1. La bambola stregata
    Dolly era una ragazzina che amava moltissimo le bambole e aveva una vasta collezione di una vari tipi di bambole a casa...

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    Dolly era una ragazzina che amava moltissimo le bambole e aveva una vasta collezione di una vari tipi di bambole a casa. Aveva bambole di porcellana, bambole di pezza, matriosche, burattini e ogni tipo di bambola che si potesse immaginare.
    Una simile collezione sarebbe stata impossibile se non avesse avuto l'abitudine di frequentare i mercatini, è fu proprio in un mercatino che vide la bambola bella che avesse vista, neri e lucenti capelli fatti di seta come anche i suoi vestiti, pelle luminosa e liscia come la porcellana, ma così morbida al tatto che ci si chiedeva di quale materiale fosse fatta, occhi di vetro finemente lavorati con splendide pietre verdi incastonate a formare l'iride.
    Il proprietario della bancarella vedendo Dolly così interessata non poté fare a meno di parlare.
    - È meglio piccola se non ti innamori troppo di quella bambola. -
    - Perché? È molto cara? -
    - No, anzi non costa molto. Vedi si dice che questa bambola sia stata creata da una strega per contenere la sua anima dopo la sua morte, da allora la strega vive attraverso la bambola. Forse è solo una leggenda, ma chiunque ha comprato la bambola dopo poco tempo ha voluto sbarazzarsene, io posso assicurarti che me l'hanno già riportata indietro tre volte dopo averla comprata. -
    Dolly fu molto colpita dalla storia, ma la bambola era così bella che non poteva lasciarla andare, dopo aver insistito a lungo il proprietario glielo ha venduta con riluttanza.
    Con la bambola alta quasi un metro tra le braccia Dolly non se la sentiva di continuare a girare per il mercatino e decise di tornare a casa. Quando arrivò il lungo corridoio che portava all'ascensore era stranamente buio visto il sole che c'era fuori. La giovane lo attraverso lentamente mentre gli sembrava più lungo del solito. Una volta salita in ascensore e le porte si chiusero dietro di lei, ma l'ascensore non si mosse mentre la luce tremolava. Dolly suggestionata dalla leggenda della ragazza iniziò a chiedersi se non fosse a causa della strega. All'improvviso la bambola si mosse, girò i suoi occhi verdi scintillanti verso di lei e aprì la bocca mentre una voce antica risuonò nell'aria.
    - Idiota, se non premi il pulsante l'ascensore non partirà mai! Ahh questi giovani sempre con la testa per aria! -
    La bambola aveva l'anima e la lingua biforcuta della strega, per questo quando qualcuno lo scopriva cercava di sbarazzarsene.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 31 Oct. 2020
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  2. La pozione della macàra
    Per conquistare la sua amata un giovane chiede una pozione speciale a una macàra...

