1. Il messaggio di Kathy
    Sheyla guardava il suo cellulare sorpresa, aveva ricevuto un messaggio da Kathy, ma Kathy era morta settimane fa...

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    Sheyla guardava il suo cellulare sorpresa, aveva ricevuto un messaggio da Kathy, ma Kathy era morta settimane fa. Era una ragazza odiata da tutti a scuola, anche senza un vero perché. Tutti la bullizzavano ridendo di lei, e la ignoravano anche nei messaggi sui social. Alla fine un giorno decise di suicidarsi e saltò fuori dalla finestra. Come poteva averle inviato quel messaggio?

    Che ti piaccia o no, ormai hai iniziato a leggere perciò devi finire, altrimenti ciò che è scritto nel messaggio succederà lo stesso e tu non lo saprai.
    Se non inoltrerai questo messaggio io verro da te alle 23:59 con un coltello, e ti ucciderò.
    Per ogni amico che coinvolgerai rinvierai la mia visita di un giorno, a 20 tuoi amici ti salverai.

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    Last Post by Xander Ares il 21 Oct. 2021
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  2. L'alchimista
    Ingegner Marchingegni era un inventore , sempre nuovi meravigliosi aggeggi spuntavano dal suo garage: aquiloni teleguidati, palloni autosegnanti...

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    By Xander Ares il 20 Oct. 2021
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    Ingegner Marchingegni era un inventore, sempre nuovi meravigliosi aggeggi spuntavano dal suo garage: aquiloni teleguidati, palloni autosegnanti, auto a vela e mille altre magnifiche trovate. Fulmicino, il suo vicino, però non era impressionato dalle sue geniali trovate.
    - Pinzillacchere, - diceva sempre, - stupidi trucchetti dell'elettronica, l'idraulica o quant'altro, l'unica vera scienza è l'alchimia. -
    Poiché il critico Fulmicino credeva di essere un grande alchimista che avrebbe riscoperto il modo di fabbricare l'oro, divenendo così ricco e famoso.
    Un giorno guarda caso riuscì a scovare un antico libro con la ricetta per creare l'aurea ricchezza, subito cercò gli ingredienti, ma ahimè gli mancava il più importante: cinque chili di farina.
    Che fare, i supermercati erano chiusi, causa uno sciopero generale. Fu allor che vide la famiglia Marchingegni tutta sulla veranda di casa a chiacchierare tranquillamente.
    Furbo allora quatto quatto, dal retro gli entrava in casa, e sgraffignava la farina dalla loro cucina.
    Corse a casa di gran fiato, e, tra alambicchi e serpentine inizia un gran impasto a fare, ma per l'oro ottenere, bisognava lavorarlo bene, a Fulmicino però presto il braccio si stancò per il rigirare, e solo una poltiglia ne aveva ricavato.
    Pensa e ripensa Fulmicino non sa sapeva che fare quando ode l'ingegner Marchingegni parlare, aveva quasi finito una nuova super-rapida impastatrice automatica.
    Sentendo ciò l'alchimista si illuminò e corse rapido all'officina del vicino per vedere la magnifica invenzione. Ohibò, ma era pronta, non sembrava mancar niente e subito la rubò.
    In un lampo la portò a casa e la riempì dell'impasto, appena l'invenzione fu azionata la poltiglia mutò colore, di bellissimo dorato, più girava e più compatta diventava, ma la macchina rallentava, Fulmicinò la mise al massimo e la pasta in aria iniziò a volare.
    In un attimo l'alchimista si trovò tutto coperti da capo a piedi di quello che non era oro, ma una splendida melassa.
    Tutto appiccicoso Fulmicino imparò che se vuoi l'oro te lo devi guadagnare.

    Edited by Xander Ares - 22/10/2021, 11:47
    Last Post by Xander Ares il 20 Oct. 2021
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  3. Lo spaventapasseri
    C'erano in Arizona due fratelli di nome Enos e Cletus che gestivano una fattoria...

