1. La Casa della Morte
    Un tempo a Brindisi c'era un palazzo posto nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria...

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    Un tempo a Brindisi c'era un palazzo posto nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria, dalla parte sinistra per che dalla città si dirige verso la stazione. Era un palazzo strano ormai sconosciuto a quasi tutti i brindisini.
    Quando si costruì la ferrovia in città, si pensò di creare un'asse stradale di collegamento tra il porto e la stazione ferroviaria. Naturalmente chi era in carica dei progetti ragionò con i piedi, come avviene anche oggi, e per fare spazio alla costruzione si demolì il cinquecentesco Torrione di San Giorgio, anche se non coincideva topograficamente con il progetto.
    Un faccendiere forestiero, tale Oronzo Cappelli, pensò di costruire sulla scarpata un palazzo sfruttando le fondamenta del baluardo distrutto. Quando fu ultimato nel 1865 i brindisini che vi passavano davanti furono presi dal terrore che incuteva la sua lugubre struttura, camere senz'aria ne luce, senza cucine e senza bagni, quasi che le sue labirintiche forme architettoniche fosse state pensate per essere delle catacombe.
    La gente fu così portata a chiamarla l'edificio la Casa della Morte, dove secondo la gente tutti gli spiriti di chi era morto nell'antico bastione si erano trasferiti, vagavano di notte sotto gli archi delle sue strette finestre dei sui lugubri interni.
    Dalla sua costruzione, per trentadue anni, la casa continuò a rimanere deserta ed abbandonata, perché tutti si rifiutavano di occuparla. Alla fine il lugubre palazzo fu per anni adibito a private abitazioni dove solo i più poveri andavano a vivere sfidando le voci.
    Nonostante si trovasse immediatamente davanti agli occhi dei viaggiatori giungevano a Brindisi per ferrovia, fu vergognosamente mantenuto in piedi, dietro lo sdegno degli intellettuali che spingerono per la sua demolizione nel corso delle generazioni.
    Alla fine nel 1931, dopo era rimasta in piedi per ben 66 anni la Casa della Morte fu demolita per far posto alla casa della GIL1, ma come una maledizione anche questo edificio fu vittima della sfortuna. Esattamente dieci anni dopo anche fu distrutto, raso al suolo dai bombardamenti degli aerei inglesi nel novembre 1941.
    Per tredici anni nessuno ebbe il coraggio di costruire qualcosa su quel lotto di terreno maledetto su cui oggi sorge Palazzo Virgilio.
    di Xander Ares

    1 Gioventù italiana del Littorio

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    Last Post by Xander Ares il 31 July 2021
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  2. Le monete sulla strada
    C'era una giovane maritata molto bella, che, come tutte le ragazze dei dintorni, era stata assunta come bracciante per la raccolta delle olive.

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    C'era una giovane maritata molto bella, che, come tutte le ragazze dei dintorni, era stata assunta come bracciante per la raccolta delle olive.
    Fu proprio andando in campagna che il Munaceddhu la vide e si invaghì di lei e temeva che potesse non andare più a lavorare in campagna, perché non l'avrebbe vista più.
    Si sa che lo spiritello di solito è invisibile ed appare solo a chi prende in simpatia, così un giorno apparve alla giovane, e le disse: - Ogni mattina che andrai a lavorare in campagna io farò in modo che tu trovi una moneta d'oro in mezzo alla strada. Mi raccomando però bada bene di non dir nulla a nessuno, nemmeno a tuo marito. -
    E così ogni giorno andava in campagna e ogni giorno trovava una moneta d'oro lunga la strada, il marito vedendo la moglie spendere soldi di cui lui non sapeva la provenienza si insospettì e decise di accompagnarla quando andava in campagna. Quando arrivarono al solito posto, dove il Munaceddhu le lasciava il suo dono, la donna si chinò a raccogliere la moneta, il marito se ne accorse chiese sospettoso: - Che hai trovato?-
    - Un bottone. - rispose la moglie.
    L'uomo però ben capiva che era una bugia e la frugò nel corpetto, da dove uscì la moneta d'oro. Arrabbiato il marito arrivò a minacciare di picchiarla se non avesse detto la verità, la giovane impaurita dovette dire tutto del folletto cascamorto e di come le faceva trovare tutte le mattine una moneta.
    Il Munaceddhu si arrabbiò tantissimo perché aveva raccontato tutto al marito e non solo da allora in poi non mise più le monete d'oro sulla strada, ma quella per vendetta lo spiritello si sedeva sul suo seno mentre dormiva rendendole difficile respirare, e non contento le fece una tale calcata saltellando su e giù che poco ci mancò che le schiacciasse anche l'anima.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:13
    Last Post by Xander Ares il 30 July 2021
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  3. La ragazza della Costa Morena
    Erano da poco passate le ventitre di una fredda serata invernale, due giovani di Brindisi andavano in auto nella zona della Costa Morena...

