1. Le pettole della pettegola
    Una comare aveva finito di impastato il pane, quando, mentre metteva l'impasto a lievitare, fu chiamata da una vicina di casa.

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    Una comare aveva finito d'impastare il pane, quando, mentre metteva l'impasto a lievitare, fu chiamata da una vicina di casa. Come si usa tra comari si incomincia da una cosa e si continua chiacchierando del più e del meno, così le due si misero a pettegolare, specie visto che non si vedevano da diversi giorni e avevano molte cose da raccontarsi.
    Per pensare a chiacchierare con la vicina la donna si dimenticò della pasta del pane messa lievitare, quando tornò a casa la vide che uscita tutta fuori dalla coppa attaccandosi al lenzuolo messo di sopra per coprirla. Aveva lievitato troppo! Ormai anche se le avesse dato una forma e a infornarla il pane sarebbe uscito colloso, molle molle e con sapore acidulo.
    La donna però per non si dava pace all'idea di dover buttare tutto l'impasto, specie pensando a quello che avrebbe detto il marito scoprendo che era colpa della sua abitudine di spettegolare. Pensando l'amato però si ricordò che il suo sposo scherzava sempre dicendo che si sarebbe mangiato pure i sassi se fossero stati fritti. In fondo la frittura era diversa dal cuocere al forno, pensò la comare, e poteva darsi che coprisse il sapore dell'impasto e perciò decise di provare. Così gettò un po' della pasta nell'olio bollente e in un attimo si gonfiò e divenne dorata. La comare assaggiò e si accorse che era buona, ma un po' insipida, così provò a friggerne un'altro pezzetto della pasta dopo aver aggiunto un pizzico di sale e la trovò saporitissima.
    Subito si mise di gran lena a friggere l'impasto, ma poiché era tutto attaccato al lenzuolo, non riusciva a dargli una forma e così uscirono tutte diverse, ma buonissime. Quando arrivò il marito chiese che cosa fossero e la comare sapendo che era nate dal suo pettegolare disse che erano pettole, l'uomo diffidente le assaggiò, ma dopo il primo morso iniziò a strafogarsi per quanto gli piacevano.
    Visto che ne era uscita una coppona piena le diede da provare anche alle vicine che vollero sapere subito la ricetta, e così nacquero e si diffusero le pettole.
    Last Post by Xander Ares il 16 July 2021
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  2. Il bambino a balia
    Una donna dopo aver partorito non aveva il latte da dare al suo piccino, così lo mandò a balia per essere allettato da una comare...

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    Una donna dopo aver partorito non aveva il latte da dare al suo piccino, così lo mandò a balia per essere allettato da una comare che aveva un marito ubriacone. Strane cose però presto presero ad accadere, mentre il piccolo dormiva spariva, per riapparire sotto il letto dove la donna teneva le patate.
    Quando il piccolo cominciò a dire le prime parole capitava che quando cadeva o piangeva parlasse di un cappello rosso cattivo.
    Presto il bambino fu abbastanza grande da incominciare a correre, saltare e un giorno vide un bel fico appeso al ramo e pensò di arrampicarsi sull'albero, ma neanche fece in tempo a raggiungere un decimo dell'altezza che prese e cadde giù in un gran pianto, la balia cercò di calmarlo quando il piccolo iniziò a raccontare di essersi visto alle spalle un uomo basso dal cappello rosso che lo aveva spinto giù, la donna sembrò turbata e iniziò a dirgli che l'aveva sognato, i piccolo però ripeteva la storia e lei sempre seccata gli diceva che aveva sognato.
    Il marito della balia vedendo il piccolo turbato lo chiamo a se gli raccontò che a loro casa c'era il Munaceddhu e sua moglie era molto simpatica al dispettoso spiritello, tanto che le faceva trovare spesso nel barattolo dello zucchero dei soldi. L'uomo gli rivelò che il Munaceddhu gli faceva i dispetti perché era geloso che la donna lo allattava anche se non era della famiglia, e lo voleva cacciare via.
    La balia non voleva che si parlasse mai dello spiritello, perché sapeva che l'essere soprannaturale si arrabbia quando si racconta dei suoi regali.
    Pochi giorni dopo il fatto il bambino fu ritenuto abbastanza grande da non essere più tenuto a balia e i dispetti del Munaceddhu terminarono, ma il marito che aveva rivelato il segreto dopo pochi mesi morì in modo misterioso.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:19
    Last Post by Xander Ares il 15 July 2021
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  3. Occhi di Sole
    C'era una volta una regina che molto bella, ma era anche tanto vanitosa e non voleva che nessuna fosse meglio di lei.

