1. Gli sposini e il Munaceddhu
    Un giovanotto neretino appena sposato andò a vivere in una casa in contrada Pantalei speranzoso di iniziare una felice vita matrimoniale...

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    Un giovanotto neretino appena sposato andò a vivere in una casa in contrada Pantalei speranzoso di iniziare una felice vita matrimoniale, ma sin dalla prima notte incominciarono i guai, appena si metteva a letto si sentiva rumore di qualcuno che batteva sulle pentole, le capase con le frise venivano rovesciate e i loro pesanti coperchi venivano rotti.
    L'uomo raccontò in giro ciò che stava succedendo a casa sua e scopri che aveva affittato una casa famosa per la presenza del Munaceddhu, sentendo ciò senza neanche pensarci su prese e traslocò in un'altra casa per allontanarsi dallo spiritello. Purtroppo il dispettoso essere doveva essersi affezionato a lui e quella sera andò a trovarlo nella nuova dimora e rovesciò tutti i mobili di casa. Poi si mise a cavalcioni della cagnetta di casa, facendola appiattire al suolo per il troppo peso, il povero animale iniziò a guaire in modo straziante per tutta la notte.
    Dopo qualche giorno di questa sofferenza qualcuno gli suggerì di appendere in ogni stanza le forbici soltanto da un occhiello, così che aprendosi per il peso avrebbero formato delle croci, che avrebbero messo in fuga il Munaceddhu. La storia di questa debolezza però si rivelò solo una chiacchiera di paese poiché lo spiritello tornò a tormentare i giovani sposi, mentre i due dormivano tranquilli grazie alla loro fede nelle forbici, quello prese un secchio d'acqua gelata e gliela buttò addosso urlando: - Stanotte non vi farò dormire! Stanotte non vi farò dormire! -
    Alla fini la coppietta fu costretta ad arrendersi e sopportare gli scherzi del Munaceddhu finché non si fu stancato di loro e passò a tormentare qualcun altro.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:11
    Last Post by Xander Ares il 21 July 2021
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  2. Come nasce il pane e altre storie
    Raccolta di storie orali nella tradizione del Salento

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    Fiabe e 'Cunti salentini
    Come nasce il pane e altre storie
    di
    Xander Ares



    Dedicato alla memoria
    di mia nonna Pippi che
    da bambino raccontava a
    me i miei cugini la favola
    di Come nasce il pane



    La somma delli cunti


    - Introduzione
    - Come nasce il pane
    C'era una bambina dai capelli color dell'oro ricci ricci, e con un bel ricciolo dorato che gli scendeva proprio sulla fronte...
    - Occhi di Sole
    C'era una volta una regina che molto bella, ma era anche tanto vanitosa e non voleva che nessuna fosse meglio di lei.
    - Il diavolo e i carrettieri
    C'era una volta un diavolaccio che camminava un po' zoppicate e perciò tutti gli altri diavoli dell'inferno lo chiamavano il Diavolo Zoppo...
    - Gli stolti e i furbi
    C'era una volta una principessa, che era sempre triste e non rideva mai...
    - La buona novella di comare Volpe
    Giunse il capodanno e comare Volpe sapendo che era un anno santo si fece premura di portare al pollaio la buona novella...
    - Comare Volpe e il pozzo
    Comare Volpe vaga per le campagne salentine in cerca d'acqua
    - L'asinello di Felice
    C'era una volta un avaro che si chiamava Felice, egli aveva un fazzoletto di terra e ci piantava tutto ciò di cui aveva bisogno
    - I volponi e il coniglio
    C'era una combriccola di compari che si in...

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    Last Post by Xander Ares il 20 July 2021
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  3. La donna cancellata
    Qualche anno fa a Porto Selvaggio, due pescatori dilettanti stavano percorrendo uno dei numerosi sentieri che attraversano il bosco...

