pure. -
    - Come lei sa ad oggi la nostra azienda è considerata la più avanzata tecnologicamente nel settore di produzione dei videogiochi, questo perché anni abbiamo scelto di puntare sul mercato dei dispositivi a realtà aumentata invece di quelli delle console, dei pc e degli smartphone, ma, con il passare del tempo nuovi concorrenti si stanno affacciando nel nostro settore. Perciò abbiamo deciso di fare qualcosa di rivoluzionario e creare la tecnologia che sarebbe stata il prossimo passo avanti nel mercato e non solo. -
    - Intende le interfacce neurali? -
    - Si esattamente, un dispositivo che consente di leggere e manipolare i segnali prodotti dal cervello umano allo scopo di immergere totale chi la utilizza in una realtà fittizia. -
    - In pratica un sistema di realtà virtuale. - Concluse in modo sbrigativo un uomo sudaticcio accanto alla dottoressa che replicò indignata: - Realtà virtuale, ma, fatemi il piacere. Sa decenni se ne parla per ottenere solo dei minischermi per gli occhi e un paio di auricolari per le orecchie, non l'interfaccia neurale consente qualcosa di enormemente più avanzato, manipolare tutti i sensi del corpo, olfatto, gusto, tatto, il senso dell'equilibrio,del dolore, e il tutto con un dispositivo che si aggancia all'orecchio come l'auricolare di una centralinista e ha il costo di una normale console di videogiochi. -
    - Fantastico, tutto questo lo sappiamo, vada al nocciolo del problema. - Intimò Lo Giudice spazientito.
    - Il problema è il feedback sensoriale, come lei sa l'interfaccia non cancella i normali segnali inviati dal corpo, questo per evitare che eventuali malori improvvisi non vengano notati dagli utenti, l'azienda non potrebbe permettersi di pagare i risarcimenti per ogni persona che ha un infarto o una tachicardia mentre gioca e non se ne accorge perché l'interfaccia blocca i normali segnali del corpo. Perciò abbiamo sviluppato l'interfaccia in modo che aggiunga i ...

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    Last Post by Xander Ares il 11 June 2020
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