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    Quando le tenebre calano anelo la luce dell'aurora, perché lei arriva con la notte.
    Un tempo ero un giovane di belle speranze che non aveva che occhi per lei, era incredibilmente bella, con lunghi capelli neri simili a seta, occhi di un castano scuro ipnotizzante, pelle perfettamente abbronzata, labbra carnose, un corpo stupendo e un incredibile fascino. Aveva tutto, tranne che interesse per me.
    Tentai in ogni modo di conquistare il suo amore, ma le mie attenzioni e miei regali non riuscivano ad accendere la fiamma del suo amore.
    Alla fine decisi di andare da vecchia ritenuta da tutti una macàra per chiedergli se avesse qualcosa che potesse far innamorare perdutamente una donna di un uomo.
    La vecchia strega mi sorrise dicendo che aveva la soluzione perfetta per me e prese una bottiglietta con un liquido rosso e denso, simile allo sciroppo, e un cuore inciso sul vetro.
    La macàra mi spiegò che era una potente pozione per affascinare le persone, ma bisognare stare attenti, una sola goccia nella bevanda della persona da affascinare poteva fare innamorare chiunque, perciò non bisogna usarne di più altrimenti si potevano essere terribili conseguenze.
    Quella sera seguì la mia amata in un bar e cercai d'iniziare una conversazione con lei, dolcemente, ma lei voltò la testa per evitare di parlare con me e io approfittai del momento per versare la pozione nel suo bicchiere. Purtroppo, ahimè, goffamente versai l'intera bottiglia nella bevanda senza volerlo e prima che potessi rimediare, lei la bevve tutta di un fiato.
    Per un indeterminato periodo di tempo mi arrovellai temendo di averla avvelenata, finché lei si voltò verso di me e sorrise, i suoi occhi brillavano di una luce nuova e le sue pupille si dilatarono. Prima che potessi dire nulla, lei mi si gettò tra le braccia baciandomi appassionatamente. Era il momento più felice della mia vita, la pozione della macàra aveva funzionato davvero! Trascorremmo l'intera notte insieme sulla spiaggia, travolti da una irresistibile passione finché Morfeo giunse su di noi.
    Alle luci del mattino lei si sveglio baciata dai primi raggi del sole. Decise di farmi una sorpresa e andò al bar a comprare la colazione per portarmela, aveva ancora in mano il caffè e i cornetti caldi quando fu investita dall'auto di un ubriaco. Il para bufali dell'auto le aveva schiacciato la testa uccidendola sul colpo.
    Al mio risveglio vidi l'ambulanza che caricava il suo corpo esanime, piansi non so più per quanto tempo, era come se avessi perso la volontà di vivere. Quando calò di nuovo la notte ero incapace di dormire e rimasi seduto in poltrona nel buio della stanza. Finché non la vidi accovacciata vicina sul letto come fosse una visione, travolto da un caleidoscopio di emozioni mi gettai ai suoi piedi e cercai il suo splendido viso, ma quando alzò la testa, vidi una poltiglia sanguinante da cui sporgeva l'osso del cranio e della mascella.
    Prima che avessi la possibilità di r...

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    Last Post by Xander Ares il 29 Oct. 2020
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  3. Gli stivali maledetti
    Ogni città ha una storia su qualcosa di maledetto, nella mia si narrava degli stivali maledetti dei Cooper...

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    Ogni città ha una storia su qualcosa di maledetto, nella mia si narrava degli stivali maledetti dei Cooper. Abraham Cooper era stato un soldato della Guerra Civile che riuscì a sopravvivere alle molte battaglia e tornare a casa con un souvenir, la pelle di un serpente gigantesco che sosteneva di aver ucciso a mani nude.
    Come potete immaginare da quella pelle si fece fare un bellissimo paio di stivali che erano il vanto, il primo giorno che Abraham gli indossò rientrò a casa tutto contento dei suoi nuovi stivali ma quello notte fu preso da violenti dolori di stomaco e impeti convulsivi di vomito, in poche poche ore morì senza che nessuno capisse il perché.
    Passato un mese Adam, il figlio maggiore di Cooper, indossò con orgoglio gli stivali del padre estinto per andare a messa la domenica, e li tenne sino a sera, ma all'atto di levarli, credette di sentire un piccolo prurito a una gamba. Passate alcune ore si sentì di terribili dolori, tutte le sue membra si irrigidirono, si sentiva perdere i sensi e venne colpito dalla morte prima che si potesse arrecargli alcun soccorso proprio come suo padre.
    Di lì a qualche tempo il secondogenito Caleb Cooper calzò gli stivali e anche lui la notte stessa muore come il padre e il fratello.
    Le tre morti incominciarono a creare una certa nomea agli stivali e la vedova di Caleb, temendo che portassero sfortuna, per liberarsene gli diede a un ex-schiavo chiamato Black George che prima della guerra lavorava in una fattoria vicina, in cambio degli stivali avrebbe lavorato nei loro campi fino al prossimo raccolto.

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    Last Post by Xander Ares il 29 Oct. 2020
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  4. La vecchia cameriera
    Tom Tallbot era rimasto vedovo da pochi mesi, lui e il suo figlioletto Jack non avevano ancora superata la loro perdita e così Tom decise che cambiare aria fosse la cosa migliore...

