Capitolo 4 - Battuta di caccia - Parte Prima

Il compagno di caccia della ragazza era un uomo alto che stava mangiando un tozzo di pane vicino alle porte del villaggio. Era il primo tra i giocatori del villaggio, che Samson aveva visto, a sfoggiare una spada anche se arrugginita, almeno un livello tre sembrava essere migliore di un livello uno e due.
Appena introdotto, Samson venne rapidamente esaminato da cima a fondo con un lungo sguardo dopo di che l'uomo fece un cenno con la testa. L'uomo si faceva chiamare Magno, e la ragazza Anja.
Sia Magno che Anja avevano iniziato da poco a giocare a Remia, ma erano ben più informati di Samson, anche se avevano iniziato all'incirca nello stesso momento erano stati in grado di salire di livello formando un spedizione per dare la caccia ai cani randagi.
- Allora, non abbiamo tempo da perdere. -
E presero a camminare per i viottoli in esplorazione, finchè presto si imbatterono in un gruppo di cani randagi che serpeggiavano la strada, Anja iniziò a parlare con tono nervoso - Non smettere mai di essere vigile solo perché siamo ancora nel villaggio. Loro sono più forti di quello che appaiono, quindi bisogna ucciderli attirandoli uno alla volta lontano dal branco. -
Magno silenziosamente si avvicinò ad un cane e dopo averlo colpito arretrò rapidamente, stava attirando lontano quello rimasto più indietro in modo che gli altri randagi non si accorgessero di lui, quindi affondò la sua spada rigirandola nella ferita.
Il cane ululava dal dolore mentre Samson e Anja gli balzarono addosso. Tuttavia, la battaglia non era così semplice come pensavano, la paura offuscava il loro giudizio. Paura che non avrebbero dovuto provare sapendo che era solo un gioco, ma il cane randagio era incredibilmente dettagliato e ogni suo singolo pelo appariva esattamente come nella realtà. In realtà, Davide non aveva mai combattuto un cane prima, non aveva nemmeno mai immaginato di dover combattere un giorno contro un cane randagio. Vedendo quel cane mostrare i denti contro di lui sentì il corpo gelarsi fino alle ossa. I movimenti dell'animale erano allarmanti, erano così veloci che non l'avrebbe potuto colpire neanche se armato.
- Cribbio, Samson cosa stai facendo? -
- Uhm io... - Samson era stato morso alla coscia a seguito di un attacco del randagio perdendo 30 punti salute. Spaventato cominciò a ritirarsi mentre Magno e Anja colpivano il cane alle spalle riuscendo appena in tempo ad ucciderlo. Quando il randagio perse la vita apparvero accanto a lui un striscia di pelliccia e un pezzo di carne.
Magno raccolse tutto poi guardò con disapprovazione il nuovo compagno - Samson, posso capire che per tutti noi è la prima volta in un gioco a interfaccia neurale, ma non dirmi che non hai mai neanche giocato ad uno di realtà aumentata? -
- Non proprio... - In effetti Samson non aveva mai potuto permettersi i dispositivi per la realtà aumentata, ma si vergognava a...

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Capitolo 3 - Il villaggio di Galas - parte ultima

