1. Le lacrime di Sole del Mattino
    Quando le praterie si estendevano fin oltre dove si posava sguardo viveva Sole del Mattino, figlia prediletta di capo Piccolo Acero...

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    By Xander Ares il 4 Aug. 2020
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    Quando le praterie si estendevano fin oltre dove si posava sguardo viveva Sole del Mattino, figlia prediletta di capo Piccolo Acero e beniamina della sua tribù.
    Grazie hai suoi capelli neri, luminosi come ali di corvo, e hai grandi occhi dolci come quelli di un cerbiatto tutti i giovani si erano innamorati di lei di lei, ma solo il prode cacciatore Volpe Rossa vinse il suo amore.
    I due passavano tutto il tempo possibili insieme felici di essere uno con l'altro, erano momenti meravigliosi e Volpe Rossa e Sole del Mattino avrebbero voluto che durassero per sempre.
    Così il giovane chiese a Piccolo Acero la mano di sua figlia, il capotribù però non voleva dare in sposa la sua preferita figliola perché era troppo giovane, ma vedeva che i due si amavano e disse: - Domani andremo a caccia di bisonti e se sarai tu a prendere la preda più grande ti concederò di sposare mia figlia.
    Volpe Rossa felice dell'occasione ricevuta decise di fare l'impossibile pur di sposare la sua amata, così il giorno dopo punto il bisonte più grosso di tutti anche se era in testa alla mandria e non poteva separarlo dagli altri. Questa imprudenza però gli costò cara perché dopo averlo ucciso con la sua lancia fu travolto dal resto mandria e morì.
    Poiché il suo amato non avrebbe mai più fatto ritorno Sole del Mattino non fece che piangere, suo padre e gli altri della tribù cercavano in ogni modo di farla tornare a sorridere, ma passavano i giorni, le lune e le stagioni mentre la fanciulla continuava a piangere e dalle sue lacrime nacque un piccolo lago dalle acque salate, salate come lacrime.
    Oggi la prateria sconfinata non c'è più e al suo posto sono nate città e fattorie, ma il piccolo lago salato c'è ancora e la gente vicino ad esso sente portare dal vento il suono di Sole del Mattino che piange.
    Di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 12/8/2020, 12:06
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  2. LA GRANDE ILLUSIONE DI MIRABILI - 3

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    Racconti
    By Xander Ares il 3 Aug. 2020
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    La sera prima del debutto la bella assistente aveva esaminato il suo vestito, un abito lungo nero dal taglio di squisita perfezione. Era stato realizzato in un materiale estremamente elastico, anche se sarebbe sembrato al raso al pubblico. Spianò una piega del vestito, poi si voltò per vedere Mirabili ammaliato. L'aveva già visto su di lei naturalmente, avevano provato decine di volte e decine di volte quel trucco. In un certo senso, era per lei una sorta di divertimento, sentire il vestito gonfiarsi attorno al suo corpo mentre si rigirava sul pavimento, strillando come un maiale, aggiungendo sempre più trucchi al suo bestiale travestimento prima di scambiarsi con la suina controfigura. Era stato un po sconcertante l'inizio l'idea di condividere il suo nome con una scrofa, ma Isabella il maiale era un animale dolce, non c'era dubbio che era più divertente lavorare con il suino di quanto l'assistente aveva previsto. Le sue esperienze con il maiale in queste ultime settimane avevano migliorato e non di poco la sua opinione della specie, anche se ancora le dava fastidio che alcune persone potevano preferire che lei fosse un'animale, piuttosto che se stessa. Mirabili aveva riso togliendole di dosso certe preoccupazioni - La gente che vuole che Isabella sia “nel” maiale, come un tesoro nascosto un po come il principe è nascosto nel ranocchio. - diceva divertito, insistendo sul fatto che nessuno preferirebbe il maiale a lei. Volevano solo il segreto, sapere dove il tesoro è stato nascosto. Isabella aveva i suoi dubbi, ma sorrise appena e annuì, proseguendo con le pratiche tranquillamente. Mirabili aveva abbastanza per la mente, senza le sue preoccupazioni sulle opinioni di altre persone.
    - Sei fantastica - disse Mirabili calorosamente, guardando la linea del suo corpo.
    - Grazie - rispose Isabella, sbattendo le ciglia civettuola. - Ma non avrò questa aspetto per molto! - Era diventato una specie di gioco per loro, fingere che sarebbe veramente diventata indesiderabile pur rimanendo ancora il suo amore. Mirabili attivò il vestito, e Isabella iniziò a gonfiare lentamente nel suo lardo finto, le pieghe dell'abito si spostavano via e rivelando gli zoccoli che apparivano, la coda e le lenti a contatto speciali. Afferrata la ragazza a forma di botte nelle sue braccia Mirabili la baciò appassionatamente.
    - Tu sai che io ti amerò sempre, il mio dolce amore- disse soavemente biascicando le parole - Comunque la si guardi, tu sei tutto ciò che voglio! - La baciò di nuovo, fece una risatina e grugnì leggermente.
    Privatamente Isabella aveva cominciato a fantasticare su come sarebbe stato cambiare veramente, e vivere come un animale. Dopo qualche tempo a contemplare l'idea, non pensava che sarebbe stato tanto male. L'idea di essere in segreto, una principessa maledetta che aspettava il momento giusto per rivelare se stessa era stuzzicante. Aveva finalmente capito che cosa trovav...

