1. Il pranzo della volpe
    Un giorno una volpe non aveva fortuna nella caccia, aveva solo trovato un cavolfiore e per non stare a digiuno l'aveva lessato per pranzo...

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    By Xander Ares il 10 Oct. 2021
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    Un giorno una volpe non aveva avuto fortuna nella caccia, aveva solo trovato un cavolfiore e per non stare a digiuno l'aveva lessato per pranzo, ma quando se lo vide nel piatto iniziò a dire: - No! Non lo mangio il cavolfiore! Ne va della mia dignità! Una volpe che si rispetti non deve abbassarsi a mangiare le verdure! A costo di prolungare il mio digiuno, torno nel bosco a caccia! -
    Così la volpe uscì dalla sua tana e si diresse verso il querceto che cresceva fitto presso il ruscello. Appena arrivata vide un cespuglio che si muoveva.
    Si acquattò piano vicino al punto in cui si erano mosse le foglie, sperando di vedere sbucare una quaglia o una pernice.
    A un tratto vide sbucare delle piume e fece un balzo per afferrare al volo la preda. Ormai era sicura di averla presa, ma scoprì di aver afferrato solo qualche piuma di un'oca che spaventata dal rumore era volata via lontana nel cielo.
    La preda era perduta, ma si sa che le volpi sono furbe e infatti gli venne l'idea d'imitare gli uomini e costruire una bella trappola per non spaventare le prede, così scavò una bella buca e la coprì con un ramo sperando che vi cadesse qualche bella lepre o dei conigli.
    Soddisfatta della sua creazione, si nascose dietro un cespuglio ad aspettare.
    Poco dopo senti il rumore del ramo spezzarsi e corse subito a vedere, ma non era una lepre, bensì un cinghiale finito con una zampa nella buca, arrabbiato dello scherzo si mise a inseguire la povera volpe, che corse come un fulmine a nascondersi nella sua tana.
    - Pazienza... - esclamò rassegnata - si vede che oggi era destino che mangiassi per pranzo il cavolfiore! -
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  2. Il passerotto e il granturco
    C'era una volta un chicco di granturco, che era scivolato fuori dalla cesta delle pannocchie dov'era con i suoi fratelli

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    By Xander Ares il 8 Oct. 2021
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    C'era una volta un chicco di granturco, che era scivolato fuori dalla cesta delle pannocchie dov'era con i suoi fratelli, rotolando giù a più non posso percorse una gran strada finché si fermò in una via polverosa in mezzo ai sassi.
    Una strana creatura dalle ali sgargianti lo vide, era un passerotto che lo afferrò con il becco per mangiarlo quando il chicco iniziò a urlare: - Aspetta, non mi mangiare! -
    - E perché? Se ti lascio stare cosa mangerò? - disse l'uccellino.
    - Ma io sono un seme il mio destino è far nascere una pianta. Se mi mangi avrai mangiato solo un piccolo chicco, ma se mi porti in un posto con della terra fertile fra un anno ti restituirò delle grosse pannocchie piene di chicchi. -
    - E come farai? – domandò il passerotto con aria incredula.
    - Ti giuro che è la verità. Basta che mi nascondi in un buchetto nella terra e torni fra un anno. - giurava il chicco.
    Il passerotto sentendolo giurare si convinse della sua sincerità volò via con il chicco nel becco, insieme sorvolarono i campi fino a giungere nel bosco, in una radura nascosta l'uccellino scese e scavò con il suo becco un buchino in cui mise il seme che delicatamente ricoprì di terra.
    Passò un anno e il passerotto ritornò nella radura e vide che il chicco di granturco aveva mantenuto la promessa, divenendo un'alta piante da cui sporgevano grosse pannocchie.
    - Ma come è possibile questo miracolo? - domandò l'uccellino.
    - È un mistero, – rispose il granturco, – il mistero della vita. -
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  3. La grande corsa della fattoria
    Nella grande fattoria dai tetti blu, Lina la maialina scorrazzava felice quando vide la staccionata e gli venne il ghiribizzo di far l'equilibrista...