- Lilly ha avuto le sue piume. -
- Ah, si? Molto bene. Ho qualcosa per te. - Rispose compiaciuto il vecchio e tiro fuori da un sacchetto dieci tozzi di pane secco, Samson che era stato ansioso di ricevere la sua ricompensa, fissava Adamo con orrore.
Non poteva crederci aveva trascorso più di tre ore in una lotta tra la vita e la morte con delle stupide galline e tutto ciò che avrebbe ricevuto era del pane secco. Il vecchio guardò con aria assente Samson come se ci fosse qualcosa di sbagliato in lui.
- Non c'è qualche tipo di errore? -
- Che vuoi dire? La cosa più importante non è avere qualcosa da mettere sotto i denti? -
- Ma... -
- Non ti aspettavi forse una migliore ricompensa per solo dieci piume? -
Samson capiva la logica del vecchio, lui non gli aveva chiesto di lottare con le galline, gli aveva chiesto solo dieci piume. Aveva perso tre ore e sei tozzi di pane per dare la caccia a delle galline, probabilmente se avesse prestato maggiore attenzione ne avrebbe trovata qualcuna sul pavimento del pollaio e non avrebbe fatto tanta fatica, aveva scelto di dare la caccia alle galline solo perchè gli sembrava la cosa più logica per un gioco. Dieci tozzi di pane erano una ricompensa adeguata per ciò che gli era stato chiesto anche nel mondo reale dieci piume di gallina non avevano praticamente valore, era lui ad aver sbagliato, così tenne la bocca chiusa soffrendo in silenzio.
Il giovane prese i pezzi di pane con un'espressione insoddisfatta e chiese al vecchio: - Non ci sono dei lavori più decenti? -
- He he, questo ragazzo. Così avido fin dall'inizio, sei un nuovo arrivato in questo posto. Chi affiderebbe un compito importante a qualcuno che non conosce? Se vuoi un lavoro con grandi ricompense, è necessario prima costruire un rapporto di fiducia con gli abitanti di questo villaggio. -
Dunque il gioco era influenzato dal livello di intimità con gli NPC, molti giochi prima della realtà aumentata sottolineavano il rapporto con gli NPC, il rapporto di intimità determinavano le missioni, le informazioni e le abilità che questi fornivano.
Questo tipo di sistema imitava i rapporti interpersonali che si potevano trovare nella realtà, Remia era dunque basato su un sistema simile dove i neofiti dovevano compiere prima le missioni con basse ricompense, al fine di ottenere ricompense migliori in futuro. Samson dopo aver compreso il concetto di base stava per porre un'altra domanda ad Adamo quando una voce si intromise nella conversazione.
- Sei un principiante? -
Si voltò in direzione della voce e vide un'avvenente ragazza dai corti capelli biondi che si avvicinava.
- Si, è vero. -
- Stai cercando di ottenere un lavoro dal vecchio Adamo per caso? -
Samson annuì con la testa sorridendo, ma la ragazza sembrò rispondere con un'espressione di compatimento.
- E' meglio che lasci perdere non otterrai nu...

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Capitolo 3 - Il villaggio di Galas - parte terza

Hai ricevuto un danno -10 punti Salute

Un'altra gallina graffiò la gamba di Samson causando la perdita di altri 10 punti salute. Il ragazzo era così furioso che avrebbe ucciso quella gallina se il testo della missione non avesse detto che anche una sola gallina morta avrebbe voluto dire il fallimento dell'incarico.
Da lì le cose divennero sempre più difficili gli uccelli non solo attaccavano Samson, ma lo inseguivano non dandogli un attimo di tregua, rendendolo sempre più furioso con la continua perdita di punti salute. Quando arrivava ad avere meno di 50 punti tirava fuori un tozzo di pane che mandava giù correndo in circolo. Quando alla fine aveva conquistato anche l'ultima piuma aveva usato ben sei tozzi di pane ed aveva le gambe ricoperte di graffi. Ottenuto il suo scopo uscì in fretta, prima che le galline potessero attaccarlo di nuovo. Avrebbe voluto tanto torcere il collo a quelle creature infami, però la loro morte significa perdere la sua promessa ricompensa e sospirando rabbioso andò a cercare Lilly .



- Lilly, eccoti qui. Ho le piume che volevi. - Disse aprendo l'inventario per prendere le piume.

Missione completata!

Giocare con gli amici

Grazie a te, Lilly può ora giocare con tutti i suoi amici. Vai dal vecchio Adamo per ricevere la tua ricompensa.
+ 10 PE (Punti Esperienza)

- Grazie , Samson! Ora però devo andare a casa ciao, ciao! - Disse la piccola agitando agitando la mano verso di lui mentre si allontanava.
- E' stato divertente in un certo senso. - pensò il ragazzo mentre fissava il pollaio - ma prima mi voglio prendere una piccola soddisfazione. -
E rientrò nel pollaio, quel giorno una strana voce fece il giro della popolazione di Galas per qualche misterioso motivo tutte le galline di un pollaio erano diventato completamente calve, neanche una piuma rimanente sul loro corpo.

