C'era una volta un piccolo regno nelle pianure del Sud che viveva felice finché dalle montagne del Nord arrivò la terribile strega Fosca, che aveva il potere di mutare gli uomini in animali rendendoli per sempre suoi servi.
Ella minacciò gli abitanti del regno che avrebbe trasformato i loro figli in orribili rospi se gli avessero consegnato tutto l'oro che c'era. Il buon re, preoccupato, convocò in assemblea tutti i suoi sudditi, per discutere il gran problema.
- Se qualcuno di voi, - dichiarò a gran voce, - sconfiggerà la strega, gli concederò la mano di mia figlia Celina. Chi tra voi ha il coraggio di partire per questa impresa? -
- Io! - urlò un giovane scudiero di nome Berto, che da tempo era innamorato della principessa.
Tutti i cavalieri, vedendolo mingherlino e senza armi, si misero a ridere, ma nessun altro si offrì di affrontare la strega.
Il re per zittirgli disse: - Va bene giovane ardimentoso, sembra che tu sia l'unico disposto ad affrontare la sfida, prendi il miglior cavallo delle stalle reali e parti al più presto verso il Nord, dove si trova il palazzo della strega. -
Il ragazzo fu condotto nelle scuderie del palazzo, dove scelse un cavallo dal manto pezzato, e partì verso il gelido Nord.
Cavalcò per giorni attraversò fiumi, boschi e pianure fino ad arrivare alle montagne quando vide sul suo cammino un povero vecchio che chiedeva la carità. A Berto fece pietà e, anche se la sua sacca del cibo era quasi vuota, gli diede quel poco che aveva.
Il vecchio sorrise e una luce mistica lo avvolse mentre diceva: - Io sono l'eremita delle nevi, e quando ho sentito della tua impresa ho deciso di metterti alla prova, per vedere come è il tuo cuore, e mi hai mostrato che in esso c'è il bene. Come premio prendi questo bracciale. -
Berto vide che era un semplice bracciale di corda con tre mandorle legate a esso.
- Questo bracciale é magico, - spiegò l'eremita, - e ti sottoporrà ad altre tre prove, ogni volta che ne supererai una, una mandorla si aprirà per donarti ciò di cui hai più bisogno per sconfiggere la strega Fosca, perciò abbine cura. -
Il giovane scudiero era meravigliato dalle sue parole e si limitò a ringraziare per poi riprendere il suo viaggio.
Non fece molta strada che vide due bruti portare via con la forza una fanciulla. Berto con sprezzo del pericolo fece scappare i due malviventi, liberando la ragazza, che lo ringraziò e andò via. La voce dell'eremita si udì da lontano e pur chiara che diceva: - Hai superato la prova del coraggio, e come premio avrai un talismano che ti proteggerà dai malefici della strega. -
Una delle mandorle allora si aprì in una luce celeste rivelando un piccolo pendente attaccato al bracciale al posto della mandorla.
Più avanti incontrò un cavaliere dall'armatura tutta nera e una barba rossa come il fuoco che gli disse: - Ragazzo, io so chi sei e dell'impresa in cui ti sei imbarcato. Io sono un generale delle terre del Nor...
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