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    Tom Tallbot era rimasto vedovo da pochi mesi, lui e il suo figlioletto Jack non avevano ancora superata la loro perdita e così Tom decise che cambiare aria fosse la cosa migliore. Andare a vivere in un posto nuovo che non gli ricordasse ogni momento sua moglie sarebbe un bene sia per lui che per Jack.
    Tallbot lasciò così il suo lavoro in una scuola di Detroit per accettare quello di preside in una piccola cittadina nel Maine, la paga era un po' più bassa, ma l'impiego aveva come benefit una vecchia, grande casa. I precedenti due presidi non avevano vissuto nella casa poiché per le voci di paese era infestata dai fantasmi di una famiglia morta avvelenata lì a causa di una cameriera cieca che scambio lo zucchero con il veleno per topi, ma Tom rise quando la gente del posto glielo disse, per lui era impensabile nel ventunesimo secolo essere terrorizzati dai fantasmi.
    Così lui e suo figlio si trasferirono nella vecchia casa, mentre Tom scaricava gli scatoloni Jack si mise a esplorare la loro nuova abitazione, raggiungendo la cucina dove incontrò un'anziana donna vestita da cameriera che arrabattava intorno al forno.
    Il bambino sparì per un'oretta finché non si ripresentò da suo padre con sguardo curioso e chiese se era vero che la casa avesse dei fantasmi. Il padre aveva taciuto le chiacchiere di paese per non impressionarlo e logicamente gli chiese - Chi te lo ha detto? -
    - La nostra cameriera. -
    - La nostra cameriera? - Replicò stupito Tom.
    - Si quella donna grassa che continua a sbattere dappertutto perché non ci vede bene... -
    Tallbot non lo fece neanche continuare, rimise tutto in fretta e furia negli scatoloni e risalì in macchina per cercare un albergo. Quando il figlio gli chiesto perché Tom rispose: - Non abbiamo una cameriera Jack! -
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 18:38
    Last Post by Xander Ares il 24 Oct. 2020
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  5. Il fantasma della contessa
    Tre ladri entrano in una villa da svaligiare, ma c'è qualcun'altro nella dimora...

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    La notte della vigilia di Natale il conte ogni anno usciva con tutta la famiglia per recarsi alla tradizionale messa di Natale accompagnati dalla servitù della sua villa al gran completo.
    Tre ladri approfittarono di questa abitudine per aprire la porta con un mazzo di chiavi false nella casa vuota del nobile. I malandrini erano intenzionati a far man bassa del vasellame e dell’argenteria, così muniti di lanterne cieche erano intenti a rovistare nei mobili, quando sentirono aprirsi lentamente una porta cigolante.
    Passi pesanti venivano dal piano di sopra, ma non ci doveva essere nessuno in casa.
    Il rumore si avvicinava riecheggiando dalle scale, i tre si avvicinarono a esse per afferrare e legare chiunque fosse.
    Una bianca figura spettrale che scendeva le scale con incedere lento e solenne, apparve agli occhi dei ladri esterrefatti, questi puntarono allora le loro lanterne verso la figura illuminando un volto antico e cadaverico che vedendoli prese a urlare mentre la sua massa biancastra iniziò ad agitarsi caoticamente.
    - Un fantasma! - urlarono i ladri terrorizzati. Uno dei malviventi si afflosciò contro la parete svenendo dal terrore mentre gli altri due, abbandonati i sacchi con tutta la refurtiva, furono lesti a darsela a gambe fuggendo dalla finestra.
    Il fantasma però non era altri che l’ottantacinquenne madre del conte, rimasta a casa perché malata. Svegliata dallo strano scalpiccio e dal sommesso bisbigliare s'era alzata per vedere chi era ammantandosi nel lenzuolo dalla testa ai piedi per non prendere freddo. Quando la donna vide i ladri si era semplicemente messa a urlare e agitare le braccia sotto le lenzuola.
    di Xander Ares

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    Last Post by Terry65 il 11 Nov. 2020
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  6. La signora Summer è lì?
    Quella sera Jacob Summer si ritrovò a camminare lungo una strada di periferia, i suoi abiti erano sporchi e il suo cellulare era morto...