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    Erano da poco passate le ventitre di una fredda serata invernale, due giovani di Brindisi andavano in auto nella zona della Costa Morena, quando notarono sul ciglio della strada la presenza di una bella ragazza bruna dai lunghi e lisci capelli. Con la sua figura alta e slanciata sembrava una di quelle modelle che escono in televisione.
    I due rallentarono l'auto avvicinandosi alla ragazza e lei vedendoli chiese loro di accompagnarla in città poiché, a seguito di un litigio, il suo ragazzo l'avrebbe abbandonata in quel posto.
    Al ragazzo che guidava la giovane sembrava familiare, ma durante il tragitto non riuscì a sapere nulla di più di quello che aveva già detto, e che suonava sempre di più come una bugia. Giunti in città le chiese dove avrebbero dovuto lasciarla.
    - Vicino al cimitero. - rispose lei con un tono che non lasciava spazio a nessun altra domanda.
    Arrivati a destinazione, la ragazza scese dall'auto, dirigendosi senza esitazione verso il piazzale antistante il camposanto.
    Le abitazioni distavano un po' dal luogo in cui si era fatta lasciare, perciò i due sul mezzo si soffermarono qualche minuto per sincerarsi sulla sicurezza della ragazza. Fu allora che la ragazza invece di dirigersi verso le case andò verso l'ingresso del cimitero, ed aver attraversato il cancello perfettamente chiuso come se fosse aria, entrando nel campo santo.
    Fu in quel momento che ai due giovani ritornò in mente la tragedia avvenuta due anni prima, una storia che era stata sulla bocca di tutti, una splendida ventenne di nome Paola era morta assieme alla madre. Le due donne si trovavano nel piazzale antistante la banchina di Costa Morena in un'auto, poco distante da dove avevano fatto salire sull'auto la ragazza.
    La madre si esercitava lì per riprendere dimestichezza con la guida dopo anni in cui non aveva toccato un volante, Paola al suo fianco ad aiutarla spigandogli, ciò che non ricordava, poi un attimo di distrazione, una manovra errata e l'auto finì nelle acque del porto con le due donne che morirono annegate.
    Da tempo si era sparsa la voce che ogni notte a Costa Morena aggirava una bella ragazza, simile a Paola, che compariva e spariva all'improvviso.
    I due collegando tutto insieme capirono che la ragazza era il fantasma di Paola.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 29 July 2021
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  4. La gallina sparita
    Tanti anni fa un compare aveva perso una gallina, e in mezzo alla strada si mise a discutere con una comare che viveva davanti a casa sua...

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    Tanti anni fa un compare aveva perso una gallina, e in mezzo alla strada si mise a discutere con una comare che viveva davanti a casa sua. La donna aveva una gallina che il giorno prima non aveva, il vicino sospettò che la comare avesse preso lei la sua chioccia e decise di affrontarla.
    La donna accusata di essere una ladra subito ribatté che in casa non c'era una gallina che non era sua, e il compare di suo ribatteva... insomma stavano quasi per litigare, nel frattempo tutto il vicinato si era riunito tutto per assistere alla discussione fissandogli con tanto di occhi neanche fossero a teatro.
    Alla la comare disse: - La gallina è mia, vuoi che non riconosca una gallina spennata e vecchia da una gallina giovane. -
    Quando il compare sentì così guardò bene la gallina e si rese conto che era un animale ancora giovane, mentre la sua era prossima ad essere buona solo per il brodo. Guardandosi attorno vide tutti lo guardava e divenne rosso poiché doveva ammettere di essersi sbagliato, quindi si rivolse verso di loro e disse: - Signori e signore, scusate... non era la mia gallina! -
    Last Post by Xander Ares il 28 July 2021
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  5. Introduzione - Come nasce il pane e altre storie
    Siamo arrivati al terzo volume di questa raccolta delle tradizioni orali del Salento.