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    Last Post by Xander Ares il 3 Aug. 2020
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  3. Le tre capre
    C'erano tre sorelle belle ma stupide e sgarbate come capre perciò non trovavano marito.

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    C'erano una volta tre sorelle che pur essendo di bell'aspetto non trovavano marito, perché erano tutte e tre con poco sale in zucca, di modi rozzi, sempre pronte ad urlar per niente e ad irritarsi per un nonnulla proprio come le capre e perciò in paese tutti le chiamavano scherzosamente le tre capre.
    Un giorno in paese arrivò un giovanotto e la madre delle tre capre pensò che fosse una fortuna, non essendo del paese lui non poteva sapere come fossero stolte le sue tre figlie e decise di farlo entrare in casa invitandolo a mangiare per vedere se lo convinceva a fidanzarsi con una delle tre.
    La madre prima che arrivasse il giovanotto vietò alle sue tre figlie di parlare finché c'era il loro ospite, perché se no avrebbe scoperto che erano una più capra della altra.
    Arrivata la sera il giovanotto arrivò a casa loro e si sedette davanti alle tre sorelle che lavoravano a maglia e ricamavano.
    Sul fuoco del camino si trovava un enorme pentolone pieno d'acqua che ormai stava bollendo, così una delle tre sorelle disse: - Naah, l'acqua sta bollendo cala i maccheroni! - La seconda sorella, che stava ricamando sentendola disse - In tempo, tempo! -
    La terza sorella allora la rimbeccò urlando - Stai zitta! Se no ci sente il giovanotto... Me, calali adesso! - L'altra si girò e rispose petulante - La mamma a detto di non parlare e tu l'hai fatto! -
    Il giovanotto allora pensò tra se e se "Ma guarda in mezzo a che capre sono capitato" e come il vento se ne andò via.
    Riadattato da un racconto orale salentino da Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 9/6/2021, 18:52
    Last Post by Xander Ares il 2 Aug. 2020
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  4. LA GRANDE ILLUSIONE DI MIRABILI - 2