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    Qualche anno fa a Porto Selvaggio, due pescatori dilettanti stavano percorrendo uno dei numerosi sentieri che attraversano il bosco incontaminato che si affaccia sul mare. Volevano raggiungere la scogliera per mettersi li con le canne a pescare.
    Lungo il sentiero davanti a loro scorsero la figura femminile di una giovane donna vestita di bianco, quando la figura gli notò prese ad andargli incontrò a passo spedito.
    I lunghi capelli le scendevano sul volto, non rendendo possibile vedere il suo volto, perciò i due cominciarono a chiedersi se era qualcuno che conoscevano e gli stava andando incontro per salutarli. Quando però la donna arrivò a circa una dozzina di metri da loro, notarono che i raggi di luce la attraversavano poiché il suo corpo era semitrasparente, fu allora che lei alzò lo sguardo verso di loro rendendo possibile vedere il suo volto, un volto senza naso, bocca e occhi: un volto perfettamente liscio. Fu allora che un urlo straziante risuonò tra gli alberi. I due pescatori lasciarono cadere a terra le canne e tutta l'attrezzatura e presero a correre a perdifiato per bosco, gridando di terrore.
    Continuarono la loro corsa a perdifiato anche quando furono certi che lo spirito non era più presente nelle vicinanze.
    Quando arrivarono in mezzo alla gente raccontarono quello che gli era successo e i vecchi ricordarono della storia dello spirito di una donna che vagherebbe per i boschi senza avere una precisa meta, terrorizzando chiunque si trovi sulla sua strada. Uno spirito di cui non si sa quale possa essere la sua origine, una donna cancellata dalla memoria di tutti.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 18:28
    Last Post by Xander Ares il 19 July 2021
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  4. Pane e cipolla
    Un giorno un arciprete dove farsi fare delle scarpe nuove per se e per tutti preti del paese...

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    Un giorno un arciprete dove farsi fare delle scarpe nuove per se e per tutti preti del paese, così si rivolse a un calzolaio e al suo apprendista. A quel tempo c'era l'usanza che quando ci si rivolgeva a qualcuno per un lavoro di invitarlo a casa fino alla fine dei lavori e mangiare con lui, così come venne mezzogiorno l'arciprete fece preparare pane, formaggio, cipolle e vino.
    Quando l'artigiano stava per allungare la mano sulla forma di formaggio il prelato prese una cipolla e prese a dire: - Maestro calzolaio lo sai che pane e cipolla è il migliore boccone ti pulisce le viscere ti fa pisciare e si lavano i reni e la vescica, insomma un vero toccasana. -
    Sentendo così decantare le lodi dell'ortaggio non ebbe il coraggio di toccare il formaggio, temendo che l'arciprete lo facesse sembrare ingrato per il ben di Dio di cipolle che gli stava servendo.
    Il giorno al suonare del mezzodì il calzolaio fu invitato a sedere a tavola e subito il sacerdote cominciò a parlare: - Maestro calzolaio lo sai che la cipolla ti schiarisce la voce e fa bene alla gola, insomma è la migliore medicina che c'è al mondo. -
    L'artigiano sentendo così non ebbe il coraggio di prendersi solo un pezzetto di formaggio e di nuovo fini a mangiare pane e cipolla. La mattina dopo il calzolaio prese da parte il suo discepolo e gli disse: - Vuoi mangiare formaggio o anche oggi pane e cipolla? -
    - Il formaggio. - rispose il ragazzo.
    - Anche se ti devi prendere un mio schiaffo? -
    - Me ne da già tanti maestro. - disse il discepolo che ci aveva fatto il callo.
    - Bene, allora appena siamo tavola afferra la cipolla più grossa. -
    Quando suonarono le campane di mezzogiorno i due andarono a tavola e il ragazzo subito afferrò l'ortaggio più grosso, il calzolaio allora lo schiaffeggiò dicendo: - Cosa fai maleducato, siamo a casa dell'arciprete e tu gli prendi il boccone migliore, un vero toccasana che è la migliore medicina che c'è al mondo. -
    Sentendo così il sacerdote divenne tutto rosso dalla vergogna, e non disse più nulla e così finalmente tutti e tre mangiarono formaggio, e nessuno toccò le cipolle.
    Last Post by Xander Ares il 17 July 2021
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  5. Le pettole della pettegola
    Una comare aveva finito di impastato il pane, quando, mentre metteva l'impasto a lievitare, fu chiamata da una vicina di casa.