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    Quella sera Jacob Summer si ritrovò a camminare lungo una strada di periferia, i suoi abiti erano sporchi e il suo cellulare era morto. Non ricordava che posto fosse e non poteva spiegare cosa stesse facendo lì, o come ci fosse arrivato, o dove fosse stato prima. Non sapeva nemmeno che ora fosse.
    Quando vide una donna che camminava verso di lui le si avvicinò per chiederle l'ora. - Temo di aver dimenticato il mio orologio - disse sorridendo - Puoi dirmi per favore l'ora? - Quando la donna si voltò per rispondergli lo vide e un'espressione di terrore le si dipinse sul volto e indietreggiò urlando.
    Le persone intorno si voltarono verso di loro per vedere cosa succedeva si appiattirono contro un edificio o attraversarono di corsa la strada per tenersi alla larga da lui come terrorizzati.
    - Cosa succede? - Pensò Jacob. - Deve esserci qualcosa che non va in me, è meglio che vada a casa. -
    Chiamò un taxi, ma appena l'autista gli diete un'occhiata rimise in moto il veicolo sgommando via prima che potesse salire a bordo. - Tutto ciò è assurdo - Disse fra di se Summer, non capiva cosa stesse succedendo e ciò lo spaventava.
    - Forse qualcuno a casa può venire a prendermi. - Pensò e trovato un vecchio telefono pubblico chiamò casa. Si aspettava che fosse sua moglie a rispondergli, invece una voce sconosciuta gli giunse dall'altra parte della cornetta chiedendogli chi fosse.
    - La signora Summer è lì? -
    - Mi dispiace, non è qui. - Disse la voce. - Suo marito è morto pochi giorni fa in un orribile incidente d'auto, lei è al suo funerale. -
    Jacob credendo che fosse uno scherzo di cattivo gusto stava per imprecare quando vide il suo riflesso nella vetrina davanti a lui, il riflesso di uomo con faccia maciullata grondante di sangue...
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 18:47
    Last Post by Xander Ares il 22 Oct. 2020
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  7. Una notte sulla strada di campagna
    Immaginate di trovarvi da soli in una notte senza luna, la strada non è illuminata quando sentite un rumore...

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    Da bambino ho sentito dire che anche nelle città ci sono creature demoniache che si nascondono tra le loro strade. Esse principalmente stanno negli angoli oscuri come le fogne o gli edifici abbandonati, ma crescendo ho sempre più considerato queste storie come leggende, favole per bambini fino a quell'incidente.
    Una sera di luglio stavo andando a fare visita a un amico che viveva in campagna, ma ha qualche chilometro da casa sua lo scooter iniziò a perdere colpi finché non si fermò del tutto. Si stava facendo sempre più buio e le nuvole nascondevano la luce della luna di quando in quando, perciò decisi che era meglio lasciare lo scooter sul ciglio della strada per raggiungere la casa del mio amico prima che non si vedesse più niente, una volta arrivato lì avrei pensato al da farsi.
    Mi misi a camminare sulla strada cercando di stare attento all'arrivo di qualche auto per evitarla, ma non una sola anima sembrava in giro quella sera. Improvvisamente sentì un odore sgradevole, come quello che si sente vicino alle pozze d'acque piovane che da giorni stagnano nelle campagne, ma era più di un mese che non pioveva.
    Dopo un po' vidi qualcosa contorcersi tra gli arbusti, sembrava la figura magra di un uomo chinato su di un'animale sdraiato sul fianco, ho pensato che qualcuno stava curando un animale ferito, ma la luce era troppo fioca per capire esattamente cos'era, così decisi di avvinarmi.
    Ero ormai ad appena pochi da loro e riconobbi quella che sembrava una pecora il cui stomaco era squartato, con le frattaglie sparse tutte a terra. Su di essa c'era un essere simile a un uomo magro con una grossa gobba sulla schiena, nella quasi oscurità vide le sue mani dalla pelle grigiastra afferrare l'intestini della pecora per portarseli alla bocca e divorarli famelicamente.