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    By Xander Ares il 14 July 2021
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    C'era una volta una regina che molto bella, ma era anche tanto vanitosa e non voleva che nessuna fosse meglio di lei.
    Passava giorni interi a guardare nello specchio per ammirare la propria immagine riflessa, e si sentiva felice quando udiva qualcuno dire che lei era la più bella al mondo.
    Un giorno mentre passeggiava nel giardino del suo palazzo vide una fanciulla che era molto più bella di lei.
    - Come può esserci qualcuna più bella di me? - Pensava la regina, e da quel momento in poi non ebbe più pace, giorno e notte pensava a come togliere di torno la sua rivale e tornare ad essere la più bella di tutte. Domandò ai suoi servi chi era, e gli dissero che si chiamava Occhi di Sole e che era figlia di povera gente.
    La perfida regina sentendo così si travestì come una delle sue dame e andò a casa della fanciulla, dicendo che voleva portarla a lavorare a palazzo come cameriera e tanto fece che i genitori le affidarono la figlia, pensando che avrebbe un buon lavoro.
    La regina però di portarla a palazzo la consegnò a una serva dicendo: - Portala dentro al bosco e uccidila! Poi portarmi il suo fegato e il cuore così che io possa assicurarmi che sia morta. -
    La donna ebbe però compassione della fanciulla e la chiamò per raccontargli degli ordini della regina. Sentendo la donna Occhi di Sole si mise a piangere dicendo: - Ti prego non uccidermi! Andrò da sola nel bosco e non tornerò mai più! La regina non saprà mai che mi hai risparmiato. -
    La serva preoccupata rispose: - Come farò per il fegato e il cuore? Se non gli porto la regina saprà che sei viva. -
    - Portagli il cuore e il fegato di un coniglio, sono così piccina che non noterà la differenza. -E la serva così fece.
    Occhio di Sole si addentrò nel bosco e camminò e camminò per tre giorni interi quando ecco una casina. Piano piano entrò e vide una vecchina che cucinava.
    - Per favore datemi un giaciglio per la notte e un tozzo di pane, sono tre giorni che non dormo e non mangio. -
    La vecchina che era di buon cuore la accolse in casa e divise in lei la sua cena, e vedendola così giovane e mal ridotta decise tenerla con se. Così la fanciulla continuò a vivere nella casina del bosco con la buona vecchina e più il tempo passava e sempre più Occhio di Sole diventava bella.Un giorno mentre la ragazza puliva davanti alla porta della casina le passò davanti una bellissima carrozza tirata da due cavalli. Dentro c'era una signora vestita tutta elegante che passando guardò Occhi di Sole e si mise ad urlare. Occhi di Sole capì subito che la signora elegante era la regina, la quale vedendola l'aveva presa per un fantasma. In un lampo la fanciulla corse dentro casa, a disse tutto ciò che era successo alla vecchina, e che temeva che la regina sapendo dove era avrebbe cercato di nuovo di ucciderla, perciò doveva andare via prima che capisse che non era un fantasma.
    Così Occhi di Sole scappò di nuovo nel bosco e camminando, camminando arrivò davanti a un giard...

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    Last Post by Xander Ares il 14 July 2021
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  4. La notte dei fantasmi
    Una signora lavorava in un forno, e ogni notte tornava a casa sfinita, camminando da sola per una strada deserta...