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    Una comare aveva finito d'impastare il pane, quando, mentre metteva l'impasto a lievitare, fu chiamata da una vicina di casa. Come si usa tra comari si incomincia da una cosa e si continua chiacchierando del più e del meno, così le due si misero a pettegolare, specie visto che non si vedevano da diversi giorni e avevano molte cose da raccontarsi.
    Per pensare a chiacchierare con la vicina la donna si dimenticò della pasta del pane messa lievitare, quando tornò a casa la vide che uscita tutta fuori dalla coppa attaccandosi al lenzuolo messo di sopra per coprirla. Aveva lievitato troppo! Ormai anche se le avesse dato una forma e a infornarla il pane sarebbe uscito colloso, molle molle e con sapore acidulo.
    La donna però per non si dava pace all'idea di dover buttare tutto l'impasto, specie pensando a quello che avrebbe detto il marito scoprendo che era colpa della sua abitudine di spettegolare. Pensando l'amato però si ricordò che il suo sposo scherzava sempre dicendo che si sarebbe mangiato pure i sassi se fossero stati fritti. In fondo la frittura era diversa dal cuocere al forno, pensò la comare, e poteva darsi che coprisse il sapore dell'impasto e perciò decise di provare. Così gettò un po' della pasta nell'olio bollente e in un attimo si gonfiò e divenne dorata. La comare assaggiò e si accorse che era buona, ma un po' insipida, così provò a friggerne un'altro pezzetto della pasta dopo aver aggiunto un pizzico di sale e la trovò saporitissima.
    Subito si mise di gran lena a friggere l'impasto, ma poiché era tutto attaccato al lenzuolo, non riusciva a dargli una forma e così uscirono tutte diverse, ma buonissime. Quando arrivò il marito chiese che cosa fossero e la comare sapendo che era nate dal suo pettegolare disse che erano pettole, l'uomo diffidente le assaggiò, ma dopo il primo morso iniziò a strafogarsi per quanto gli piacevano.
    Visto che ne era uscita una coppona piena le diede da provare anche alle vicine che vollero sapere subito la ricetta, e così nacquero e si diffusero le pettole.
    Last Post by Xander Ares il 16 July 2021
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  6. Il bambino a balia
    Una donna dopo aver partorito non aveva il latte da dare al suo piccino, così lo mandò a balia per essere allettato da una comare...

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    Una donna dopo aver partorito non aveva il latte da dare al suo piccino, così lo mandò a balia per essere allettato da una comare che aveva un marito ubriacone. Strane cose però presto presero ad accadere, mentre il piccolo dormiva spariva, per riapparire sotto il letto dove la donna teneva le patate.
    Quando il piccolo cominciò a dire le prime parole capitava che quando cadeva o piangeva parlasse di un cappello rosso cattivo.
    Presto il bambino fu abbastanza grande da incominciare a correre, saltare e un giorno vide un bel fico appeso al ramo e pensò di arrampicarsi sull'albero, ma neanche fece in tempo a raggiungere un decimo dell'altezza che prese e cadde giù in un gran pianto, la balia cercò di calmarlo quando il piccolo iniziò a raccontare di essersi visto alle spalle un uomo basso dal cappello rosso che lo aveva spinto giù, la donna sembrò turbata e iniziò a dirgli che l'aveva sognato, i piccolo però ripeteva la storia e lei sempre seccata gli diceva che aveva sognato.
    Il marito della balia vedendo il piccolo turbato lo chiamo a se gli raccontò che a loro casa c'era il Munaceddhu e sua moglie era molto simpatica al dispettoso spiritello, tanto che le faceva trovare spesso nel barattolo dello zucchero dei soldi. L'uomo gli rivelò che il Munaceddhu gli faceva i dispetti perché era geloso che la donna lo allattava anche se non era della famiglia, e lo voleva cacciare via.
    La balia non voleva che si parlasse mai dello spiritello, perché sapeva che l'essere soprannaturale si arrabbia quando si racconta dei suoi regali.
    Pochi giorni dopo il fatto il bambino fu ritenuto abbastanza grande da non essere più tenuto a balia e i dispetti del Munaceddhu terminarono, ma il marito che aveva rivelato il segreto dopo pochi mesi morì in modo misterioso.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:19
    Last Post by Xander Ares il 15 July 2021
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  7. La notte dei fantasmi
    Una signora lavorava in un forno, e ogni notte tornava a casa sfinita, camminando da sola per una strada deserta...