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    By Xander Ares il 19 Oct. 2021
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    C'erano in Arizona due fratelli di nome Enos e Cletus che gestivano una fattoria lasciatagli in eredità. Erano pigri e non lavoravano d'impegno nel coltivare la loro terra, perciò avevano sempre a un cattivo raccolto.
    Il loro vicino era un vecchio contadino di nome Clint, che possedeva la migliore fattoria della zona. Tutti dicevano che i suoi raccolti erano i migliori e la gente veniva da ogni parte per comprare i loro prodotti da lui.
    I due fratelli erano gelosi del successo del vecchio contadino e se l'avessero mandato in rovina i suoi affari avrebbero potuto rilevare la sua fattoria e fare più soldi.
    Ogni volta che la gente chiedeva a Clint come fosse in grado di coltivare raccolti di così buona qualità, il vecchio contadino rispondeva che era tutto merito del suo spaventapasseri.
    - Devo ringraziare quel vecchio spaventapasseri -, diceva tutto serio. - Si assicura che nessun corvo o animale sgradito si avvicini ai miei raccolti. -
    Clint aveva costruito lui stesso lo spaventapasseri, sapeva quanto fosse importante tenere lontani i parassiti dai suoi raccolti, trascorse mesi a lavorarci sopra per renderlo il più spaventoso possibile. Così gli diede enormi braccia di paglia che si estendevano per circa due metri e gambe lunghe e grandi che lo rendevano alto come un albero. La cosa più spaventosa di questo spaventapasseri era la sua testa, che Clint aveva intagliato da un'enorme zucca. La faccia e la testa dello spaventapasseri erano così grottesche e brutte che persino lui a volte aveva paura di guardarle, perciò era molto efficace, spaventava ogni roditore e uccello che si avventurasse vicino.
    I fratelli decisero una notte d'intrufolarsi nella terra del vecchio contadino, per rubare il prezioso spaventapasseri. Così lo presero e lo portarono a casa loro, dove lo nascosero in un vecchio armadio in modo che nessuno lo trovasse.
    Il giorno dopo Clint scoprì che il suo orribile spaventapasseri era scomparso e che tutti i suoi raccolti venivano divorati da ratti e corvi, di quel passo la sua fattoria sarebbe presto fallita. Nel frattempo, i fratelli, Enos e Cletus guardando dalla loro proprietà non poterono fare a meno di ridere a crepapelle vedendo il vecchio disperato.
    Sentendo le risate Clint si avvicinò e chiese loro se sapevano cosa fosse successo al suo spaventapasseri. I fratelli lo guardarono dritto negli occhi e dissero che non avevano idea di dove potesse essere lo spaventapasseri.
    - Lo sapete che fallirò e dovrò vendere la mia fattoria se non riesco a trovare il mio spaventapasseri? - Chiese il contadino.
    Enos gli rise in faccia, dicendo: - Non è un nostro problema! -
    - Fa schifo essere te -, ridacchiò Cletus.
    Clint tornò lentamente a casa sua guardandogli storti.
    Quella notte, Enos e Cletus non riuscirono a dormire, non perché provassero rimorso, ma perché non riuscivano a togliersi dalla mente la mostruosa faccia contorta dello spaventapasseri. Capirono che non sarebbero mai ...

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    Last Post by Xander Ares il 19 Oct. 2021
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  4. L'uncino
    Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani il viale degli innamorati...

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    Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani "il viale degli innamorati", lì andavano tutte le coppiette quando volevano avere un posto tranquillo per stare soli. Bastava solo parcheggiare lungo quella strada isolata per essere nascosti dall'ombra della vegetazione.
    Ralph aveva portato per la prima volta Jenny lì per trascorrere un po' di tempo da soli. L'autoradio trasmetteva musica in sottofondo mentre timidamente si baciavano. D'un tratto una voce metallica interruppe l'armonia del momento, avevano interrotto le trasmissioni della stazione locale per dare un annuncio importante: un assassino era evaso dal vicino manicomio criminale uccidendo tre persone. L'uomo era un pazzo maniaco estremamente pericoloso, lo si poteva riconoscere facilmente dal fatto che non aveva la mano destra, al suo posto aveva un uncino d'acciaio. Si consigliava a tutti di evitare i luoghi isolati e di chiudersi bene in casa.
    Jenny alla notizia iniziò a spaventarsi e chiese a Ralph di riportarla a casa, il ragazzo non voleva terminare la serata e cercò di tranquillizzarla, ma lei continuava a implorarlo di ritornare in città così riaccese la macchina. Stranamente l'auto sembrò aver problemi a partire, ma con un colpo d'acceleratore ci fu un sobbalzo e il veicolo si mise in marcia.
    I due arrivarono a casa di Jenny, ma quando scesero lei si portò le mani alla bocca urlando; appeso al finestrino del sedile posteriore, dal suo lato, c'era un uncino grondante di sangue.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:50
    Last Post by Xander Ares il 17 Oct. 2021
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  5. Il diavoletto
    June non si aspettava che avere un figlio fosse così difficile, non aveva mai un attimo di riposo...