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    Racconti
    By Xander Ares il 1 Aug. 2020
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    A causa della promozione della parte finale del numero l'interesse della gente era aumentato oltre ogni immaginazione. Era interessante sentire tante persone interrogarsi sulla sua imminente trasformazione, e vedere tante gente lasciare da parte l'incredulità per fantasticare su come una persona potesse trasformarsi realmente in qualcosa di completamente diverso.
    La maggior parte di ciò era dolcemente stupido, Isabella però era un po infastidita dal modi in cui alcune persone sembrarono andare su di giri dopo l'anticipazione pubblicitaria. Erano stata fatte delle inquietanti foto-manipolazione di lei con un muso, orecchie flosce, e diffuse ampiamente su Internet. La disturbava l'idea che alcune persone potevano davvero avere voglia di vederla trasformata in un grasso maiale, arrivando a preferire che lei fosse un animale invece che una donna. Eppure, era solo un'illusione, solo un innocuo divertimento per quasi tutti. Avrebbe potuto ignorare i bizzarri desideri di pochi stramboidi per quello che sarebbe stato di li a poco, il coronamento del suo partner. Inoltre, era difficile in ogni caso, immaginare un tale splendido esemplare di femminilità grugnire a quattro zampe, per sempre come un animale.
    Sorrise tra sé, pensando a Mirabili, e la sensazione delle sue braccia intorno a lei. Era stata la sua amante per quasi due anni, e si sentiva ancora le farfalle nello stomaco di tanto in tanto. Era sposato, naturalmente, e così il loro amore doveva rimanere segreto poiché Mirabili aveva una certa reputazione come animatore per famiglie, una reputazione che doveva essere mantenuta. La gente doveva credere che Elisa, la moglie di Mirabili, era l'amore della vita dell'illusionista.
    In realtà Isabella lo capiva e lo apprezzava più della moglie, lei lo amava più di ogni altra cosa.
    Le due donne benché sapessero l'una dell'altra non si odiavano. Elisa era una semplice informazione per lei, un posto di blocco occasionale, molto simile a una riunione regolare scomoda che doveva essere programmato in anticipo. Isabella raramente pensava a lei ed Elisa la considerava solo la nuova fiamma di un uomo che aveva smesso di amare anni prima e con cui rimaneva per ragioni di comodo.

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    Last Post by Xander Ares il 1 Aug. 2020
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  5. LA GRANDE ILLUSIONE DI MIRABILI - 1

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    Racconti
    By Xander Ares il 30 July 2020
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    Isabella Eterni prese visione del programma per il nuovo spettacolo di magia di Mirabili, un grande evento a Milano e la ragazza riteneva che parteciparvi sarebbe stata una grande occasione. Questa volta infatti Isabella sarebbe stata più che la sua assistente, era certa di aver un ruolo di primo piano nello spettacolo. Lo show sarebbe stato ripreso da un canale televisivo nazionale e trasmesso in prima serata, i promotori dell'evento l'avevano pubblicizzato come quello che sarebbe stato il più grande spettacolo di magia di questo decennio. Mirabili era stato molto occupato nella pianificazione e preparazione di ogni illusione, compresi quelle che prevedevano l'ausilio di Isabella. Quello spettacolo doveva essere il più grande e importante della carriera dell'illusionista, e quella sera sarebbe stato incoronato con un trionfo grazie al suo ultimo numero in cui avrebbe trasformato la sua bella assistente in un maiale, per farla correre tra il pubblico meravigliato per la sua nuova suina forma e quindi ritrasformarla nella sua forma originale ottenendo uno straordinario finale. Nella mente di Mirabili tutto ciò sarebbe perfetto.
    Ogni illusionista di medio livello sarebbe in grado di eseguite questo numero con un semplice sbuffo di fumo e di una sostituzione, perciò Mirabili aveva voluto rendere questo trucco qualcosa di molto più grandioso. La sua raffinatezza avrebbe di gran lunga superato le altre illusioni di transustanziazione, come “da donna a una tigre” o “donna dal fumo”. La sua trasformazione doveva essere lenta, in modo che la gente potesse vederla accadere, doveva capire che era una illusione complessa e geniale. Il vestito vaporoso di Isabella nascondeva parecchi sacchetti autogonfiabili sulla parte interna, il che avrebbe dato l'illusione allo sguardo degli spettatori che fosse sempre più grassa e più a forma di botte. Con l'aiuto di occasionali esplosioni di fumo al momento giusto, sarebbero scivolati sulle di lei mani e piedi degli zoccoli posticci. Una piccola coda riccia era nascosta nel suo abito, che sarebbe sbucata fuori al momento opportuno. Piccole sacche nascoste nelle narici e dietro le orecchie avrebbe dato l'illusione che il suo viso cominciasse a cambiare. Una protesi avrebbe funzionato per il muso come gli zoccoli per le ultime fasi, e lei avrebbe indossato speciali lenti a contatto sensibili alla luce ultravioletta, in modo da rendere gli occhi piccoli e neri a metà della sua trasformazione. Doveva anche mettere denti finti, scolpiti per sembrare piccole zanne quando apriva la bocca. Tutto ciò sarebbe stato accentuato dal suo grugnire e strillare, come se la sua voce fosse perduta. Verso la fine, un lampo di fumo avrebbe mascherato la sua sostituzione con il maiale reale, che avrebbe indossato una variazione del suo vestito e una parrucca bionda tenuta su a malapena per far credere che stesse perdendo i capelli. Il maiale era stato addestrato per eseguire s...