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Edited by Xander Ares - 3/7/2020, 11:30

Capitolo 3 - Il villaggio di Galas - parte seconda

Quando riuscì a riaprire gli occhi fu preso dalla meraviglia, era nel centro di un piazzale circondato da case in pietra con tetti di paglia e in lontananza si scorgevano le montagne, era stato portato a Galas dove avrebbe iniziato il gioco.
Si trattava di un villaggio con qualche centinaia di case circondate da alte mura per proteggere i residenti dagli animali selvaggi, al centro del villaggio c'era una fortezza, un piccolo avamposto militare dove risiedevano i pochi soldati e a cui tutti era consentito trovare rifugio.
Davide non riusciva a crederci. Le montagne circostanti. Le recinzioni ed edifici, anche le persone che stavano vagando erano totalmente diverso dalla computer grafica che uno si poteva aspettare, ogni cosa sembra assolutamente reale. Sembrava la realtà, ma non era la realtà il che rendeva la situazione ancora più difficile da credere.
I giochi a realtà aumentata si limitavano a proiettare immagini 3d sugli occhiali dei giocatori per inserirle nell'ambiente reale, eppure quelle immagini risultavano false anche con il migliore lavoro possibile, poichè non potevano calcolare o movimenti e le ombre del mondo reale davano l'idea di un fotomontaggio mal riuscito, ma questo era totalmente diverso, un intero mondo veniva creato e non c'era nessuna discrepanza con la realtà e non era solo la vista, poteva sentire i suoi sandali dalla suola di paglia che premevano sulla pavimentazione di pietra, il vento sibilare dai suoi orecchi, e anche l'odore di cibo che veniva preparato da qualche parte lontano.
Ora capiva perché il Direttore Lo Giudice aveva parlato pieno di orgoglio, solo poche settimane prima la ChimeraSoft aveva immesso sul mercato I mondi di Remia, ed era diventata il tema caldo tra tutti gli appassionati di videogiochi e ora capiva il perchè.
Se se lo fosse potuto permettere nulla l'avrebbe fermato dal giocare a questo gioco. La tecnologia sviluppata dalla ChimeraSoft era incredibile.
La sensazione di confusione e meraviglia che sentiva inizialmente presto si placò, quello era il suo nuovo posto di lavoro e doveva iniziare a capire come funzionavano gli strumenti che aveva a disposizione, perciò strinse i pugni, e prese a colpire in aria invisibili avversari. Si sedette e si alzò in piedi, saltò in alto da fermo, si accucciò, diede calci e pugni e in aria.
Anche se il suo vero corpo era in realtà sdraiato e collegato all'unità neurale, si sentiva come se stesse realmente muovendo. Anche muovere piccole parti del suo corpo non era difficile, il processo era simile a muoversi nella vita reale.
Provò ogni articolazione del suo corpo una dopo l'altro, mentre la gente intorno a lui sussurrava: - Che diavolo sta facendo adesso? -
- Sembra che muova il suo corpo. Credo che sia ancora a disagio con l'interfaccia del gioco. -
- Oh, vedo. Ma qual'è il punto di farne uno spettacolo n...

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Capitolo 3 - Il villaggio di Galas - parte prima

La scansione dei tracciati neurali ha stabilito che sei un utente non registrato. Vuoi creare un nuovo account?

Si | No

- Si! -
Appena detto ciò gli apparve di fronte quella che sembrava una matrona romana sui quarantanni riccamente vestita di porpora e oro, sebbene l'ambiente era totalmente avvolto nell'oscurità la donna era perfettamente visibile come se il suo corpo irradiasse una debole luce.

Scegli il nome del tuo avatar

All'apparire della nuova finestra di messaggio la matrona lesse ad alta voce il contenuto con piacevole voce femminile e Davide capì, quella donna faceva parte dell'interfaccia di accesso al gioco per rendere meno complicate e impersonali le operazioni iniziali di configurazione. Probabilmente la sua immagine era stata accuratamente scelta per mettere a loro agio sia utenti maschili che femminili.
- Samson - Rispose Davide ricordando che era il nome che suo padre usava sempre quando da piccolo giocavano insieme ai videogiochi.

Attenzione a causa della particolare natura del tuo speciale account sei limitato a un solo personaggio. Una volta che il personaggio è stato creato, non è possibile modificarlo o cancellarlo. Si prega di riflettere attentamente prima di decidere.

Era logico, visto che l'account serviva a valutarlo per la selezione del personale l'avevano preimpostato in modo da poter usare un solo personaggio per rendere più semplici le successive valutazione sui suoi progressi.