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    Una signora lavorava in un forno, e ogni notte tornava a casa sfinita, dopo una giornata di lavoro, camminando da sola per una strada deserta. Una notte siccome faceva particolarmente freddo si coprì da capo a piedi con il suo lungo scialle nero.
    Intanto una sua vicina di casa, non riusciva ad addormentarsi perché attendeva con ansia il rientro a casa di uno dei suoi figli. Ad un certo punto si alzò dal letto, si coprì con un lenzuolo e si recò all'angolo dell'isolato, di fronte a una villa, sperando di scorgere il figlio. Non appena si affacciò sul ciglio della strada vide un’ombra nera giungere dalla destra e corse a casa tutta impaurita. Per tutta la notte non riuscì a chiudere occhio dallo spavento.
    Intanto l’ombra nera, che altri non era che la sua vicina di casa fornaia, vide una cosa bianca apparire e poi scomparire e la scambio per uno spirito; tanta fu la paura per l'apparizione che se ne tornò indietro con il cuore in gola e rimase tutta la notte al forno. Ma dovete sapere che le due erano come sorelle ed il giorno dopo quella che lavorava al forno andò a fare visita all'altra per sfogarsi.
    - Sapessi che nottata che ho passato! -
    - Pure io! - Ribatte l'altra, che voleva raccontare che aveva passato. Così si raccontarono l’accaduto l'un l'altra e scoprirono la verità.
    - Allora eri tu quella vestita di nero! – disse una .
    - E allora eri tu quella vestita di bianco! – rispose l’altra. Fu così che dopo una notte sottosopra, finì tutto con una bella risata.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 17:43
    Last Post by Xander Ares il 13 July 2021
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  8. Stiamo cambiando casa!
    Un tempo viveva una vedova massara, il marito infatti era morto molti anni prima e lei viveva da sola...

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    Un tempo viveva una vedova massara, il marito infatti era morto molti anni prima e lei viveva da sola, da qualche tempo durante la notte sentiva dei rumori strani e aveva paura.
    La donna dopo giorni di terrore notò molti dettagli particolari, tutte le mattine trovava la coda del cavallo intrecciata, quando beveva il caffè scopriva che era salato perché qualcuno aveva messo il sale nel barattolo dello zucchero, e tanto piccoli scherzetti che opera chiaramente di un burlone. Nessuno però viveva con lei e capì che era opera di uno spiritello dispettoso, il Munaceddhu.
    Tutti sapevano che quando inizia ad infestare un'abitazione, la cosa migliore da fare e traslocare e così la vedova, che già non ne poteva più, decise di cambiare casa.
    Così caricò tutto sul carretto, diede l’addio alla vecchia casa, e si misi in viaggio, stanca ma felice di essersi liberata del terribile Munaceddhu, passando accanto al podere accanto, il vicino chiese: - Comare dove te ne vai? -
    La donna stava per rispondere, quando sentì una voce dietro di lei - Stiamo cambiando casa, stiamo cambiano casa! -
    Sorpresa la massara si voltò verso la voce e vide il Munaceddhu che saltellava sul carretto tutto allegro.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:07
    Last Post by Xander Ares il 12 July 2021
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  9. L'uomo con la falce
    In un notte particolarmente silenziosa, un vigilantes montava in servizio per il suo turno di sorveglianza, quando vide una figura sconosciuta gironzolare...

