1. Non vi preoccupate, l'ho presa io!
    Un tempo una famiglia di contadini di un paese del Capo, erano spazientiti dal Munaceddhu che gliene combinava di tutti i colori...

    Un tempo una famiglia di contadini di un paese del Capo, erano spazientiti dal Munaceddhu che gliene combinava di tutti i colori, rompendo piatti e bottiglie o svegliandogli nel cuore.
    Avevano tentato di tutto pur di togliersi lo spiritello fuori dai piedi, benedizione della casa, quadri di santi, ma niente alla fine avevano deciso di cambiar casa, ma temendo che li potesse seguire comprarono una scopa nuova di saggina, perché si diceva che messa al contrario davanti all'uscio impediva al Munaceddhu di avvicinarsi e entrare nella casa.
    Il giorno del trasloco caricarono su un carretto tutte le loro cose, il marito tirava il traino e la moglie i figli spingevano da dietro avviandosi di buon passo verso la casa nuova.
    A metà strada la donna esclamò d'un tratto: - Nah, la scopa di saggina ho scordato! -
    - Non vi preoccupate, l'ho presa io! – Urlò una voce infantile da dietro di loro.
    Tutta la mia famiglia si volto e videro la scopa saltellare da sola verso il carretto, non c'erano dubbi era il Munaceddhu che gli stava seguendo con la scopa in mano.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:18
    Last Post by Xander Ares il 3 Sep. 2021
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  2. La principessa egiziana
    Tempo fa la mummia di una principessa egiziana rimossa dalla sua tomba e portata in Inghilterra da una spedizione di archeologi inglesi...

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    Tempo fa la mummia di una principessa egiziana rimossa dalla sua tomba e portata in Inghilterra da una spedizione di archeologi inglesi. Giunta sull'isola britannica la principessa fu affidata al seminario di una città di provincia con annesso convento.
    Quando il priore ricevette la cassa che ospitava il sarcofago vide con suo sommo disgusto stava iniziando rapidamente a emettere un cattivo odore. Subito fece aprire la cassa e scoprì che il contenuto era marcito, a causa del terribili piogge inglesi e dell'acqua salmastra il corpo nel sarcofago dopo millenni aveva conosciuto il disfacimento. Così ridotta la principessa non poteva essere certo esposta, perciò l'uomo di chiesa decise di seppellire nel cimitero la mummia avvolta in un sudario. La sepoltura venne fatta a mezzanotte, per evitare gli spettatori.
    Invece il sarcofago
    vuoto messo in esposizione in una sala della scuola monastica.
    Subito dopo la sepoltura, la canonica e la cappella del seminario iniziarono a essere disturbate durante la notte dal persistente rumore di qualcuno che bussa.
    Quando si investigò suoi misteriosi rumori, non fu trovata alcuna spiegazione.
    Persone che nel cimitero camminavano di notte sentirono l'inquietante rumore, così la polizia cominciò ad aumentare le pattuglie in zona alla ricerca di burloni.
    Circolavano voci secondo cui la maledizione della mummia aveva colpito il seminario con il convento.
    L'odore malsano tornò ad affliggere la scuola e nuovamente fu rintracciata l'origine nel sarcofago, la gente si convinse che era un'ulteriore prova della maledizione.
    Il consiglio direttivo decise di mettere la questione a tacere una volta per tutte aprendo il sarcofago davanti a tutta la scuola per far vedere che era vuoto, ma quando il priore lo scoperchio si accorsero con orrore di aver dimenticato per errore una delle braccia della principessa egizia.
    Subito fu seppellito l'arto mancante assieme al resto del corpo nel cimitero e il misterioso bussare cessò.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 2 Sep. 2021
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  3. L'infermiera
    Un uomo scendeva lungo la discesa in sella alla sua vecchia bici, come faceva ogni mattina per andare al lavoro...

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    Un uomo scendeva lungo la discesa in sella alla sua vecchia bici, come faceva ogni mattina per andare al lavoro. La nebbia era fitta quella mattina, ma si intravedeva la sagoma del vecchio ospedale abbandonato, un brivido attraversava la schiena dell'uomo ogni volta che lo vedeva, durante la guerra era stato bombardato e numerosi pazienti gravi erano morti lì sotto le bombe.
    Fu lì che vide d'un tratto un'infermiera in mezzo alla strada, cercò di sterzare per evitarla, era però ormai troppo per muoversi in tempo, ma invece di sbattere contro di lei, le passò attraverso come se non esistesse. Si voltò per guardala e vide che era sparita nel nulla.
    Tornò indietro per vedere, ma l'unica cosa che trovò era una serie di impronte che veniva dal vecchio ospedale, un luogo dove non erano morti soli i pazienti, ma anche un'infermiera rimasta per occuparsi dei malati troppi gravi per essere portati nei rifugi.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:50
    Last Post by Xander Ares il 31 Aug. 2021
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  4. I chiodi
    C'era contadino che adorava riempirsi di vino e una mattina camminava per una strada soprannominata Via del Cristo...