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    Una signora lavorava in un forno, e ogni notte tornava a casa sfinita, dopo una giornata di lavoro, camminando da sola per una strada deserta. Una notte siccome faceva particolarmente freddo si coprì da capo a piedi con il suo lungo scialle nero.
    Intanto una sua vicina di casa, non riusciva ad addormentarsi perché attendeva con ansia il rientro a casa di uno dei suoi figli. Ad un certo punto si alzò dal letto, si coprì con un lenzuolo e si recò all'angolo dell'isolato, di fronte a una villa, sperando di scorgere il figlio. Non appena si affacciò sul ciglio della strada vide un’ombra nera giungere dalla destra e corse a casa tutta impaurita. Per tutta la notte non riuscì a chiudere occhio dallo spavento.
    Intanto l’ombra nera, che altri non era che la sua vicina di casa fornaia, vide una cosa bianca apparire e poi scomparire e la scambio per uno spirito; tanta fu la paura per l'apparizione che se ne tornò indietro con il cuore in gola e rimase tutta la notte al forno. Ma dovete sapere che le due erano come sorelle ed il giorno dopo quella che lavorava al forno andò a fare visita all'altra per sfogarsi.
    - Sapessi che nottata che ho passato! -
    - Pure io! - Ribatte l'altra, che voleva raccontare che aveva passato. Così si raccontarono l’accaduto l'un l'altra e scoprirono la verità.
    - Allora eri tu quella vestita di nero! – disse una .
    - E allora eri tu quella vestita di bianco! – rispose l’altra. Fu così che dopo una notte sottosopra, finì tutto con una bella risata.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 17:43
    Last Post by Xander Ares il 13 July 2021
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  5. Stiamo cambiando casa!
    Un tempo viveva una vedova massara, il marito infatti era morto molti anni prima e lei viveva da sola...

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    Un tempo viveva una vedova massara, il marito infatti era morto molti anni prima e lei viveva da sola, da qualche tempo durante la notte sentiva dei rumori strani e aveva paura.
    La donna dopo giorni di terrore notò molti dettagli particolari, tutte le mattine trovava la coda del cavallo intrecciata, quando beveva il caffè scopriva che era salato perché qualcuno aveva messo il sale nel barattolo dello zucchero, e tanto piccoli scherzetti che opera chiaramente di un burlone. Nessuno però viveva con lei e capì che era opera di uno spiritello dispettoso, il Munaceddhu.
    Tutti sapevano che quando inizia ad infestare un'abitazione, la cosa migliore da fare e traslocare e così la vedova, che già non ne poteva più, decise di cambiare casa.
    Così caricò tutto sul carretto, diede l’addio alla vecchia casa, e si misi in viaggio, stanca ma felice di essersi liberata del terribile Munaceddhu, passando accanto al podere accanto, il vicino chiese: - Comare dove te ne vai? -
    La donna stava per rispondere, quando sentì una voce dietro di lei - Stiamo cambiando casa, stiamo cambiano casa! -
    Sorpresa la massara si voltò verso la voce e vide il Munaceddhu che saltellava sul carretto tutto allegro.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:07
    Last Post by Xander Ares il 12 July 2021
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  6. L'uomo con la falce
    In un notte particolarmente silenziosa, un vigilantes montava in servizio per il suo turno di sorveglianza, quando vide una figura sconosciuta gironzolare...

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    In un notte particolarmente silenziosa, un vigilantes montava in servizio per il suo turno di sorveglianza, quando vide una figura sconosciuta gironzolare per uno dei capannoni. La cosa gli sembrò molto strana poiché l’allarme non era mai suonato, quindi chiunque fosse sembrava come fosse apparso dal nulla.
    Osservandolo il vigilantes notò che lo strano figuro dava colpi di falce a destra e manca se nessuna ragione per poi chiudersi dentro uno stanzino all'interno del capannone.
    Il guardiano subito chiamò per farsi dare man forte mentre rimaneva di guardia davanti alla stanza, prestò arrivarono e aprirono la porta solo per essere investiti da una miriade di oggetti grandi e piccoli scaraventati fuori da quello stanzino.
    Controllarono ogni angolo, ogni ombra, ma l'uomo della falce era scomparso senza lasciare nessuna traccia.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 17:52
    Last Post by Xander Ares il 11 July 2021
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  7. Gli stolti e i furbi
    C'era una volta una principessa, che era sempre triste e non rideva mai...

