1. San Paolo e la taranta
    Durante il suo viaggio di evangelizzazione San Paolo in persona passò per Galatina, dove fu ospitato da una famiglia del posto...

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    Dovete sapere che durante il suo viaggio di evangelizzazione San Paolo in persona passò per Galatina, dove fu ospitato da una famiglia del posto.
    Visse in casa loro predicò gli insegnamenti del Cristo e raccontò del suo passato e di come aveva perseguitato i cristiani finché il signore si manifestò a lui folgorando sulla strada per Damasco.
    La famiglia sentendolo parlare fu toccata dalla fede del santo, tanto che si convertirono tutti assieme diventando cristiani.
    Chi in quei giorni frequentava la casa ebbe l'occasione di parlare con il santo, che udì le storie del luogo in particolare sentì parlare con paura del morso della taranta, mentre i galatinesi in visita ascoltarono la parola divina e anche loro si convertirono.
    Presto i nuovi cristiani presero a riunirsi lì per ascoltare San Paolo e ricordare l'ultima cena consumando l'agape, mentre il santo udì le storie del luogo in particolare sentì parlare con paura del morso della taranta.
    Giunse però il momento in cui l'apostolo riprese il suo viaggio per Roma, ma prima di lasciare quella casa volle ringraziare per la calda ospitalità ricevuta, e benedisse il padrone, i suoi familiari e tutti i suoi discendenti.
    Non contento benedisse anche il pozzo nel cortile la cui acqua divenne miracolosa, per guarire dal morso degli animali velenosi, se si aveva fede, bastava bere l'acqua del pozzo e tracciare il segno della croce sulla ferita. Così nessuno dei nuovi cristiani avrebbe dovuto temere più il morso della taranta.
    Last Post by Xander Ares il 27 Aug. 2021
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  2. Il giorno di Sant'Anna
    Secoli fa c'era un paesino di contadini, il padrone di tutti i terreni era molto avido e confidando in un copioso raccolto costringeva i suoi servi...

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    By Xander Ares il 26 Aug. 2021
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    Secoli fa c'era un paesino di contadini, il padrone di tutti i terreni era molto avido e confidando in un copioso raccolto costringeva i suoi servi a continuare la lavorare dimenticandosi anche delle feste comandate in totale disprezzo degli altri e di Dio.
    A mezzodì del giorno di Sant'Anna, il 26 luglio, i contadini stavano trebbiando il grano sotto il sole cocente e stremati dal lavoro cominciarono a imprecare contro Dio e contro i suoi santi.
    All'improvviso risuonò un forte boato, la terrà cominciò a tremare, dalle crepe del suolo uscirono lingue fiammeggianti. Si formarono voragini così grandi da inghiottire tutto quello che si trovava sopra case, alberi, i carri dei contadini, e tutti coloro che avevano bestemmiato sparirono inghiottiti nelle viscere della terra. A spegnere le fiamme arrivo una pioggia torrenziale purificatrice, che trascinò tutto fino a riempire la voragine creatasi, dando vita al lago dell’Accesa.
    Da allora chi ancora oggi si reca sulle sponde del lago il giorno di Sant'Anna può sentire il muggito dei buoi e lo stridio delle ruote dei carri.
    Last Post by Xander Ares il 26 Aug. 2021
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  3. Gli innamorati di Torre di San Giovanni
    Secoli fa, nella città di Gallipoli, viveva un giovane alabardiere di nome Flavio, che era una guardia della Torre di San Giovanni...