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    June non si aspettava che avere un figlio fosse così difficile, non aveva mai un attimo di riposo, doveva portare sempre con se il figlioletto di appena tre anni, anche al supermercato, lì il bambino si agitava in continuazione, bloccato nel carrello della spesa.
    Era la vigilia di Halloween e andando di fretta per preparare tutto, la giovane madre lasciò il piccolo per alcuni secondi per prendere alcune cose dagli scaffali. Quando tornò, suo figlio aveva in mano un pupazzetto alto tre dita che raffigurava un diavoletto.
    June storse il naso vedendo suo figlio divertirsi con una simile figurina, era cresciuta in una famiglia molto religiosa, suo padre era predicatore e le aveva inculcato una mentalità molto rigida a riguardo, perciò prese immediatamente la bambola e la mise suo scaffale, pensando che il bimbo l'avesse presa da qualche parte.
    Il bimbo vedendosi togliere il giocattolo si mise subito a piangere, ma la madre naturalmente non cedette.
    Nel corso del loro giro nel supermercato ogni volta che June si girava o si allontanava di pochi passi da suo figlio, ritrovava il bambino con in mano il pupazzetto. Dopo quattro o cinque volta la giovane madre fu colta da un'idea agghiacciante; il diavoletto seguiva sia lei che il suo bambino, una forza demoniaca nel giocattolo stava cercando di possedere suo figlio.
    La madre afferrò il bambino, lasciò il carrello praticamente scappando dal negozio sotto gli occhi stupidi delle cassiere.
    Durante la loro pausa i dipendenti del supermercato parlano della strana donna, la ricordava anche uno dei addetti che rifornivano gli scaffali, non aveva l'aveva uscire, ma rammentava June per il bambino che continuava agitarsi nel carrello, si dimenava così tanto che più di una volta gli aveva dato un pupazzetto per calmarlo.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:54
    Last Post by Xander Ares il 16 Oct. 2021
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  6. Piumadoro e il re
    C'era una volta un re che era un provetto falconiere, ogni giorno andava caccia con il falcone e tornava al castello con lepri, conigli, pernici e quant'altro...

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    By Xander Ares il 13 Oct. 2021
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    C'era una volta un re che era un provetto falconiere, ogni giorno andava caccia con il falcone e tornava al castello con lepri, conigli, pernici e quant'altro.
    Tra tutti i rapaci alla sua corte il suo preferito era un falcone le cui piume davano dei riflessi screziati d'oro e perciò il re lo chiamò Piumadoro.
    L'animale era il più maestoso e intelligente tra i suoi simili, e non mancava volta che non stupisse il re quando andavano a caccia, portando una preda prelibata.
    Un giorno Piumadoro e il re erano a caccia quando videro un gruppo di gru sul fiume, il sovrano liberò il falcone. Le gru vedendolo presero il volo e Piumadoro volò alto nel cielo per prenderle, ma ahimè una giovane aquila di lì passava, e il falcone la uccise scambiandola per la sua preda.
    Il re vedendo la scena malincuore diede l'ordine di uccidere Piumadoro.
    I servi obbedirono pur non capendo, l'aquila è re degli uccelli e Piumadoro aveva ucciso il suo sovrano, compiendo il più grande tradimento agli occhi del re.
    Il povero falcone non sapeva che i monarchi non ammettono tradimento, pronti a punire anche i più fedeli amici e servitori senza alcuna esitazione.
    Last Post by Xander Ares il 13 Oct. 2021
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  7. La cosa che vive al piano di sopra
    Dopo la morte del nonno, il piccolo Franz e la sua famiglia decisero di trascorrere alcune settimane nella vecchia baita di famiglia...