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    Last Post by Xander Ares il 20 Oct. 2020
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  8. L'urlo solitario
    Tre ragazzi bloccati a piedi sotto la pioggia cercano rifugio in una vecchia baracca

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    La pioggia batteva fitta e violenta nel notte, ogni passo che i tre ragazzi tentavano di fare sprofondava di mezzo metro nel fango, ma non potevano fermarsi. Andare a fare un giro per le strade di campagna con un auto con la cappotta rotta era stata un'idea stupida, quando la pioggia è iniziata l'auto si era allagata e in breve smise di funzionare, come anche i telefoni ormai tutti bagnati erano morti.
    L'unica cosa che potevano fare era farsi largo a piedi nel fango finché non avessero trovato un riparo di fortuna. Dopo un tempo imprecisato videro quella che sembrava la sagoma di un edificio, subito i tre si diressero nella sua direzione solo per scoprire che era una vecchia baracca fatiscente abbandonata.
    Uno di loro aprì la porta quando un'ombra urlante si lanciò verso la sua testa, era un pipistrello che riposava nella baracca, sentendo il rumore della porta era scappato nella pioggia allontanandosi, fu allora che sentirono una voce urlare in lontananza: - Aiuto! Se questo tronco si capovolge moriremo tutti annegati! -
    La voce rimbombava nell'aria non rendendo possibile capire da dove arrivava, ma ai ragazzi sembrava vagamente familiare. Non riuscendo a capire da dove provenisse e non vedendo niente entrarono nella baracca.
    L'oscurità regnava quasi sovrana, però dalle ombre si intuiva che era una vecchia segheria che sfruttava il vicino fiume per far funzionare i macchinari e per trasportare i tronchi da tagliare.
    Una fioca luce filtrava dall'ammezzato attirando l'attenzione dei ragazzi, era probabile che fosse una lampada di emergenza perciò decisero di andare a controllare.
    Mentre salivano sulla vecchia scala a pioli traballante sentirono di nuovo urlare: - Aiuto! Se questo tronco si capovolge moriremo tutti annegati! -
    Questa volta la voce sembrava più vicina come se fosse nella baracca, ma nessun altro suono si udiva.
    I tre lentamente ripresero a cercare la fonte della luce, ma quando ancora erano vicini a vederla il pavimento sotto di loro franò facendoli piombare nel canale sottostante che si collegava al fiume. A causa della pioggia era in piena e trascinò via i ragazzi con il pavimento dell'ammezzato distruggendo tutto lungo il cammino. Così la vecchia segheria crollò su se stessa, mentre vecchi tronchi marci ripresero a galleggiare dopo lungo tempo.
    Le tre anime sfortunate cercarono di resister alla corrente, ma i detriti non facevano che colpire e graffiare i loro corpi, l'unica che riuscirono a fare era salire su un vecchio e grosso tronco marciò, purtroppo intorno a loro si ammassavano sempre di più detriti acuminati che avrebbero maciullato i loro corpi in pochi istanti.
    Uno dei ragazzi si mise a urlare: - Aiuto! Se questo tronco si capovolge moriremo tutti annegati! - In quell'istante i tre capirono perché quella voce gli sembrava familiare e si guardarono tra loro terrorizzati.
    Proprio in quell'istante il tronco raggiunse il ...

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    Last Post by Xander Ares il 27 July 2020
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  9. Il lago delle sparizioni silenziose
    Un storia di fantasmi raccontato intorno al fuoco in campeggio

