1. I chicchi d'uva
    Un tempo la vite non produceva alcun frutto, e il suo unico scopo nei campi era di dare un po' d'ombra ai contadini...

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    By Xander Ares il 18 Oct. 2021
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    Un tempo la vite non produceva alcun frutto, il suo unico scopo nei campi era di dare un po' d'ombra ai contadini.
    Però in un piccolo campo cresceva una bella vite eccezionalmente rigogliosa, ricca di rami e di foglie che si allungavano sopra i campi seminati coprendoli del tutto con la loro ombra, preoccupando il contadino.
    - Anche le altre piante hanno bisogno di sole – diceva tra sé - è necessario che poti la vite il più possibile o le altre piantine non cresceranno mai. -
    Così il contadino tagliò quasi tutti i rami della bella pianta ornamentale e anche le foglie più grandi dai ramoscelli rimasti. Ormai della pianta rimanevano solo pochi rami corti e spogli, la povera piantina vedendosi brutta pianse.
    Un usignolo sentendola si impietosì, e per consolarla, quella notte si posò sopra un ramo della vite, dove cominciò a cantare. Il suo canto era talmente dolce, che come per incanto la pianta si sentì rinascere. La vite sentì nuova linfa scorrere in sé e quando la notte lentamente si dileguò e l'alba sorse il sole diede vita a teneri nuovi rami per la pianta.
    Le sue lacrime si trasformarono in piccole gemme che crebbero in frutti. Il vento allegro passò tra i giovani rami della pianta e riunì i frutti in grappoli.
    Così nacquero i primi chicchi d'uva è d'allora in poi la vite generò i suoi grappoli per l'uomo.

    Edited by Xander Ares - 18/10/2021, 11:13
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  2. Strisciaciottoli e altre fiabe
    Raccolta di fiabe

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    By Xander Ares il 18 Oct. 2021
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    Strisciaciottoli
    e altre fiabe

    di
    Xander Ares



    Strisciaciottoli
    Tutti qualche volta ci siamo trovati in una nebbia fitta, ma dovete sapere che c'era una volta un paese chiamato Nebbiolina...

    Il fiore parlante
    In un paese non troppo lontano, viveva una bambina di nome Aurora, si era trasferita lì da poco e aveva dovuto salutare tutti i suoi vecchi amici.

    Piumadoro e il re
    C'era una volta un re che era un provetto falconiere, ogni giorno andava caccia con il falcone e tornava al castello con lepri, conigli, pernici e quant'altro...

    Il bracciale delle tre mandorle
    C'era una volta un piccolo regno nelle pianure del Sud che viveva felice finché dalle montagne del Nord arrivò la terribile strega Fosca...

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    Edited by Xander Ares - 23/10/2021, 12:04
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  3. L'uncino
    Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani il viale degli innamorati...

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    Era buio sulla strada appartata che era stata soprannominata dai giovani "il viale degli innamorati", lì andavano tutte le coppiette quando volevano avere un posto tranquillo per stare soli. Bastava solo parcheggiare lungo quella strada isolata per essere nascosti dall'ombra della vegetazione.
    Ralph aveva portato per la prima volta Jenny lì per trascorrere un po' di tempo da soli. L'autoradio trasmetteva musica in sottofondo mentre timidamente si baciavano. D'un tratto una voce metallica interruppe l'armonia del momento, avevano interrotto le trasmissioni della stazione locale per dare un annuncio importante: un assassino era evaso dal vicino manicomio criminale uccidendo tre persone. L'uomo era un pazzo maniaco estremamente pericoloso, lo si poteva riconoscere facilmente dal fatto che non aveva la mano destra, al suo posto aveva un uncino d'acciaio. Si consigliava a tutti di evitare i luoghi isolati e di chiudersi bene in casa.
    Jenny alla notizia iniziò a spaventarsi e chiese a Ralph di riportarla a casa, il ragazzo non voleva terminare la serata e cercò di tranquillizzarla, ma lei continuava a implorarlo di ritornare in città così riaccese la macchina. Stranamente l'auto sembrò aver problemi a partire, ma con un colpo d'acceleratore ci fu un sobbalzo e il veicolo si mise in marcia.
    I due arrivarono a casa di Jenny, ma quando scesero lei si portò le mani alla bocca urlando; appeso al finestrino del sedile posteriore, dal suo lato, c'era un uncino grondante di sangue.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:50
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  4. Il diavoletto
    June non si aspettava che avere un figlio fosse così difficile, non aveva mai un attimo di riposo...