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    Dopo la morte del nonno, il piccolo Franz e la sua famiglia decisero di trascorrere alcune settimane nella vecchia baita di famiglia prima venderla per evitare le tasse da pagare.
    Si trovava tra i boschi ed era bellissima, fatta interamente in legno, a due piani, con i tetti spioventi, ma il piano superiore era usato da anni solo come magazzino. Era la prima volta che il bambino andava a stare in quella baita tra i boschi, ma in pochi giorni fu sicuro di una cosa, nel piano superiore della casa doveva viverci qualcosa! Quando tutti erano riuniti in salotto si sentivano scricchioli di passi venire dal piano di sopra.
    Ne aveva parlato più volte con suo padre, ma lui diceva che non c'era nessuno e quel tipo di rumore era chiamato il grido del legno. Le case di nuova costruzione, fatte di legname, devono lasciare che il legno si secchi, e ciò avviene molto lentamente, per il padre del bambino era ciò creava che quei misteriosi rumori.
    Anche sua madre e sua sorella maggiore sembravano essere d'accordo con le parole di suo padre, ma a Franz sembrava molto strano, la baita definitamente non era nuova; sulle pareti c'erano ancora i segni che suo padre aveva inciso con coltellino da bambino, come poteva il legno essere ancora umido.
    Una sera mentre mangiavano Franz sentì tre grossi tonfi dalle scale, qualcosa era sceso dal piano di sopra e si avvicinava alla porta della cucina. Presto si udirono dei suoni simili a degli artigli che grattavano contro la porta chiusa.
    Il piccolo stava per far notare la cosa, quando si accorse che i suoi genitori e sua sorella erano turbati anche se cercavano di non farlo notare. Chiaramente sapevano cosa stava succedendo e ne erano terrorizzati; tutti e tre avevano la pelle d'oca.
    Quella sera stessa la famiglia lasciò la baita, per venderla il giorno dopo, ma né Franz, né i suoi famigliari parlarono mai della cosa che viveva al piano di sopra.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 12 Oct. 2021
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  8. Il fiore parlante
    In un paese non troppo lontano, viveva una bambina di nome Aurora, si era trasferita lì da poco e aveva dovuto salutare tutti i suoi vecchi amici.

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    By Xander Ares il 12 Oct. 2021
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    In un paese non troppo lontano, viveva una bambina di nome Aurora, si era trasferita lì da poco e aveva dovuto salutare tutti i suoi vecchi amici.
    Un giorno la bimba vide, in un vasetto accanto a dei secchi della spazzatura, un fiorellino di tanti colori.
    Era veramente bello con i suoi petali multicolore, così Aurora lo prese con se e lo portò a casa. Una volta lì lo mise su un mobile in soggiorno.
    La mattina seguente, mentre si stava preparando per andare a scuola, sentì un debole suono, cercò intorno e vide che veniva dal fiorellino, che piangeva. Aurora si avvicinò è curiosa chiese: - Ma tu parli? -
    Il fiore si aprì e attraverso i petali striminziti si videro due occhi azzurri e una boccuccia.
    La bimba chiese al fiore perché piangeva.
    - È una lunga storia... - rispose il fiorellino.
    - Raccontamela - disse Aurora.
    - Mi chiamo Iride, - raccontò il fiorellino, - e prima che tu mi trovassi io vivevo con i miei amici fiori di campo. Poi un fioraio mi ha colto per vendermi, però mi ha abbandonato quasi subito perché, quando i clienti scoprivano che so parlare scappavano spaventati. - fece una breve pausa, poi riprese: - e adesso, eccomi qui, tutto solo lontano da miei amici. -
    - La tua storia è piuttosto triste, e ti capisco anche io ho perso molti amici quando ci siamo trasferiti! -
    Aurora vide che si era fatto tardi e salutò il Iride per andare a scuola. Al suo ritorno però non trovò più il fiorellino e subito chiese spiegazioni alla madre.
    La mamma le rispose: - Mi dispiace, ma tuo padre... sai... è allergico ai fiori! Ogni volta che si avvicina a uno inizia a starnutire, così l'ho piantato nell'aiuola vicino alla strada -.
    Aurora corse fuori e riprese con sé il fiore, mettendolo in un vaso appeso fuori dalla sua finestra, per tenerlo lontano da suo padre. Così la bambina passò dei bei giorni parlando con il suo nuovo amico.
    Un giorno però vide che Iride era giù di morale: aveva nostalgia del campo e dei suoi amici.
    Allora Aurora quel pomeriggio prese Iride e insieme andarono al campo dove il fiore era sbocciato, lì la bambina piantò l'amico tra tutti i suoi amici che aveva ritrovato, ma non si dimenticò della sua piccola amica Aurora.
    Last Post by Xander Ares il 12 Oct. 2021
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  9. La grande corsa della fattoria e altre storie di animali
    Raccolta di fiabe