    Siamo arrivati al terzo volume di questa raccolta delle tradizioni orali del Salento. La prima storia è fiaba, "Come nasce il pane", che è una variante locale della più nota di "Boffin Boffetta", più snella e lineare ricorda la canzone "Ci vuole un fiore" di Sergio Endrigo nel suo spiegare ai bambini il lavoro della filiera necessario per ottenere del pane, una cosa che oggi diventa sempre più importante visto che molti bambini, e qualche adolescente, credono che il cibo sia creato nei supermercati. Altra variante è "Occhi di Sole" che riprende le tematiche di "Biancaneve" eliminando tutto ciò che c'è di soprannaturale, aggiungendo invece una differenza di classe sociale che il duro lavoro porterà ad azzerare, tematica molto presente nel mondo della tradizione contadina del Salento. "Comare Volpe e il pozzo" invece è una variante locale di "Il lupo e la volpe" di Jean de la Fontaine in cui si loda l'astuzia. Di contro nelle fiabe "Il diavolo e i carrettieri" e "Gli stolti e i furbi" si insegna che la troppa furbizia non serve a nulla se non si hanno buoni propositi. Di queste due storie la prima è raccontata nella Grecia Salentina ed molto simile a "I due compari mulattieri" una fiaba popolare di Ragusa che Italo Calvino ha raccolto nel suo volume "Fiabe italiane", invece la seconda è raccontata nella zona di Neviano.
    Invece per i 'Cunti in questo volume si è fare qualcosa di un po' diverso, a parte "L'asinello di Felice" raccontato vicino Lecce e il divertente "I volponi e il coniglio" che è un racconto gallipolino, tutte le altre storie hanno un unico punto fondamentale: il Santissimo Crocifisso di Galatone. Per la ricorrenza dei quattrocento dal miracolo della santa immagine del 2 luglio 1621, si è raccolto alcuni dei racconti più famosi riguardati il miracoloso affresco, come quello di Maria Manca del 21 ottobre 1618.

    Vi saluto augurandovi buona lettura.

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    Edited by Xander Ares - 28/7/2021, 12:19
    Last Post by Xander Ares il 28 July 2021
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  6. La scorreggia della morte
    Un contadino andò, a cavallo del suo asinello, in campagna a potare gli alberi di olive...

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    Un contadino andò, a cavallo del suo asinello, in campagna a potare gli alberi di olive. Mentre stava in cima a un albero un altro contadino di passaggio si accorse che stava tagliando proprio il ramo su cui era e gli urlò: - Compare fermati o cadrai giù. -
    Neanche a farlo appena lo disse il ramo si spezzò cadendo con tutto il contadino, per fortuna nonostante la caduta quello non si fece niente, ma incuriosito dall'accaduto disse: - Compare come facevi a sapere che sarei caduto, sai leggere il futuro? -
    L'altro capendo che il compare non era molto intelligente rispose: - Si come no, leggo il futuro. -
    - Allora sai dirmi quando morirò? Dai dimmelo, dimmelo! -
    L'altro tutto divertito disse: - Sì, tu morirai quando sentirai il tuo asino scorreggerà tre volte. -
    Il contadino udendo ciò decise di correre subito a casa per evitare di sentire l'animale scorreggiare. Saltò in groppa al povero asinello, ma la povera bestia era pur sempre parente del mulo e non voleva saperne di muoversi. L'uomo prese allora a spronarla dandogli calci nello stomaco, così stimolato al povero animale scappò una bello peto fragoroso, di quelli che neanche se avesse mangiato fagioli per settimane.
    Il contadino sentendo il boato pensò: - Mamma mia, il primo è già andato! Però ne ho ancora due posso ancora arrivare a casa salvandomi. -
    Lungo la strada però un'altra volta strombazzando l'asinello si liberò di tutta l'aria che aveva in stomaco. L'uomo sempre più preoccupato diceva fra sé e sé: - Oh Dio! Ancora uno è sarò morto, se mi sbrigo forse riuscirò a salvarmi. -
    Così prese di nuovo a spronare come poteva la sua cavalcatura, ma tutta quella agitazione smosse ancora di lo stomaco dell'animale, e in breve tuonò una terza scorreggia.
    Il contadino sentendola pensò che era ormai morto e scese dall'asinello per sdraiarsi a terra, attendendo che qualche anima buona lo seppellisse.
    Presto fu l'ora in cui i contadini terminano il loro lavoro nei campi e si misero sulla via che portava in paese, quando si videro davanti un uomo sdraiato per terrà ad occhi chiusi con l'asino accanto pensarono che fosse morto, quindi lo caricarono a pancia sotto sull'animale, legandolo bene perché non cadesse.
    Arrivati in paese con la "salma", sorgeva il problema di a chi consegnarla, nessuno di loro conosceva il contadino e non sapevano chi erano i suoi parenti, fu allora che uno propose di portarlo nella piazza principale del paese, lì prima o poi sarebbe passato qualcuno che lo conosceva.
    Quando arrivarono a un bivio il "morto" si accorse che lo stavano portando per la via più lunga, e si voltò verso gli altri indicando un'altra strada mentre diceva: - Ehhh! Quando ero vivo io, prendevo sempre da quella parte per fare più in fretta. -
    E tutti capirono che era vivo e stolto.
    Last Post by Xander Ares il 26 July 2021
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  7. Il ladro Munaceddhu
    Molti anni fa c'era una famiglia a cui continuamente sparivano soldi da dentro casa...