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    La luce della luna illuminava le acque del lago placidamente mentre il fuoco crepitava poco lontano dalle tende. Una figura avvolta in una coperta si sedette lontano dalla luce delle fiamme rendendo ad Adolph difficile capire chi era il nuovo arrivato e chiese titubante: - Hans sei tu ?
    La figura rispose con un insieme di suoni gutturali e spettrali che lentamente presero la forma di parole comprensibili: - Voglio raccontarvi una storia... -
    Il volto dei ragazzi intorno si riempì di gioia, quell'aspetto e quel modo di parlare facevano presagire una storia di fantasmi, ciò che mancava al loro piccolo campeggio.
    - Sul fondo di questo lago si trova un villaggio che affondò quando fu costruita la diga, questo non era un villaggio comune. Ogni casa conteneva una stanza costruita appositamente per confinare criminali e pazzi. Si sentivano sempre forti gemiti di sofferenza da queste celle segrete, ma ognuno fingeva di non udirle come se al loro posto ci fosse il silenzio più assoluto, tanto che questo villaggio era un punto caldo per quelle che chiamavano sparizioni silenziose. Le persone inutili, chi era considerato un fastidio, gli infermi e chiunque altro si ritenesse scomodo sembravano tutti finire in questo posto. Se si desiderava far sparire un essere umano tutto ciò che bisognava fare era portarlo al villaggio, una volta lì sarebbe bastata una mancia agli abitanti del villaggio e la persona indesiderata sarebbe stata imprigionata e isolata all'interno del villaggio per il resto della vita senza che nessuno ne sentisse più parlare. Quando poi fu costruita la diga e il villaggio affondò sotto le acque tutti quegli orribili segreti, furono sepolti per sempre nell'oscurità delle acque. Anche adesso si può ancora sentire i lamenti dei prigionieri nelle profondità del lago, si dice che nelle notti in cui la luna illumina le acque loro emergono dal fondo del lago per portare altri al villaggio.

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    Last Post by Xander Ares il 25 July 2020
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  10. Proposta di matrimonio
    Gianni propone a Barbara di sposarlo, ma una sorpresa verrà rivelata.

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    Racconti
    Short stories
    By Xander Ares il 18 July 2020
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    Barbara era perfetta in ogni modo. I suoi capelli biondi, lisci e lucenti davano il giusto risalto all'abito rosa senza spalline che abbracciavano perfettamente le sue curve.
    Aveva il corpo di una modella, di quelli che vedi sempre sulle copertine dei rotocalchi. Cavolo, sembrava uscita da una di quelle riviste. Aveva il corpo per cui la maggior parte delle ragazze avrebbe ucciso: alta, corpo snello, seno perfettamente modellato e di dimensioni, capelli fantastici e viso innegabilmente bello. Braccia sottili e gambe lunghe e perfette.
    Mi avvicinai al suo viso dai lineamenti eleganti e guardando nei suoi bellissimi occhi blu-verdi gli feci la mia proposta: - Barbara vuoi sposarmi? -
    Il suo viso simile a porcellana cinese si volto allontanandosi da me lasciandomi vedere solo le sue bellissime ciocche di capelli simili a una cascata dorata che le cadeva sulle spalle. - Gianni non posso. -
    - Perchè Barbara? -
    - Perchè tu non mi conosci realmente. Io in realtà sono un uomo è mi chiamo Barnaba. -
    Si volto verso di me scatto all'incredibile dichiarazione mentre sul mio volto si vedeva il sopracciglio alzato dubbioso. - Hai trasformato Barnaba in Barbara? -
    Lei si irritò notevolmente. - Come dovevo chiamarmi Barnabea? -
    - Ci sono nomi peggiori pensa se ti fossi chiamato Bernardo al femminile sarebbe stato... -
    - Qui stiamo andando fuori discorso, hai capito la cosa importante? Gianni io sono un uomo! -
    La sua reazione era adorabile.
    - Cosa dovevo dirti? Beh, nessuno è perfetto. Come in quel vecchio film? Guarda che lo sapevo già che eri un uomo il tuo pomo di Adamo è ben visibile e le tue guance diventano delle grattugie la sera tardi. -
    Barbara con mi guarda allibita con la bocca spalancata come se fosse un bambino che aspettava il cucchiaio aereoplanino che entrasse nell'hangar.
    - Ma allora perchè mi hai chiesto di sposarti sai che non ci è permesso dalla legge? -
    Divertito mi misi a ridacchiare.
    - Barbara guarda che ci è permesso perchè anche il mio nome non ciò che credi. -
    - Vuoi dire...? -
    - Che io non sono Gianni, ma Gianna. -
    Barbara scoppiò a ridere mentre mi avvicinai dolcemente a lei e la baciai.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 4/11/2020, 17:53
    Last Post by Xander Ares il 18 July 2020
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