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    By Xander Ares il 10 Oct. 2021
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    La grande corsa della fattoria
    e altre storie di animali

    di
    Xander Ares



    La grande corsa della fattoria
    Nella grande fattoria dai tetti blu, Lina la maialina scorrazzava felice quando vide la staccionata e gli venne il ghiribizzo di far l'equilibrista...

    Il passerotto e il granturco
    C'era una volta un chicco di granturco, che era scivolato fuori dalla cesta delle pannocchie dov'era con i suoi fratelli...

    Il pranzo della volpe
    Un giorno una volpe non aveva fortuna nella caccia, aveva solo trovato un cavolfiore e per non stare a digiuno l'aveva lessato per pranzo...

    I giorni della merla
    Non tutti sanno che i merli non sono stati sempre nero, un tempo ormai lontano le loro piume erano candide come il latte...

    Lista delle favole | Biblioteca



    Edited by Xander Ares - 18/10/2021, 10:26
    Last Post by Xander Ares il 10 Oct. 2021
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  10. Il pranzo della volpe
    Un giorno una volpe non aveva fortuna nella caccia, aveva solo trovato un cavolfiore e per non stare a digiuno l'aveva lessato per pranzo...

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    Racconti
    By Xander Ares il 10 Oct. 2021
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    Un giorno una volpe non aveva avuto fortuna nella caccia, aveva solo trovato un cavolfiore e per non stare a digiuno l'aveva lessato per pranzo, ma quando se lo vide nel piatto iniziò a dire: - No! Non lo mangio il cavolfiore! Ne va della mia dignità! Una volpe che si rispetti non deve abbassarsi a mangiare le verdure! A costo di prolungare il mio digiuno, torno nel bosco a caccia! -
    Così la volpe uscì dalla sua tana e si diresse verso il querceto che cresceva fitto presso il ruscello. Appena arrivata vide un cespuglio che si muoveva.
    Si acquattò piano vicino al punto in cui si erano mosse le foglie, sperando di vedere sbucare una quaglia o una pernice.
    A un tratto vide sbucare delle piume e fece un balzo per afferrare al volo la preda. Ormai era sicura di averla presa, ma scoprì di aver afferrato solo qualche piuma di un'oca che spaventata dal rumore era volata via lontana nel cielo.
    La preda era perduta, ma si sa che le volpi sono furbe e infatti gli venne l'idea d'imitare gli uomini e costruire una bella trappola per non spaventare le prede, così scavò una bella buca e la coprì con un ramo sperando che vi cadesse qualche bella lepre o dei conigli.
    Soddisfatta della sua creazione, si nascose dietro un cespuglio ad aspettare.
    Poco dopo senti il rumore del ramo spezzarsi e corse subito a vedere, ma non era una lepre, bensì un cinghiale finito con una zampa nella buca, arrabbiato dello scherzo si mise a inseguire la povera volpe, che corse come un fulmine a nascondersi nella sua tana.
    - Pazienza... - esclamò rassegnata - si vede che oggi era destino che mangiassi per pranzo il cavolfiore! -
    Last Post by Xander Ares il 10 Oct. 2021
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