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    June non si aspettava che avere un figlio fosse così difficile, non aveva mai un attimo di riposo, doveva portare sempre con se il figlioletto di appena tre anni, anche al supermercato, lì il bambino si agitava in continuazione, bloccato nel carrello della spesa.
    Era la vigilia di Halloween e andando di fretta per preparare tutto, la giovane madre lasciò il piccolo per alcuni secondi per prendere alcune cose dagli scaffali. Quando tornò, suo figlio aveva in mano un pupazzetto alto tre dita che raffigurava un diavoletto.
    June storse il naso vedendo suo figlio divertirsi con una simile figurina, era cresciuta in una famiglia molto religiosa, suo padre era predicatore e le aveva inculcato una mentalità molto rigida a riguardo, perciò prese immediatamente la bambola e la mise suo scaffale, pensando che il bimbo l'avesse presa da qualche parte.
    Il bimbo vedendosi togliere il giocattolo si mise subito a piangere, ma la madre naturalmente non cedette.
    Nel corso del loro giro nel supermercato ogni volta che June si girava o si allontanava di pochi passi da suo figlio, ritrovava il bambino con in mano il pupazzetto. Dopo quattro o cinque volta la giovane madre fu colta da un'idea agghiacciante; il diavoletto seguiva sia lei che il suo bambino, una forza demoniaca nel giocattolo stava cercando di possedere suo figlio.
    La madre afferrò il bambino, lasciò il carrello praticamente scappando dal negozio sotto gli occhi stupidi delle cassiere.
    Durante la loro pausa i dipendenti del supermercato parlano della strana donna, la ricordava anche uno dei addetti che rifornivano gli scaffali, non aveva l'aveva uscire, ma rammentava June per il bambino che continuava agitarsi nel carrello, si dimenava così tanto che più di una volta gli aveva dato un pupazzetto per calmarlo.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:54
    Last Post by Xander Ares il 16 Oct. 2021
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  5. Il bracciale delle tre mandorle
    C'era una volta un piccolo regno nelle pianure del Sud che viveva felice finché dalle montagne del Nord arrivò la terribile strega Fosca...

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    By Xander Ares il 15 Oct. 2021
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    C'era una volta un piccolo regno nelle pianure del Sud che viveva felice finché dalle montagne del Nord arrivò la terribile strega Fosca, che aveva il potere di mutare gli uomini in animali rendendoli per sempre suoi servi.
    Ella minacciò gli abitanti del regno che avrebbe trasformato i loro figli in orribili rospi se gli avessero consegnato tutto l'oro che c'era. Il buon re, preoccupato, convocò in assemblea tutti i suoi sudditi, per discutere il gran problema.
    - Se qualcuno di voi, - dichiarò a gran voce, - sconfiggerà la strega, gli concederò la mano di mia figlia Celina. Chi tra voi ha il coraggio di partire per questa impresa? -
    - Io! - urlò un giovane scudiero di nome Berto, che da tempo era innamorato della principessa.
    Tutti i cavalieri, vedendolo mingherlino e senza armi, si misero a ridere, ma nessun altro si offrì di affrontare la strega.
    Il re per zittirgli disse: - Va bene giovane ardimentoso, sembra che tu sia l'unico disposto ad affrontare la sfida, prendi il miglior cavallo delle stalle reali e parti al più presto verso il Nord, dove si trova il palazzo della strega. -
    Il ragazzo fu condotto nelle scuderie del palazzo, dove scelse un cavallo dal manto pezzato, e partì verso il gelido Nord.
    Cavalcò per giorni attraversò fiumi, boschi e pianure fino ad arrivare alle montagne quando vide sul suo cammino un povero vecchio che chiedeva la carità. A Berto fece pietà e, anche se la sua sacca del cibo era quasi vuota, gli diede quel poco che aveva.
    Il vecchio sorrise e una luce mistica lo avvolse mentre diceva: - Io sono l'eremita delle nevi, e quando ho sentito della tua impresa ho deciso di metterti alla prova, per vedere come è il tuo cuore, e mi hai mostrato che in esso c'è il bene. Come premio prendi questo bracciale. -
    Berto vide che era un semplice bracciale di corda con tre mandorle legate a esso.
    - Questo bracciale é magico, - spiegò l'eremita, - e ti sottoporrà ad altre tre prove, ogni volta che ne supererai una, una mandorla si aprirà per donarti ciò di cui hai più bisogno per sconfiggere la strega Fosca, perciò abbine cura. -
    Il giovane scudiero era meravigliato dalle sue parole e si limitò a ringraziare per poi riprendere il suo viaggio.
    Non fece molta strada che vide due bruti portare via con la forza una fanciulla. Berto con sprezzo del pericolo fece scappare i due malviventi, liberando la ragazza, che lo ringraziò e andò via. La voce dell'eremita si udì da lontano e pur chiara che diceva: - Hai superato la prova del coraggio, e come premio avrai un talismano che ti proteggerà dai malefici della strega. -
    Una delle mandorle allora si aprì in una luce celeste rivelando un piccolo pendente attaccato al bracciale al posto della mandorla.
    Più avanti incontrò un cavaliere dall'armatura tutta nera e una barba rossa come il fuoco che gli disse: - Ragazzo, io so chi sei e dell'impresa in cui ti sei imbarcato. Io sono un generale delle terre del Nor...