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    Last Post by Xander Ares il 30 July 2020
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  6. I mondi di Remia - Le Specie: Elementali - Orchi

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    Sub-specie degli elementali è fortemente improntata al combattimento fisico, grazie alla grande forza e resistenza, di contro è fortemente penalizzata nella magia a causa della bassa intelligenza e saggezza.
    Questa sub-specie è dotata di bonus che le consentono di ricevere un dieci per cento di esperienza in più nell'uso delle abilità Armi contundenti, inoltre hanno 20 Punti Attributo in più su forza e vitalità all'inizio del gioco rendendola una razza estremamente valida per la grande maggioranza delle classi guerriere. Inoltre l'avatar è quaranta centimetri più alto dell'utente rendendolo più imponente e intimidatorio.
    Gli orchi però hanno molti malus non possono apprendere tutte le arti produttive, Arte culinaria e tutte le arti magiche oltre il livello base, inoltre hanno 5 Punti Attributo in meno su intelligenza e saggezza all'inizio del gioco.

    Scheda di stato a inizio gioco
    SpecieElementaleSub-specieOrco
    Salute200/200Mana75/75
    Forza26Destrezza6
    Intelligenza1Saggezza1
    Vitalità26Fortuna6
    Punti da distribuire15

    Questa razza sarà disponibile solo dopo un evento del gioco.
    Last Post by Xander Ares il 30 July 2020
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  7. Efesto e il trono d'oro
    Hera diedero alla luce il piccolo Efesto, purtroppo il poverino non era bello come i fratelli, anzi era veramente brutto.

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    Miti Greci
    By Xander Ares il 28 July 2020
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    Ci fu un tempo in cui Zeus e sua moglie Era diedero alla luce un figlio, il piccolo Efesto, purtroppo il poverino non era bello come i fratelli, anzi a dire di molti era veramente brutto, tanto brutto che sua madre non sopportando di aver dato la vita a un bambino così brutto lo buttò giù dall'Olimpo.
    Il piccolo cadde per un giorno intero prima di finire nell'oceano, per fortuna le bellissime nereidi vedendolo cadere lo salvarono e lo portarono sull'isola di Lemno.
    A causa della brutta caduta Efesto divenne zoppo e non sarebbe mai riuscito a reggersi in piedi senza l'aiuto di un bastone, due delle nereidi di nome Teti ed Eurinome ne ebbero pietà e che gli diedero in dono una grotta come fucina.
    Da quel giorno passarono nove lunghi anni in cui Efesto studio nelle viscere fumose dell'Etna e nei fuochi nascosti di Lemno l'arte della metallurgia e della fucina dei fabbri. Nove anni in cui non fece altro che battere e plasmare il bronzo, il ferro e i metalli preziosi con l'aiuto dei mostruosi ciclopi. Un giorno però si stanco di vivere sottoterra e decise che sarebbe tornato sull'Olimpo accolto da tutti, ma per fare ciò doveva prima far vedere a Era quanto valeva.
    Allora Efesto usò tutto ciò che aveva imparato per forgiare un enorme trono, tutto d'oro e riccamente decorato che inviò in dono a sua madre, ma appena Era prese posto su di esso mille invisibili fili la immobilizzarono e nessuno tra gli dei dell'Olimpo riuscì a liberarla. Era allora fu costretta a supplicare Efesto di tornare sull'Olimpo per liberarla.
    Riadattato da un mito greco da Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 18:24
    Last Post by Xander Ares il 28 July 2020
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  8. L'urlo solitario
    Tre ragazzi bloccati a piedi sotto la pioggia cercano rifugio in una vecchia baracca