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    C'era contadino che adorava riempirsi di vino e una mattina camminava per una strada soprannominata Via del Cristo, perché proprio al suo inizio c'è una parete con dipinto un grande Crocifisso in mezzo ai Santi Paolo e Vito, la sua particolarità che il pittore lo dipinse con quattro chiodi invece di tre come tutte le altre immagine del Crocifisso nel mondo.
    Volle il caso che il contadino si fermò proprio davanti a questo dipinto, si fece il segno della croce e stava per rimettersi in cammino quando si accorse che c'erano quattro chiodi e credette di vedere male e si incamminò per andare a lavorare. Quella sera quando rientro in paese si fermò di nuovo davanti all'immagine e di nuovo vide quattro chiodi, la cosa lo preoccupò perché credeva di aver visto male di nuovo, di essere malato e perciò andò dal suo dottore. Il medico conoscendolo bene gli disse: - Se uno la sera si ubriaca è logico l'indomani non vede bene, smetti di bere e ne vedrai tre. -
    L'uomo però non credeva troppo alla teoria del dottore, ma quella sera non toccò un goccio di vino, e il giorno tornò in Via del Cristo per contare di nuovo i chiodi, vedendo che erano sempre quattro torno arrabbiato dal medico, che per tenerlo contento lo mando dall'oculista.
    Quando lo specialista degli occhi sentì la storia dei quattro chiodi invece di visitarlo gli disse: - Non è che hai fatto confusione, quelli erano sicuramente tre e tu te ne ricordi quattro, se vai a controllare di nuovo vedrai che troverai tre di chiodi. -
    Di nuovo armandosi di santa pazienza il contadino torno a vedere il Crocifisso, arrivando a contare con le dita i chiodi uno a uno per essere sicuro, ma sempre quattro rimanevano. Con il fumo che gli usciva dalle orecchie ritorno di nuovo dal suo medico e gli chiese: - Senti dottore, il Cristo quanti mani e quanti piedi ha? -
    - Due e due. - rispose.
    - E se li sommi quanto fanno? -
    - Quattro! -
    - E se sono quattro non servono quattro chiodi? -
    Il medico fu preso in contropiede dal ragionamento disse: - Si, hai ragione. -
    - Lo vedi? Dottore tu mi puoi prendere in giro con la vista, ma non con i conti. - E tutto felice il contadino se ne andò.

    Edited by Xander Ares - 15/8/2021, 11:17
    Last Post by Xander Ares il 15 Aug. 2021
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  5. Il vaso da notte
    Una volta il Munaceddhu iniziò a tormentare una povera donna facendole ogni sorta di dispetti...

    Una volta il Munaceddhu iniziò a tormentare una povera donna facendole ogni sorta di dispetti, per esempio si divertiva a intrecciare le fettuccine di stoffa che servivano legare i grembiuli da cucina, oppure scambiava il vino con l’aceto o prendeva i maccheroni freschi fatti in casa e gli impastava di nuovo rendendoli una massa informe.
    La povera donna disperata implorava il marito di cambiare casa, ma l'uomo era scettico su questi eventi paranormali, una notte però anche dovette ammettere che il Munaceddhu esisteva. Mentre la moglie dormiva pesantemente lui andò in cucina a prendersi un poco d'acqua e tutte le pentole che erano appese iniziarono a sbattere senza motivo, naturalmente tacque alla moglie sull'accaduto e acconsentì a cambiare casa.
    I compari sentendo che voleva traslocare a casa dello spiritello lo sconsigliarono, perché il Munaceddhu sicuramente avrebbe seguito la coppia nella nuova dimora. Per liberarsi del seccatore, secondo loro, doveva fare leva sul suo odio per le cose disgustose, mettendo al centro della camera da letto un bel vaso da notte ricolmò di cacca puzzolente, lo avrebbe costretto ad andar via sfruttando quell'odore terribile.
    La coppia, nonostante lo schifo da far vomitare, seguì il consiglio e andò a dormire sperando che il vaso da notte avrebbe fatto allontanare lo spiritello e i suoi dispetti. Tanta era l'agitazione che non chiusero occhio, tanto da essere ben svegli a mezzanotte, quando sentirono i tegami della cucina cominciare a sbatterle; il Munaceddhu era tornato puntualmente per tormentarli. Tutta era come al solito finché lo spiritello entrò nella camera da letto e vide il vaso dal contenuto asfissiante, subito stava per fiondarsi via come la coppia sperava, ma prima di sparire si avvicinò al letto e sputò in faccia a moglie e marito.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:14
    Last Post by Xander Ares il 9 Aug. 2021
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  6. La foto misteriosa
    In una tranquilla cittadina c'è un'associazione che tiene ogni anno una cena di gala in un antico monastero...