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    By Xander Ares il 10 July 2021
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    C'era una volta una principessa, che era sempre triste e non rideva mai. Suo padre il Re era disperato, quando seppe di una vedova che era famoso per i suoi tre figli, i due maggiori erano scaltri e furbi che riuscivano ad ottenere quasi tutto con la loro intelligenza, il minore invece era un sempliciotto, ma così di buon cuore che tutti gli volevano bene.
    Il Re pensò che uno dei tre poteva aiutare sua figlia e mandò un servo a casa della vedova per dirle: - Per ordine del Re chi dei tuoi figli farà ridere la principessa l'avrà in sposa. -
    Il maggiore sentendo così decise di agire prima dei suoi fratelli e disse alla mamma: - Voglio andare al castello per far ridere la figlia del Re, dammi la tua benedizione madre. -
    La donna lo benedisse e lui si mise in cammino. Cammina cammina, a un certo punto vide un vecchietto che camminava a fatica reggendosi a bastone.
    Il vecchio stremato lo guardò e disse: - Per favore ragazzo aiutami a portare la bisaccia che io non ce la faccio più. -
    Il giovane era uno scansafatiche, abituato a usare la sua astuzia per evitare ogni lavoro, e perciò rispose: - Ahimè non posso, perché devo al castello a cercar fortuna. -
    E se ne andò senza voltarsi indietro, così cammina e cammina, arrivò al maniero dove dopo essersi presentato al Re incontrò la principessa. Subito si misi a raccontarle quattro barzellette, le più belle e astute che conosceva, ma la fanciulla non rise e a lui non restò che tornare a casa.
    Il figlio di mezzo felice di vedere che il fratello non c'è l'aveva fatta, si fece anche lui dare la santa benedizione e partì per tentare la fortuna.
    portava una , vide un cristiano: Gesù, ma lui non lo sapeva. Cammina e cammina a un certo anche lui incontrò il vecchietto che stanco morto si era seduto su un masso al margine della strada.
    - Ti prego bel giovane aiutami a portare la bisaccia. - disse il vecchio, il ragazzo era più scansafatiche del fratello e rispose: - Mi spiace non posso, vado al castello a cercar la mia fortuna. -
    E prosegui senza più voltarsi finché non fu davanti al Re, anche lui fu portato subito dalla principessa, e, per rallegrarla pensò che se le storielle argute del fratello non avevano funzionato avrebbe provato con quel più semplici, ma gustose. Così iniziò a raccontare sei o sette barzellette, senza dare un attimo di pausa per rendere il ritmo più incalzante, ma la fanciulla anche stavolta non rise.
    Vedendo i suoi fratelli tornare anche il figlio minore volle andare al castello, ma la mamma non voleva, perché temeva che sempliciotto com'era potesse perdersi. Il ragazzo però tanto fece che la donna fu costretta a dargli la sua benedizione e così anche lui partì. Cammina cammina, arrivò a metà strada dove il povero vecchietto che stremato portava la pesante bisaccia e disse: - Vi aiuto a portare la borsa? -
    - Grazie, buon giovane. -
    E così il ragazzo lo accompagnò a casa e il vecchietto per ringraziarlo gli regalò un bastone. Il giov...

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    Last Post by Xander Ares il 10 July 2021
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  8. Le code intrecciate
    C'era un uomo che viveva con la moglie e la figlia a Leverano, ed aveva una stalla grandissima, piena di tantissimi meravigliosi cavalli.