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    Molti anni fa c'era una famiglia a cui continuamente sparivano soldi da dentro casa, poiché l'evento era troppo frequente perché fosse qualche estraneo la padrona di casa iniziò a credere che fosse opera del Munaceddhu.
    Qualcuno consiglio alla donna di appendere in casa un quadro di sant'Anastasio, santo protettore di chi veniva derubato dei suoi averi, certamente lo spiritello sarebbe stato scacciato dal santo nemico dei ladri.
    Subito nella casa fece la comparsa dell'immagine sacra, ma non ci fu niente da fare, i soldi continuavano a sparire. La donna non capiva perché il quadro del santo non riusciva a scacciare il Munaceddhu, perciò mise dei soldi in bella vista e si nascose in attesa per vedere che succedeva. Sorpresa delle sorprese a rubare il danaro era uno dei figli, interrogandolo scoprì che il ragazzo si intascava i soldi sperando di comprarsi un grammofono, tanto era sicuro che la colpa dei furti sarebbe allo spiritello.
    La madre allibita non riusciva a credere di essersi fatta infinocchiare così e chiese cosa al figlio cosa avrebbe fatto per giustificare la comparsa del grammofono in casa.
    - E' facile, - rispose il ragazzo - avrai detto che era regalo del Munaceddhu. -

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:12
    Last Post by Xander Ares il 25 July 2021
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  8. Il generale senza pace
    A chi passa per le isole Cheradi può capitare di notare che sull'isola di San Paolo, la più piccola dell'arcipelago, sorge una fortezza...