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    La pioggia batteva fitta e violenta nel notte, ogni passo che i tre ragazzi tentavano di fare sprofondava di mezzo metro nel fango, ma non potevano fermarsi. Andare a fare un giro per le strade di campagna con un auto con la cappotta rotta era stata un'idea stupida, quando la pioggia è iniziata l'auto si era allagata e in breve smise di funzionare, come anche i telefoni ormai tutti bagnati erano morti.
    L'unica cosa che potevano fare era farsi largo a piedi nel fango finché non avessero trovato un riparo di fortuna. Dopo un tempo imprecisato videro quella che sembrava la sagoma di un edificio, subito i tre si diressero nella sua direzione solo per scoprire che era una vecchia baracca fatiscente abbandonata.
    Uno di loro aprì la porta quando un'ombra urlante si lanciò verso la sua testa, era un pipistrello che riposava nella baracca, sentendo il rumore della porta era scappato nella pioggia allontanandosi, fu allora che sentirono una voce urlare in lontananza: - Aiuto! Se questo tronco si capovolge moriremo tutti annegati! -
    La voce rimbombava nell'aria non rendendo possibile capire da dove arrivava, ma ai ragazzi sembrava vagamente familiare. Non riuscendo a capire da dove provenisse e non vedendo niente entrarono nella baracca.
    L'oscurità regnava quasi sovrana, però dalle ombre si intuiva che era una vecchia segheria che sfruttava il vicino fiume per far funzionare i macchinari e per trasportare i tronchi da tagliare.
    Una fioca luce filtrava dall'ammezzato attirando l'attenzione dei ragazzi, era probabile che fosse una lampada di emergenza perciò decisero di andare a controllare.
    Mentre salivano sulla vecchia scala a pioli traballante sentirono di nuovo urlare: - Aiuto! Se questo tronco si capovolge moriremo tutti annegati! -
    Questa volta la voce sembrava più vicina come se fosse nella baracca, ma nessun altro suono si udiva.
    I tre lentamente ripresero a cercare la fonte della luce, ma quando ancora erano vicini a vederla il pavimento sotto di loro franò facendoli piombare nel canale sottostante che si collegava al fiume. A causa della pioggia era in piena e trascinò via i ragazzi con il pavimento dell'ammezzato distruggendo tutto lungo il cammino. Così la vecchia segheria crollò su se stessa, mentre vecchi tronchi marci ripresero a galleggiare dopo lungo tempo.
    Le tre anime sfortunate cercarono di resister alla corrente, ma i detriti non facevano che colpire e graffiare i loro corpi, l'unica che riuscirono a fare era salire su un vecchio e grosso tronco marciò, purtroppo intorno a loro si ammassavano sempre di più detriti acuminati che avrebbero maciullato i loro corpi in pochi istanti.
    Uno dei ragazzi si mise a urlare: - Aiuto! Se questo tronco si capovolge moriremo tutti annegati! - In quell'istante i tre capirono perché quella voce gli sembrava familiare e si guardarono tra loro terrorizzati.
    Proprio in quell'istante il tronco raggiunse il ...

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    Last Post by Xander Ares il 27 July 2020
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  9. Favole
    Vedi la lista completa delle favole sul blog

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    Favole
    By Xander Ares il 27 July 2020
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    Il cuore del re
    Una regina scoprirà che il potere di una parola è più grande di quanto si possa pensare

    Le lacrime di Sole del Mattino
    Quando le praterie si estendevano fin oltre dove si posava sguardo viveva Sole del Mattino, figlia prediletta di capo Piccolo Acero...