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    Racconti
    Short stories
    By Xander Ares il 8 Aug. 2021
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    In una tranquilla cittadina c'è un'associazione che tiene ogni anno una cena di gala in un antico monastero, un anno vi parteciparono anche il sindaco e la moglie per festeggiare la fine dei restauri ad un'ala da tempo temuta chiusa, e come consuetudine, prima del pasto vennero dette le preghiere. Il fotografo chiamato per immortalare l'evento, pensò di catturare il momento, quando però andò a rivede bene l'immagine notò una figura agghiacciante vestita da monaco in piedi all'estremità di un dei tavoli.
    Chiese un po' in giro, ma sembrava che nessuno dei presenti aveva visto l'uomo misterioso durante le preghiere, e nessuno alla cene era vestito da frate. Anche il fotografo non l'aveva visto mentre scattava la foto.
    Solo quando fu mostrata la foto a uno dei soci più anziani questo lo riconobbe dicendo: - Oh è solo il vecchio fantasma del frate, gli piace essere immortalato nelle foto, così ogni tanto appare quando fotografano questa sala. Ormai erano trentacinque anni che non si poteva accedere qui, immagino fosse impaziente di essere ripreso. -
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 17:51
    Last Post by Xander Ares il 8 Aug. 2021
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  7. Il campanaro
    Un barbiere aveva un apprendista che faceva il sacrestano e quando arrivava l'ora che doveva andare in chiesa a suonare le campane...

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    Un barbiere aveva un'apprendista che faceva il sacrestano e quando arrivava l'ora che doveva andare in chiesa a suonare le campane mollava tutto in asso e scappava via.
    Il maestro non poteva farci molto a riguardo, perché se gli avesse detto di non andare a suonare le campane avrebbe dovuto litigare con il prete e tutte le eminenze della chiesa su, su fino al papa. Per questo il barbiere lo insultava sempre e l'apprendista si arrabbiava. Un giorno, dentro al salone, un po' prima che il sacrestano scappasse in chiese, il maestro chiamò i suoi nipoti e gli disse: - Venite che vi racconto una storia! -
    E iniziò a raccontare.
    C'era una volta un ragazzino che tornò a casa piangendo, chissà perché; andò dal padre e gli disse: - Papà mio, sai come hanno chiamato? -
    I padre disse: - Dimmi figlio mio, come ti hanno chiamato? - Ma la parola usata era brutta che il piccolo si vergognava anche di dirla. Il padre allora intuendo l'imbarazzo del fanciullo cercò di indovinare: - Per caso ti hanno chiamato ladro? -
    E il figlio rispose: - Magari mi avessero chiamato ladro! -
    Il padre allora riprovò ancora: - Per caso ti hanno chiamato farabutto? -
    E lui rispose ancora: - Magari mi avessero chiamato farabutto! -
    Il padre tento ancora: - Per caso ti hanno chiamato morto di fame? -
    E il figlio, sempre piangendo, rispose: - Magari mi avessero chiamato morto di fame! -
    Così il padre gli menzionò tutti i peggiori insulti che si potessero sentire a questo mondo e il ragazzo rispondeva sempre: - Magari mi avessero chiamato così! -
    All'ultimo il padre disse seccato: - Ma insomma, si può sapere come ti hanno chiamato? -
    Il figlio, singhiozzando dal gran pianto, rispose: - Papà mio, che vergogna! Mi hanno chiamato suonacampane! -
    Il discepolo sentendo così si irrigidì cercando di non far vedere che gli stavano venendo i vermi dalla rabbia; ma i bambini invece capirono tutto si misero a ridere. Quando venne l'ora e corse a suonare la campane, tanta era la rabbia che... poco ci mancò che le rompesse!
    Last Post by Xander Ares il 7 Aug. 2021
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  8. La predica della trippa
    C’era una volta un prete che era stato chiamato per officiare la serie di prediche che si tengono durante la quaresima...