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    Secoli fa, nella città di Gallipoli, viveva un giovane alabardiere di nome Flavio, che era una guardia della Torre di San Giovanni. Il suo sguardo, sempre vigile alla fortezza, un giorno si posò su una bella fanciulla chiamata Florinda, e presto tra i due sbocciò l'amore.
    Purtroppo i due non potevano vedersi, poiché lui era sempre impegnato a fare la guardia e i genitori lei non le permettevano di andare alla torre, luogo troppo pericoloso secondo loro.
    Il giorno di Pasqua, però Florinda ottenne dai suoi genitori il permesso di uscire con le sue amiche, e di comune accordo andarono tutte insieme alla torre per permettere all'amica di incontrare Flavio.
    La fanciulla entrò da sola nella fortezza, mentre le sue compagne restarono ad attenderla fuori per ammirare il mare. La coppia di innamorati nella felicità di potersi vedere persero la cognizione del tempo e non si accorgono che era già l'imbrunire, molte ore passate e le amiche di Florinda erano andate via stanche di aspettare.
    La fanciulla sola si avviò di verso la città, ma quando giunse era ormai tardi e il ponte levatoio era già stato sollevato e le porte della città chiuse. Pensò allora di tornare alla torre e trascorrere con il suo amato Flavio la nottata.
    Quella era una notte senza luna e vicino la torre non si vedeva bene nel buio notturno. Flavio dall'alto della torre scorse un'ombra aggirarsi nei pressi della torre, il giovane pensò che non potesse essere altro che un nemico, e scagliò la sua alabarda versa l'ombra, non sapendo che era la amata. La povera Florinda sentì affondare l'arma nel petto infrangendolo il suo cuore, e gridò di dolore stramazzando al suolo. Fu da quel grido che Flavio riconobbe la voce della sua amata e si precipitò giù dalla torre per soccorrerla, ma Florinda era già morta.
    Il giovane disperato restò a vegliarla piangendo tutta la notte, sentendo la colpa dell'atroce morte della fanciulla amata.
    Quando la rossa alba sorse prese una barca, e vi adagiò il corpo esanime di Florinda e insieme si diressero verso l'orizzonte, e nessuno li vide più.
    Ogni tanto però è possibile vedere due gabbiani giungere dal mare e posarsi sulla torre, per trascorrere silenziosi la notte, stretti uno accanto all'altro, appena fa alba e poi volano via, allontanandosi verso il mare a perdita d'occhio. In molti pensano che sono gli spiriti di Florinda e Flavio poiché sul petto di uno di essi, si può intravedere una macchia rossa.
    Last Post by Xander Ares il 25 Aug. 2021
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  4. I passi sul terrazzo
    Tempo fa una famiglia si trasferì in una casa antica del '800 a Sannicola, presti i bambini di casa cominciarono a sentire la notte il rumore di passi...

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    Tempo fa una famiglia si trasferì in una casa antica del '800 a Sannicola, presti i bambini di casa cominciarono a sentire la notte il rumore di passi cadenzati che andavano avanti e indietro sul terrazzo, quasi ci fosse qualcuno a far da sentinella.
    Passarono gli anni e la famiglia per questioni di lavoro, cambio casa e paese, però i misteriosi passi gli seguirono. Più volte il padre e il figlio maggiore salirono in terrazzo a controllare, ma non trovarono mai niente, e ogni volta che salivano a controllare i passi cessavano. Ora penserete che era un bene, ma i passi apparteneva al terribile Munaceddhu, che per vendicarsi dell'intromissione per parecchie notti si metteva a cavalcare il petto di l'aveva disturbato togliendogli il respiro sino quasi a svenire.
    Una volta addirittura il figlio maggiore dopo aver disturbato lo spiritello se lo vide in piedi sulla porta della nostra stanza, con il corpo, di circa 30 cm, illuminato da una luce fioca ma non gli occhi lucenti come stelle che lo fissava prima di toglierli il respiro con una delle sue cavalcate.
    Da quella sera non volle più saperne di andare in terrazzo la notte.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:17
    Last Post by Xander Ares il 24 Aug. 2021
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  5. La pascolata notturna
    Dovete sapere la dimora preferita del Munaceddhu era la stalla, infatti molto spesso prendeva in simpatia una cavalla o un asinello...

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    Dovete sapere la dimora preferita del Munaceddhu era la stalla, infatti molto spesso prendeva in simpatia una cavalla o un asinello, accarezzandogli e trascorrendo molto tempo con loro.
    Un massaro ad esempio una notte sentì degli strani rumori venire dalla stalla e vide il Munaceddhu che aveva fatto uscire i suoi buoi e li conduceva a pascolare, vedendoli tranquilli a ruminare in mezzo all'erba si guardò bene dal ricondurli alla stalla. L'uomo sapeva che se lo spiritello lo avesse visto disfare la sua buona azione si potuto offendere e per vendicarsi avrebbe preso a calcare e cavalcare a modo suo sia l'uomo che le bestie, e se gli fosse saltata la mosca al naso sarebbe arrivato a ucciderli tutti. E così lasciò i suoi buoi pascolare di notte e dormire di giorno.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:16
    Last Post by Xander Ares il 22 Aug. 2021
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  6. Rossa come un peperone
    Un tempo il Munaceddhu prese in simpatia una ragazza di Nardò e ogni notte si infilava in camera portandogli in donò dei soldi...