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    In un notte particolarmente silenziosa, un vigilantes montava in servizio per il suo turno di sorveglianza, quando vide una figura sconosciuta gironzolare per uno dei capannoni. La cosa gli sembrò molto strana poiché l’allarme non era mai suonato, quindi chiunque fosse sembrava come fosse apparso dal nulla.
    Osservandolo il vigilantes notò che lo strano figuro dava colpi di falce a destra e manca se nessuna ragione per poi chiudersi dentro uno stanzino all'interno del capannone.
    Il guardiano subito chiamò per farsi dare man forte mentre rimaneva di guardia davanti alla stanza, prestò arrivarono e aprirono la porta solo per essere investiti da una miriade di oggetti grandi e piccoli scaraventati fuori da quello stanzino.
    Controllarono ogni angolo, ogni ombra, ma l'uomo della falce era scomparso senza lasciare nessuna traccia.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 2/11/2021, 17:52
    Last Post by Xander Ares il 11 July 2021
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  10. Le code intrecciate
    C'era un uomo che viveva con la moglie e la figlia a Leverano, ed aveva una stalla grandissima, piena di tantissimi meravigliosi cavalli.

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    C'era un uomo che viveva con la moglie e la figlia a Leverano, ed aveva una stalla grandissima, piena di tantissimi meravigliosi cavalli. Quando la figlia arrivò a quell'età in cui ci si interessa ai giovanotti si fidanzò. Il padre per essere sicuro che la ragazza la sera non si vedesse da sola con l'amato pensò di farle strigliare i cavalli, così se il giorno dopo avesse trovato le criniere annodate, avrebbe saputo che era andato in segreto a vedersi con il fidanzato, perché non aveva strigliato i cavalli.
    Così ogni sera la ragazza era costretta a malincuore, a separarsi dal suo fidanzato per andare a strigliare i cavalli. Purtroppo però nella stalla viveva un Munaceddhu, che ogni notte e si divertiva a intrecciare le criniere e le code degli animali per vedere che faccia avrebbe fatto il padrone delle bestie.
    Quando la mattina l'uomo si recava nelle stalle, iniziò a notare con suo grande stupore, che ogni mattina tutte le chiome dei cavalli avevano tante piccole trecce e perso che la figlia volesse canzonarlo e se la prendeva con lei. Così la ragazza si ritrovò non solo a strigliare i cavalli la sera, ma anche a sciogliere le trecce degli animali prima che il padre le vedesse e se la prendesse con lei.
    La cosa andò avanti per parecchi giorni, e il Munaceddhu, forse per spezzare la monotonia prese a infastidire la moglie dell'uomo. Ogni notte entrava nella camera da letto della coppia, e mentre dormiva iniziava a tirar via le lenzuola alla donna, non solo, se la donna dormiva supina lo spiritello si sedeva sul suo petto per farla respirare a fatica.
    La sposa dell'uomo dopo un paio di notti di queste attenzioni, capì che dietro le sue notti agitate c'era qualcosa di strano, così una sera finse di dormire per vedere cosa davvero succedeva.
    Nel bel mezzo della notte sentì qualcosa tirare le lenzuola, come se un animale si stesse arrampicando sul letto. Quando la donna lo sentì su di lei prese le lenzuola e le gettò a terra con forza che aveva, subito si sentì il tonfo di qualcuno che cade e l'ombra di bambino scivolò via.
    Da quel giorno il Munaceddhu non comparve più, e donne e cavalli poterono dormire sonni tranquilli.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:06
    Last Post by Xander Ares il 9 July 2021
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