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    Last Post by Xander Ares il 15 Oct. 2021
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  6. Piumadoro e il re
    C'era una volta un re che era un provetto falconiere, ogni giorno andava caccia con il falcone e tornava al castello con lepri, conigli, pernici e quant'altro...

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    By Xander Ares il 13 Oct. 2021
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    C'era una volta un re che era un provetto falconiere, ogni giorno andava caccia con il falcone e tornava al castello con lepri, conigli, pernici e quant'altro.
    Tra tutti i rapaci alla sua corte il suo preferito era un falcone le cui piume davano dei riflessi screziati d'oro e perciò il re lo chiamò Piumadoro.
    L'animale era il più maestoso e intelligente tra i suoi simili, e non mancava volta che non stupisse il re quando andavano a caccia, portando una preda prelibata.
    Un giorno Piumadoro e il re erano a caccia quando videro un gruppo di gru sul fiume, il sovrano liberò il falcone. Le gru vedendolo presero il volo e Piumadoro volò alto nel cielo per prenderle, ma ahimè una giovane aquila di lì passava, e il falcone la uccise scambiandola per la sua preda.
    Il re vedendo la scena malincuore diede l'ordine di uccidere Piumadoro.
    I servi obbedirono pur non capendo, l'aquila è re degli uccelli e Piumadoro aveva ucciso il suo sovrano, compiendo il più grande tradimento agli occhi del re.
    Il povero falcone non sapeva che i monarchi non ammettono tradimento, pronti a punire anche i più fedeli amici e servitori senza alcuna esitazione.
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  7. La cosa che vive al piano di sopra
    Dopo la morte del nonno, il piccolo Franz e la sua famiglia decisero di trascorrere alcune settimane nella vecchia baita di famiglia...