    Senzachioma e altre fiabe
    Raccolta di fiabe, contiene : Senzachioma | La fortuna annunciata | L'occhio magico della regina | Thomas e il coccodrillo

    La grande corsa della fattoria e altre storie di animali
    Raccolta di storie per bambini, contiene : La grande corsa della fattoria | Il passerotto e il granturco | Il pranzo della volpe | I giorni della merla

    Strisciaciottoli e altre fiabe
    Raccolta di fiabe, contiene : ...

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    Last Post by Xander Ares il 27 July 2020
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  10. Re Mida e il tocco d'oro
    Il dio Bacco decide di esaudire un desiderio del sovrano di Frigia

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    Miti Greci
    By Xander Ares il 26 July 2020
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    Un tempo il re di Frigia era uno degli uomini più ricchi della Grecia, il suo nome era Mida ed era convinto che l'oro era la cosa più bella e importante del mondo.
    Il dio Dioniso all'epoca girava il mondo per insegnare agli uomini l'arte di fare il vino, ad accompagnarlo c'era il suo patrigno Sileno. Un giorno Mida vide un vecchio che dormiva sotto un albero e riconoscendo in lui Sileno si sentì molto onorato di avere un ospite così importante e organizzò dieci giorni e dieci notti di banchetti e festeggiamenti.
    La divinità del vino quando venne a sapere che il patrigno era stato ricevuto con una tale cortesia e delicatezza dal re Mida che andò dal sovrano di Frigia e disse: - Hai accolto mio padre in modo magnifico e ne sono soddisfatto, perciò voglio esaudire un tuo desiderio. Chiede qualunque cosa e te la darò. -
    Il sovrano che da sempre sognava di diventare il più ricco di tutti perciò il suo pensiero si rivolse all'oro, il nobile metallo era tutto ciò che lui desiderava.
    - Sommo Dioniso, fa che tutto ciò che tocchi si trasformi in oro, così che possa essere l'uomo più ricco al mondo. -
    Il dio sorrise dicendo: - E sia, che tu abbia più oro di quanto ne vorrai. -
    Mida felice toccò subito il suo trono che divenne d'oro massiccio. Il re estasiato corse per tutto il palazzo toccando tutto ciò che vedeva, non accorgendosi essere più lento, i suoi sandali e abiti erano pesanti perché divenuti del giallo metallo. Ciò nonostante tutto nel palazzo fu trasformato in oro: le colonne, le statue, le anfore.
    Il re però scoprì presto che l'avidità che aveva dimostrato era la sua rovina, infatti appena addentata una mela essa diventò d'oro e gli ruppe tutti i denti, quando cerco di bere dell'acqua per poco non si strozzava perché divenne un liquido dorato in bocca.
    - Cosa posso fare? Non posso né mangiare né bere! - Disse il sovrano prossimo a morire di fame e di sete.
    Sotto il peso dei suoi abiti d'oro, andò ai vigneti di Dioniso sul Monte Olimpo per chiedere aiuto alla divinità. Il dio del vino vedendolo sorrise e disse: - Hai già avuto abbastanza oro? Posso dartene di più se vuoi? -
    - Basta oro! – Rispose Mida disperato – Non posso mangiare, né bere a causa dell'oro! Ti prego, Dioniso, riprenditi il tuo dono. -
    Dioniso capì che Mida aveva imparato la lezione e gli disse: - Vai a lavati nel fiume Pattòlo, le sue acque ti purificheranno. -
    Il sovrano ubbidì e andò subito sciacquarsi come gli era stato detto, a poco a poco pagliuzze dorate si staccarono dalla pelle del re. Vedendo ciò Mida iniziò a gettarsi l'acqua addosso fregando vigorosamente, finché tutto l'oro lasciò il suo corpo.
    Da allora in poi le acque di quel fiume trascinano verso la foce pagliuzze d'oro, mentre re Mida tornò normale e imparò che chi troppo vuole nulla stringe.
    ...

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    Last Post by Xander Ares il 26 July 2020
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