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    A chi passa per le isole Cheradi può capitare di notare che sull'isola di San Paolo, la più piccola dell'arcipelago, sorge una fortezza rivestita di blocchi di calcare. Sulla fortificazione abbandonata aleggia una storia agghiacciante.
    Quando Napoleone era interessato al dominio dell'Italia strappò ai Borboni Taranto e le isole Cheradi intenzionato a farne l'alternativa militare a Malta.
    Per questo, prima dell'occupazione di Taranto, affidò al generale Pierre Ambroise Francois Choderlos de Laclos una missione segreta, doveva studiare i caratteri e punti deboli della città. Una volta conquistata poi dopo doveva fortificarla e renderla inespugnabile.
    De Laclos si mise all'opera per mettere in perfetta efficienza bellica la zona sistemando i fortilizi che sorgevano lungo le coste.
    Il generale però aveva preso parte alle campagne in zone torride e paludose, dove contrasse, come molti soldati napoleonici, le micidiali febbri malariche che minarono il suo fisico.
    Nel settembre dello anno in cui ricevette la missione de Laclos morì a causa della dissenteria dopo 54 giorni di altissime febbri. Il generale aveva vissuto da ateo rivoluzionario convinto e anche in punto di morte resto fedele alle sue idee rifiutando i conforti religiosi, perciò non poteva essere sepolto in terra consacrata.
    Sapendo ciò, espresse il desiderio di venire seppellito nella piazza d'armi del Forte di San Paolo, che perciò da allora prese il suo nome: Forte Laclos.
    Dodici anni dopo i Borboni riconquistarono la zona cacciando i francesi, i soldati del posto, che aveva sofferto a causa delle fortificazioni create da de Laclos, non videro di buon occhio l'ultima dimora delle spoglie mortali del generale nemico, così commisero orrenda l'opera sacrilega di devastare la sua tomba per impedirgli il riposo eterno, poi trafugarono il suoi resti per gettargli smembrati in mare.
    Da allora nelle notti di tempesta si sentono i lamenti di un uomo che vaga sugli scogli alla ricerca della pace eterna che gli è stata negata, è il fantasma di Laclos che quando il mare si avventa con forza contro la scogliera attira a se le imbarcazioni dei locali per punirli di aver disturbato il suo sonno. Per questo i pescatori locali ancora oggi evitano l'isola di San Paolo.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 24 July 2021
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  9. Il latte del Munaceddhu
    Molti hanno sentito parlare del Munaceddhu, ma pochi sanno che il dispettoso spiritello sa anche mutare forma quando ha voglia di divertirsi...

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    Molti hanno sentito parlare del Munaceddhu, ma pochi sanno che il dispettoso spiritello sa anche mutare forma quando ha voglia di divertirsi, in modo particolare adora trasformarsi in serpentelli bianchi.
    Una massara che aveva le mucche, ogni volta che le mungeva trovava sempre un serpente tutto bianco sul focolare e capì che era il Munaceddhu. Così per tenerlo buono ogni volta prendeva una giarra di latte e glielo dava.
    Il serpente con calma puntualmente beveva tutto il latte e se ne andava. Qualche rara volta si addormentava per via dello stomaco troppo pieno, ma dopo un poco si svegliava e se ne andava senza dare fastidio.
    La massara non ne parlò mai con nessuno, nemmeno con i suoi figli, temendo che il Munaceddhu diventasse ostile, suo marito però continuava a chiederle come mai le mucche facevano meno latte, che fu costretta dirgli che lo spiritello beveva il latte. Non l'avesse mai fatto, da quel momento solo disgrazie, morirono tutte le mucche ed ebbe disgrazie così tante disgrazie in famiglia che se dovettero andare via di casa per sfuggire al Munaceddhu.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:20
    Last Post by Xander Ares il 23 July 2021
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  10. Il casello per San Lorenzo
    In una notte molto nebbiosa, un uomo stava guidando su un'autostrada argentina...

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    In una notte molto nebbiosa, un uomo stava guidando su un'autostrada argentina. Da anni era emigrato dall'Italia per lavorare lì e da qualche mese suo cugino si era trasferito anche lui in Argentina vicino a Santa Fe, impegnati col lavoro i due non si erano potuti ancora incontrare, e l'uomo solo dopo molto era potuto mettersi in viaggio per andarlo a trovare per qualche giorno.
    Mentre stava raggiungendo il casello per il piccolo centro di San Lorenzo vide al centro della carreggiata una figura umana che si agitava, sembrava saltare e bracciarsi per richiamare la sua attenzione. Pensando fosse qualcuno in cerca di aiuto perché aveva avuto un incidente, l'uomo rallentò superandolo appena mentre si accostava alla strada. Una volta sceso dell'auto però vide che non c'era più nulla, come se quella persona fosse stata inghiottita dall'oscurità.
    Non capendo cosa era successo decise titubante di tornare in auto, visto che non c'era nessuno, ma neanche un paio di minuti dopo essersi rimesso in viaggio vide nello specchietto retrovisore di nuovo quella persona che rincorreva a piedi l'auto, e si stava avvicinando nonostante la velocità del veicolo, l'uomo guardò il contachilometri per assicurarsi che l'auto funzionasse e vide che andava a oltre 100 km/h.
    In quel momento la persona a piedi si trasformò in una luce sorpassando il veicolo e proseguì nella notte fino a perdersi nel buio.
    L'uomo al volante rimasi così stupefatto che rischiò di finire fuori strada.

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    Last Post by Xander Ares il 22 July 2021
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