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    C’era una volta un prete che era stato chiamato per officiare la serie di prediche che si tengono durante la quaresima. Una sera cominciò una predica che parlava del lavoro.
    - Lavorate solo per mangiare! – Diceva. – Fate di tutto per la vostra ingordigia, pensate solo alla vostra pancia, schiavi della vostra trippa. Voi lavorate solo per la vostra trippa... -
    Mentre il prete si sgolava, un poveraccio tornato esausto dal lavoro, era passato dalla piazza e vide nella bottega del macellaio tanta trippa rimasta invenduta e ne approfittò comprandone un bel po a buon prezzo. Per evitare che i cani in piazza l'addocchiassero la mise sotto il cappotto.
    Passando davanti alla Chiesa sentì la predica e incuriosito entrò. Appena entrato,
    sentì: - Lavorate per la trippa! – E di nuovo. – Lavorate per la trippa! -
    Il predicatore lo disse quattro, cinque volte che si lavora per la trippa, che si fa tutto per la trippa, il poveraccio sentendo così cominciò a seccarsi credendo che il prete stesse riprendendo solo lui, allora afferrò la trippa che aveva nascosto sotto il cappotto e gliela lanciò urlando: - Eccola, vatti a fottere! Non comprato mai più trippa in vita mia! -
    E se ne uscì infuriato, mentre tutti gli altri guardavano stupiti la trippa per terra di fronte all'altare.
    Last Post by Xander Ares il 4 Aug. 2021
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  9. Il figlio del becchino
    Qualche anno fa, un becchino si era costruito casa sopra la sua azienda, in modo da essere più comodo nello spostarsi da casa a lavoro...

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    Qualche anno fa, un becchino si era costruito casa sopra la sua azienda, in modo da essere più comodo nello spostarsi da casa a lavoro, specie per le veglie da tenere nella sua camera ardente.
    Così a causa della particolare situazione il suo figlioletto passava ore nell'impresa paterna di pompe funebri, crescendo senza temere i defunti.
    Un giorno, mentre suo padre stava facendo le pulizie, dopo un lungo turno di esposizione delle bare, il bambino annoiato andò nella camera ardente per vedere se c'era gente.
    Nella stanza non c'era alcuna bara, ma nonostante ciò un anziano signore era in piedi là.
    L'uomo vedendo il piccolo sorrise e fece un cenno di saluto con la mano, così il bambino pensò che fosse qualcuno che si era perso e gli chiese imitando suo padre: - Serve qualcosa? -
    - Oh, no. Sto solo aspettando per dare l'ultimo saluto. -
    Il piccolo aveva già sentito dire così da chi veniva nella camera ardente e pensò che forse doveva ancora arrivare la bara per la veglia.
    Sentendo le chiacchiere il padre andò a vedere che succedeva e chiese al bambino con chi stava parlando, il figlioletto subito gli raccontò tutto. Il becchino sentendo il racconto si ricordò che una veglia era prevista, ma solo tra molte ore e pensò di andare ad avvisare l'ospite per non farlo attendere in vano. Nella camera ardente però non c'era nessuno.
    Quando si avvicinò l'ora della veglia, il becchino preparò il piedistallo e portò la bara aperta nella stanza, il figlio vedendo il volto dell'uomo urlò: - Papà è lui? -
    Il padre confuso chiese: - Lui chi? -
    - E' l'uomo con cui ho parlato nella camera ardente. -
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 17:45
    Last Post by Xander Ares il 3 Aug. 2021
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  10. La gallina sparita
    Tanti anni fa un compare aveva perso una gallina, e in mezzo alla strada si mise a discutere con una comare che viveva davanti a casa sua...

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    Tanti anni fa un compare aveva perso una gallina, e in mezzo alla strada si mise a discutere con una comare che viveva davanti a casa sua. La donna aveva una gallina che il giorno prima non aveva, il vicino sospettò che la comare avesse preso lei la sua chioccia e decise di affrontarla.
    La donna accusata di essere una ladra subito ribatté che in casa non c'era una gallina che non era sua, e il compare di suo ribatteva... insomma stavano quasi per litigare, nel frattempo tutto il vicinato si era riunito tutto per assistere alla discussione fissandogli con tanto di occhi neanche fossero a teatro.
    Alla la comare disse: - La gallina è mia, vuoi che non riconosca una gallina spennata e vecchia da una gallina giovane. -
    Quando il compare sentì così guardò bene la gallina e si rese conto che era un animale ancora giovane, mentre la sua era prossima ad essere buona solo per il brodo. Guardandosi attorno vide tutti lo guardava e divenne rosso poiché doveva ammettere di essersi sbagliato, quindi si rivolse verso di loro e disse: - Signori e signore, scusate... non era la mia gallina! -
    Last Post by Xander Ares il 28 July 2021
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