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    Dopo la morte del nonno, il piccolo Franz e la sua famiglia decisero di trascorrere alcune settimane nella vecchia baita di famiglia prima venderla per evitare le tasse da pagare.
    Si trovava tra i boschi ed era bellissima, fatta interamente in legno, a due piani, con i tetti spioventi, ma il piano superiore era usato da anni solo come magazzino. Era la prima volta che il bambino andava a stare in quella baita tra i boschi, ma in pochi giorni fu sicuro di una cosa, nel piano superiore della casa doveva viverci qualcosa! Quando tutti erano riuniti in salotto si sentivano scricchioli di passi venire dal piano di sopra.
    Ne aveva parlato più volte con suo padre, ma lui diceva che non c'era nessuno e quel tipo di rumore era chiamato il grido del legno. Le case di nuova costruzione, fatte di legname, devono lasciare che il legno si secchi, e ciò avviene molto lentamente, per il padre del bambino era ciò creava che quei misteriosi rumori.
    Anche sua madre e sua sorella maggiore sembravano essere d'accordo con le parole di suo padre, ma a Franz sembrava molto strano, la baita definitamente non era nuova; sulle pareti c'erano ancora i segni che suo padre aveva inciso con coltellino da bambino, come poteva il legno essere ancora umido.
    Una sera mentre mangiavano Franz sentì tre grossi tonfi dalle scale, qualcosa era sceso dal piano di sopra e si avvicinava alla porta della cucina. Presto si udirono dei suoni simili a degli artigli che grattavano contro la porta chiusa.
    Il piccolo stava per far notare la cosa, quando si accorse che i suoi genitori e sua sorella erano turbati anche se cercavano di non farlo notare. Chiaramente sapevano cosa stava succedendo e ne erano terrorizzati; tutti e tre avevano la pelle d'oca.
    Quella sera stessa la famiglia lasciò la baita, per venderla il giorno dopo, ma né Franz, né i suoi famigliari parlarono mai della cosa che viveva al piano di sopra.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 12 Oct. 2021
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  8. Il fiore parlante
    In un paese non troppo lontano, viveva una bambina di nome Aurora, si era trasferita lì da poco e aveva dovuto salutare tutti i suoi vecchi amici.

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    By Xander Ares il 12 Oct. 2021
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    In un paese non troppo lontano, viveva una bambina di nome Aurora, si era trasferita lì da poco e aveva dovuto salutare tutti i suoi vecchi amici.
    Un giorno la bimba vide, in un vasetto accanto a dei secchi della spazzatura, un fiorellino di tanti colori.
    Era veramente bello con i suoi petali multicolore, così Aurora lo prese con se e lo portò a casa. Una volta lì lo mise su un mobile in soggiorno.
    La mattina seguente, mentre si stava preparando per andare a scuola, sentì un debole suono, cercò intorno e vide che veniva dal fiorellino, che piangeva. Aurora si avvicinò è curiosa chiese: - Ma tu parli? -
    Il fiore si aprì e attraverso i petali striminziti si videro due occhi azzurri e una boccuccia.
    La bimba chiese al fiore perché piangeva.
    - È una lunga storia... - rispose il fiorellino.
    - Raccontamela - disse Aurora.
    - Mi chiamo Iride, - raccontò il fiorellino, - e prima che tu mi trovassi io vivevo con i miei amici fiori di campo. Poi un fioraio mi ha colto per vendermi, però mi ha abbandonato quasi subito perché, quando i clienti scoprivano che so parlare scappavano spaventati. - fece una breve pausa, poi riprese: - e adesso, eccomi qui, tutto solo lontano da miei amici. -
    - La tua storia è piuttosto triste, e ti capisco anche io ho perso molti amici quando ci siamo trasferiti! -
    Aurora vide che si era fatto tardi e salutò il Iride per andare a scuola. Al suo ritorno però non trovò più il fiorellino e subito chiese spiegazioni alla madre.
    La mamma le rispose: - Mi dispiace, ma tuo padre... sai... è allergico ai fiori! Ogni volta che si avvicina a uno inizia a starnutire, così l'ho piantato nell'aiuola vicino alla strada -.
    Aurora corse fuori e riprese con sé il fiore, mettendolo in un vaso appeso fuori dalla sua finestra, per tenerlo lontano da suo padre. Così la bambina passò dei bei giorni parlando con il suo nuovo amico.
    Un giorno però vide che Iride era giù di morale: aveva nostalgia del campo e dei suoi amici.
    Allora Aurora quel pomeriggio prese Iride e insieme andarono al campo dove il fiore era sbocciato, lì la bambina piantò l'amico tra tutti i suoi amici che aveva ritrovato, ma non si dimenticò della sua piccola amica Aurora.
    Last Post by Xander Ares il 12 Oct. 2021
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  9. Strisciaciottoli
    Tutti qualche volta ci siamo trovati in una nebbia fitta, ma dovete sapere che c'era una volta un paese chiamato Nebbiolina...