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    Un tempo il Munaceddhu prese in simpatia una ragazza di Nardò e ogni notte si infilava in camera portandogli in donò dei soldi, raccomandandosi sempre di non dire niente a nessuno.
    La madre della ragazza però, vedendo la figlia che aveva tanto denaro, si insospettì e temendo che stesse facendo qualcosa di male iniziò a chiedergli con insistenza da dove provenivano tutti quei soldi.
    La ragazza inizialmente tenne a mente il monito dello spiritello, ma pressata dalle domande dalla madre abbassò la testa, per nascondere il viso rosso come un peperone, e raccontò che il Munaceddhu ogni notte la veniva a trovare.
    Beh, non l'avesse mai detto, lo spiritello indispettito non solo le portò mai più i suoi regali, ma per punirla gli fece mille dispetti non dandole mai pace. Le tirava giù la gonna mentre camminava, la solleticava fra le gambe quando era in mezzo alla gente, e quando diceva il rosario in famiglia le strappava dalle mani il rosario. Ormai tutto vicinato raccontava incredibile dicerie per spiegare il suo comportamento, così il Munaceddhu la fece diventare tutta rossa dalla vergogna ogni volta che usciva di casa.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:15
    Last Post by Xander Ares il 20 Aug. 2021
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  7. Storie di Munaceddhi
    Raccolta di racconti

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    Le code intrecciate
    C'era un uomo che viveva con la moglie e la figlia a Leverano, ed aveva una stalla grandissima, piena di tantissimi meravigliosi cavalli.

    Stiamo cambiando casa!
    Un tempo viveva una vedova massara, il marito infatti era morto molti anni prima e lei viveva da sola...

    Gli sposini e il Munaceddhu
    Un giovanotto neretino appena sposato andò a vivere in una casa in contrada Pantalei speranzoso di iniziare una felice vita matrimoniale...

    Il ladro Munaceddhu
    Molti anni fa c'era una famiglia a cui continuamente sparivano soldi da dentro casa...

    Le monete sulla strada
    C'era una giovane maritata molto bella, che, come tutte le ragazze dei dintorni, era stata assunta come bracciante per la raccolta delle olive.

    La masseria spiritata
    Un massaro fece un contratto di affitto per dieci anni di una grande e stupenda masseria...

    I carabinieri e il Munaceddhu
    C'era una tessitrice che il Munaceddhu aveva cominciato a perseguitare...

    Il vaso da notte
    Una volta il Munaceddhu iniziò a tormentare una povera donna facendole ogni sorta di dispetti...

    L'olio del prete
    A Matino viveva un uomo che lavorava come guardiano in un frantoio, quel giorno avevano portato a macinare le olive un contadino e suo fratello...

    Là non possiamo stare più
    Si racconta che moltissimi anni fa, una famiglia era perseguitata dal Munaceddhu il quale faceva...

    Rossa come un peperone
    Un tempo il Munaceddhu prese in simpatia una ragazza di Nardò e ogni notte si infilava in camera portandogli in donò dei soldi...

    La pascolata notturna
    Dovete sapere la dimora preferita del Munaceddhu era la stalla, infatti molto spesso prendeva in simpatia una cavalla o un asinello...

    I passi sul terrazzo
    Tempo fa una famiglia si trasferì in una casa antica del '800 a Sannicola, presti i bambini di casa cominciarono a sentire la notte il rumore di passi...

    Le visite all'acquaio
    Un tempo una bella ragazza si era da poco maritata, quando un giorno mentre lavava le stoviglie nell'acquaio vide comparire il Munaceddhu...

    Che schifo!
    Un tempo un uomo era vittima degli scherzi del Munaceddhu, gli appariva come una lucetta bianca, ma nessun altro..

    Non vi preoccupate, l'ho pres...

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    Last Post by Xander Ares il 19 Aug. 2021
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  8. Là non possiamo stare più
    Si racconta che moltissimi anni fa, una famiglia era perseguitata dal Munaceddhu il quale faceva...

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    Si racconta che moltissimi anni fa, una famiglia era perseguitata dal Munaceddhu, il quale faceva il solletico sotto i piedi agli uomini addormentati, rovesciava i bicchieri pieni di vino, toglieva le sedie di sotto alle donne sedute, dava pizzicotti, tirava i capelli, insomma era un vero calvario.
    Così il capofamiglia, approfittando del giungere della scadenza del contratto d'affitto, decise di traslocare per sottrarsi ai disagi che lo spiritello procurava loro.
    Il giorno in cui scadeva era ferragosto, e, nonostante il sole che spaccava le pietre, la famiglia iniziò a fare avanti e indietro dalla nuova casa sul traino caricò con le povere cose, i vecchi mobili e quant'altro. Quando arrivarono all'ultimo carico di roba anche la moglie, la suocera e i loro figli montarono su con la caldaia piccola con la roba da mangiare già pronta per quando arrivavano e qualche caldaia e pignata vuote.
    Poco lontano dalla casa nuova incontrarono un conoscente che vedendoli tutto sul traino chiese: - Ehi compari, dove ve ne state andando di bello? -
    Prima che avessero modo di rispondere, come per incanto si alzò il coperchio della caldaia e videro per la prima volta la testa del Munaceddhu, che rispose - Stiamo traslocando che là non possiamo stare più. -