Selezionare il sesso tra i seguenti:

• Maschio
• Femmina
• Neutro

Era curioso su cosa poteva significare neutro, ma la cosa non lo riguardava perciò rispose: - Maschio -

I mondi di Remia ha nove diverse specie, seleziona una tra le quattro iniziali:

• Umani
• Elementali
• Bestiani
• Non morti

- Umani - Gli esseri umani sono tipicam...

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Capitolo 2 - La selezione - parte quarta

Davide guardò la vasca di deprivazione sensoriale, per farla entrare in camera sua aveva dovuto spostare la scrivania in sala da pranzo, ma ne valeva la pena, nelle scorse settimane aveva dato le dimissioni come magazziniere per dedicarsi alla sua nuova avventura, era finalmente arrivato il giorno in cui poteva cambiare definitiva la sua vita.
Entrato nella vasca si trovò nell'oscurità più totale e dovette aspettare molti minuti prima che una debole luce iniziasse a formare una finestra.

Vuoi collegarti ai I mondi di Remia?

Si | No

In uno stato quasi di dormiveglia sorrise dicendo - Si! -

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Edited by Xander Ares - 18/6/2020, 11:46

Capitolo 2 - La selezione - parte terza

L'edificio era a soli cinque minuti di strada dalla fermata dei pullman, sulla facciata di vetro e cemento la luce del sole si rifletteva sul marmo nero delle parole "ChimeraSoft s.p.a.".
La loro vista lo intimidiva anche se sapeva che rappresentavano una opportunità unica nella vita. Non aveva il coraggio di entrare, ma gli mancava anche il coraggio di tornare indietro. Alla fine preso dal terrore di arrivare in ritardo fece un respiro profondo ed entrò nell'edificio.
- Sono qui per un colloquio di lavoro. - Disse ad un'alta figura femminile in tailleur che si trovava davanti al bancone della reception, la figura di spalle a lui si voltò e i suoi biondi capelli si mossero simili ad onde, era una ragazza molto giovane che scrutò Davide come se gli stesse facendo una radiografia. - Mi spiace non lavoro qui, sono anche io qui per un colloquio. -
Fu allora il giovane che notò un uomo pelato seduto dietro al bancone che prima era coperto dalla ragazza, l' uomo passo al ragazzo un modulo, un registro e una penna dicendo: - Compila e firma il modulo, dopo di che segnati sul registro dei visitatori. -
Si trattava di un modulo che gli imponeva per la riservatezza su tutte le informazioni riguardanti la selezione, la cosa suonava sospetta più di una volta aveva sentito di simili moduli in finti colloqui in truffe con schemi piramidali, ma con una grande società come la ChimeraSoft non riteneva che ci fossero simili rischi.
L'uomo dopo aver ripreso i moduli indicò l'ascensore. - Proseguite fino al terzo piano. -
- Grazie. -
Lui e la bionda salirono in silenzio quando la ragazza gli porse la mano dicendo - Piacere, io sono Porzia. -
Davide la squadrò per un attimo, aveva l'incirca la sua stessa età e subito l'istinto del ragazzo la valutò come una possibile fonte di guai, il suo abito, le scarpe e la borsa erano griffati, ognuno di loro doveva costare almeno l'equivalente di un paio di mesi di paga da magazziniere, il trucco, le unghie e i capelli erano chiaramente stati fatti da dei professionisti. C'erano solo due tipi di ragazze di quell'età che potevano andare vestite così secondo l'esperienza di Davide, il primo erano le ragazze di famiglie ricche che non facevano che spendere e spandere tirando anche le persone accanto a loro senza preoccuparsi se gli altri hanno la disponibilità economica per stare dietro a loro, non erano persone cattive anche se egocentriche e con poca sensibilità. Il secondo invece erano le approfittatrici, pur non avendo di loro le risorse economiche per simili lussi avevano imparato a manipolare e sfruttare gli altri per ottenere tutto ciò che desideravano.
Quando era più giovane probabilmente sarebbe cascato preda degli ormoni davanti a un sorriso splendente e un paio di gambe, ma dopo la morte di suo padre Davide aveva presto capito che le approfittatrici e coloro ...

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