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    C'era un uomo che viveva con la moglie e la figlia a Leverano, ed aveva una stalla grandissima, piena di tantissimi meravigliosi cavalli. Quando la figlia arrivò a quell'età in cui ci si interessa ai giovanotti si fidanzò. Il padre per essere sicuro che la ragazza la sera non si vedesse da sola con l'amato pensò di farle strigliare i cavalli, così se il giorno dopo avesse trovato le criniere annodate, avrebbe saputo che era andato in segreto a vedersi con il fidanzato, perché non aveva strigliato i cavalli.
    Così ogni sera la ragazza era costretta a malincuore, a separarsi dal suo fidanzato per andare a strigliare i cavalli. Purtroppo però nella stalla viveva un Munaceddhu, che ogni notte e si divertiva a intrecciare le criniere e le code degli animali per vedere che faccia avrebbe fatto il padrone delle bestie.
    Quando la mattina l'uomo si recava nelle stalle, iniziò a notare con suo grande stupore, che ogni mattina tutte le chiome dei cavalli avevano tante piccole trecce e perso che la figlia volesse canzonarlo e se la prendeva con lei. Così la ragazza si ritrovò non solo a strigliare i cavalli la sera, ma anche a sciogliere le trecce degli animali prima che il padre le vedesse e se la prendesse con lei.
    La cosa andò avanti per parecchi giorni, e il Munaceddhu, forse per spezzare la monotonia prese a infastidire la moglie dell'uomo. Ogni notte entrava nella camera da letto della coppia, e mentre dormiva iniziava a tirar via le lenzuola alla donna, non solo, se la donna dormiva supina lo spiritello si sedeva sul suo petto per farla respirare a fatica.
    La sposa dell'uomo dopo un paio di notti di queste attenzioni, capì che dietro le sue notti agitate c'era qualcosa di strano, così una sera finse di dormire per vedere cosa davvero succedeva.
    Nel bel mezzo della notte sentì qualcosa tirare le lenzuola, come se un animale si stesse arrampicando sul letto. Quando la donna lo sentì su di lei prese le lenzuola e le gettò a terra con forza che aveva, subito si sentì il tonfo di qualcuno che cade e l'ombra di bambino scivolò via.
    Da quel giorno il Munaceddhu non comparve più, e donne e cavalli poterono dormire sonni tranquilli.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:06
    Last Post by Xander Ares il 9 July 2021
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  9. Un aiuto inaspettato
    Una notte una coppia di fidanzati, mentre viaggiava in auto su una strada non illuminata, il mezzo forò una gomma...

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    Una notte una coppia di fidanzati, mentre viaggiava in auto su una strada non illuminata, il mezzo forò una gomma mentre erano a qualche chilometro da Spongano.
    Il ragazzo allora scese dall'auto e iniziò a cambiare la gomma, nonostante il buio. Mentre trafficava con il cric sentì d'un tratto una voce, un uomo apparso dal nulla si era avvicinato per chiedergli se avevano bisogno d'aiuto.
    Il giovane ben felice accettò subito l'aiuto di quel buon samaritano, ma appena la gomma fu apposto l'uomo si è congedato prima che la coppietta lo potesse ringraziare, allontanandosi a piedi tra gli alberi e svanendo nel nulla.
    Alcuni giorni dopo la coppietta ripassò da quella stessa strada, quando però era pieno giorno e notarono una lapide vicino al ciglio della carreggiata, di quelle che si usano erigere dove qualcuno è morto a causa di un incidente. I due si avvicinarono al monumento funebre e vedendo la foto ingiallita dal tempo sbiancarono, era l'uomo che l'uomo che gli aveva aiutati a cambiare la gomma, e secondo la data sulla lapide era morto da anni.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 18:21
    Last Post by Xander Ares il 8 July 2021
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  10. Il buco nel pavimento
    Nella chiesa del Santissimo Crocifisso di Galatone, ancora oggi, appena entrati si vede per terra un buco...

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    Nella chiesa del Santissimo Crocifisso di Galatone, ancora oggi, appena entrati si vede per terra un buco che non è stato ricoperto dalla pavimentazione.
    Secondo i racconti dei vecchi, ai tempi della costruzione della chiesa, un operaio che stava lavorando per montare i cassettoni del cielo, in un momento di distrazione scivolò dall'impalcatura cadendo con la nuca sul pavimento. Tutti gli altri operai spaventati corsero verso di lui temendo che fosse morto spaccandosi, ma quando erano neanche a pochi passi da lui quello non si va a rialzare come non fosse nulla. Tutti i colleghi gli si fecero intorno per vedere che si era fatto, ma quello stava meglio di prima e se ne tornò canticchiando a lavorare, invece il pavimento aveva avuto la peggio con la sua testa dura, e dove era caduto c'era un buco che aveva la forma a scodella del suo cranio, e ancora oggi si può vedere.

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    Edited by Xander Ares - 28/7/2021, 12:58
    Last Post by Xander Ares il 7 July 2021
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