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:14
    Last Post by Xander Ares il 18 Aug. 2021
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  9. Il ciocco di legno
    Nei boschi di Calalzo si dice che il Munaceddhu aspettava le donne che andavano in montagna a raccogliere legna.

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    Munaceddhu
    Racconti
    By Xander Ares il 16 Aug. 2021
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    Nei boschi di Calalzo si dice che il Munaceddhu aspettava le donne che andavano in montagna a raccogliere legna. Il dispettoso spiritello quando vedeva qualcuna, che non gli era simpatica, si trasformava subito in un bel ciocco di legno secco e si metteva nel bel mezzo della strada in attesa che la donna lo prendesse e lo mettesse nella cesta che lei si caricava in spalla per portarselo a casa.
    Quando la povera donna era vicina a casa, il Munaceddhu si trasformava nuovamente in spiritello, e con una gran risata scompariva fra le siepi, lasciando di stucco la malcapitata, che con tanta fatica e tanto sudore l'aveva portava giù dalla montagna.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:20
    Last Post by Xander Ares il 16 Aug. 2021
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  10. I due innamorati del Fiume Celeste
    Nei tempi dei tempi che furono, l'imperatore del cielo, Tentei, adorava i bellissimi vestiti tessuti sulle rive del Fiume Celeste da sua figlia...

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    By Xander Ares il 14 Aug. 2021
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    Nei tempi dei tempi che furono, l'imperatore del cielo, Tentei, adorava i bellissimi vestiti tessuti sulle rive del Fiume Celeste da sua figlia Orihime.
    La principessa sapeva quanto suo padre amasse le sue creazioni e per compiacerlo si impegnava ogni giorno duramente nell'arte della tessitura, ma Orihime era anche molto triste perché, a causa di tutto il tempo che dedicava al suo fuso, non poteva incontrare dei giovanotti e innamorarsi.
    Suo padre vedendo la grande solitudine e malinconia della giovane si mosse a pietà, e pensò di trovarle un marito. Presto la sua attenzione fu colta da un giovane mandriano che abitava sull'altra sponda del Fiume Celeste, il suo nome era Hikoboshi, e chiunque lo conosceva come un gran lavoratore che passava le sue giornate facendo pascolare i buoi.
    La dedizione alla sua occupazione ricordava all'imperatore sua figlia. Subito organizzò tra i due giovani che caddero vittime dell'amore a prima vista, giurandosi a vicenda eterno amore ed eterna dedizione.
    In breve la coppia si sposò, ma presi dal grande amore, finirono per trascurare i loro doveri, Orihime quasi non tesseva più e Hikoboshi non sorvegliava i suoi buoi lasciandogli vagare incontrollati attraverso la volta celeste.
    Per questo comportamento Tentei si adirò molto e decise di separare gli sposi, costringendoli a vivere su sponde opposte del Fiume Celeste e proibì ai due di incontrarsi ancora.
    La principessa, separata dal suo amato, piombò nella tristezza più profonda piangendo notte e giorno, tanto che alla fine suo padre sentì il cuore stringersi dal dispiacere e decise di permettere alla figlia di andare dallo sposo una volta l'anno, a patto che per il resto dell'anno lavorasse duramente e finisse ciò che stava tessendo.
    Quando, però, la principessa andò da Hikoboshi per la prima volta, si accorse che non poteva attraversare il Fiume Celeste, perché non c'erano ponti, e si rimise a piangere così tanto che uno stormo di gazze si commosse.
    Gli uccelli per permettergli di attraversare il fiume salirono in cielo con un rametto nel becco e intrecciano per loro un grande ponte sul bianco fiume di stelle.
    Così ogni anno i due sposi si riuniranno nel Fiume Celeste che oggi chiamiamo Via Lattea, a meno che Orihime non faccia in tempo a finire di tessere, in tal caso l'imperatore del cielo non le darà di permesso di raggiungere Hikoboshi e dal cielo pioveranno le lacrime della principessa.
    Last Post by Xander Ares il 14 Aug. 2021
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