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    By Xander Ares il 11 Oct. 2021
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    Tutti qualche volta ci siamo trovati in una nebbia fitta, ma dovete sapere che c'era una volta un paese chiamato Nebbiolina, avvolto nella nebbia tutti i giorni dell'anno. La gente quando usciva in strada non riusciva a vedere a braccio di distanza e per non andare sempre a sbattere gli uni con gli altri portavano delle campanelle, così la gente sapeva dov'erano dal suono.
    Così i paesani portavano sempre con se campanelle di rame, stagno e bronzo, i soldati invece avevan dure campanelle di ferro. I ricchi mercanti giravano facendo risuonare dolci campanelle d'argento, mentre i nobili usavano campanelle d'oro, più eran nobil e importanti e più dei dorati strumenti portavano su di loro.
    Dai vecchi ai bambini tutti camminavano facendo risuonare le loro brave campanelle. Solo una giovane orfana era così povera che non si poteva permettere neanche una campanella e la gente gli finiva sempre addosso.
    Un giorno però gli venne un'idea e legò con dello spago dei ciottoli al suo logoro vestito, così quando camminava trascinava le pietre e si sentiva il rumore del loro strisciare e ruzzolare allegramente sui sampietrini.
    Presto tutti gli abitanti di Nebbiolina sapevano che quando sentiva rumore di pietre tintinnare era lei passava e presero a chiamarla Strisciaciottoli.
    Quando il re sentì parlare di lei preso dalla curiosità volle vedere come strisciava i ciottoli e la mandò a chiamare. La ragazza era intimorita ad entrare a palazzo al cospetto del sovrano, ma il re era buono come il pane e per farla calmare gli propose una scommessa: - Strisciaciottoli, hai visto come sono lisci i pavimenti di marmo del palazzo? Secondo i tuoi ciottoli possono scivolarci senza far rumore, ma se tu riesci farmeli sentire, senza danneggiare il pavimento, io ti darò un sacchetto di monete di rame. -
    La fanciulla tutta contenta iniziò a muoversi delicatamente, compiendo delle grandi s così che i sassi non ruzzolassero rovinando i marmi, sembrava di sentire un violino mentre i ciottoli scivolavano dolcemente. Quando poi cambiava direzione le pietre sbattevano tra loro come in un suono di nacchere che la accompagnava.
    Il meravigliato dall'abilità della ragazza le diede subito il suo premio, ma volle che venisse anche l'indomani a farle vedere la sua bravura.
    Il giorno dopo la giovane fu portata dal re in una sala con una grande vasca lunga lunga, con l'acqua alta solo due dita.
    - Cammina nell'acqua, e fammi vedere se riesci a far rumore con i tuoi ciottoli, se riuscirai ti darò un sacchetto di moneta d'argento. -
    Nell'acqua non poteva far strisciare i suoi sassi, ma la ragazza con un sorriso entrò saltellando nella vasca e i ciottoli la seguivano andando su e giù e quando ricadeva sull'acqua facevano PLUMB, in breve diventarono come il suono di un tamburino che dava il tempo di marcia Strisciaciottoli. Il re divertito dalla scenetta si spanciava dalle risate e ben contento diede alla ragazza il sac...

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    Last Post by Xander Ares il 11 Oct. 2021
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  10. La grande corsa della fattoria e altre storie di animali
    Raccolta di fiabe

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    Racconti
    By Xander Ares il 10 Oct. 2021
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    La grande corsa della fattoria
    e altre storie di animali

    di
    Xander Ares



    La grande corsa della fattoria
    Nella grande fattoria dai tetti blu, Lina la maialina scorrazzava felice quando vide la staccionata e gli venne il ghiribizzo di far l'equilibrista...

    Il passerotto e il granturco
    C'era una volta un chicco di granturco, che era scivolato fuori dalla cesta delle pannocchie dov'era con i suoi fratelli...

    Il pranzo della volpe
    Un giorno una volpe non aveva fortuna nella caccia, aveva solo trovato un cavolfiore e per non stare a digiuno l'aveva lessato per pranzo...

    I giorni della merla
    Non tutti sanno che i merli non sono stati sempre nero, un tempo ormai lontano le loro piume erano candide come il latte...

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    Edited by Xander Ares - 18/10/2021, 10:26
    Last Post by Xander Ares il 10 Oct. 2021
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