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    By Xander Ares il 7 Oct. 2021
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    Nella grande fattoria dai tetti blu, Lina la maialina scorrazzava felice quando vide la staccionata e gli venne il ghiribizzo di far l'equilibrista camminandoci su. Già si vedeva elegante e aggraziata che camminava danzando sulla sottile fila di travi. Cercò subito di salire, e con mille sforzi e affanni riuscì a ergersi vacillante per un instante, e poi cadere in un gran ruzzolone in mezzo al fango.
    Era ridotta tutta un macello quando udì una gran risata, era Tina, la gatta della fattrice, che si spanciava dal gran ridere.
    - Sei proprio buffa. - disse a Lina - Voi maialine non siete fatte per essere agili, siete troppo grasse e goffe per queste cose, lasciatele a noi gatte che siamo acrobate nate. -
    Detto ciò Tina salto sulla staccionata per fare due o tre piroette come se nulla fosse, ma la maialina non convinta rispose: - Sciocchezze, mi basterebbe solo allenarmi un po' per prenderci la mano. -
    - Potresti allenarti un anno intero e ti ritroveresti comunque nel fango. - replicò calma la gatta.
    - Vuoi scommettere! Prima o poi ce la farò. -
    Tina divertita la guardava dall'alto in basso.
    - Così passeranno anni, facciamola più semplice, una corsa intorno alla fattoria, se tu vincerai ti chiederò scusa e ammetterò che hai ragione, ma se vincerò io dovrai ammetter che hai torto. -
    La gatta era molto veloce e questo preoccupava Lina. - Così su quattro zampe, io vorrei un po' allenarmi prima della corsa. -
    - Sta bene. - replicò la gatta - Ti do tempo fino alla fine dell'estate. Allenati pure quanto vuoi tanto non cambierà niente. -
    E così le due si sfidarono chiamando a testimoni tutti gli animali della fattoria.
    Lina iniziò gli allenamenti, correndo tutto il giorno in lungo e in largo per la fattoria con il fiatone, ma ogni dì più grassa e lenta sembrava diventare.
    - Stai sbagliando tutto, - le disse il sorcetto Pino, - finché mangi tutta quella broda che ti dà il padrone continuerai a diventare più grossa, lenta e pesante. -
    - E cosa devo mangiare? - domandò la maialina.
    - Riduci le quantità di quello che mangi, con tutto il moto che fai dimagrirai e non sarai così pesante e lenta. -
    - Ma cosa farò di tutto il cibo che avanza? -
    Il volto di Pino si illuminò e sorridendo disse: - A quello troverò io un posticino dove non sarà sprecato.
    Allora di pranzo Tina fu stupita di vedere che nella sua ciotola c'era più cibo del solito, e aveva anche un aspetto diverso, non sembrava uscito da una scatoletta. Comunque la gatta non ci pensò molto e senza saperlo mangiò tutta la broda avanzata.
    Le settimane passarono e Lina più leggera diventava ogni giorno più veloce, ma questo non preoccupava Tina, l'unica cosa che la sorprese era l'aver scoperto specchiandosi che aveva messo su un po' di pancetta però bastava tirar un po' il fiato e non sembrava più.
    Il tempo volò e giunse la fine dell'estate e tutti gli animali della fattoria era pronti a vedere l'inizio...

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    Last Post by Xander Ares il 7 Oct. 2021
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  4. I passi dietro di loro
    Era una calda giornata di luglio, il caldo torrido era insopportabile, due amico per sfuggire alla calura decisero di ripararsi a l'ombra degli alberi di un antico cimitero...

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    Era una calda giornata di luglio, il caldo torrido era insopportabile, due amico per sfuggire alla calura decisero di ripararsi a l'ombra degli alberi di un antico cimitero monumentale accanto alla cattedrale del paese.
    Rimasero lì per tutto il pomeriggio tra l'odore dei fiori in decomposizione e il silenzio tombale. Solo quando all'inizio del crepuscolo i due si incamminavano per uscire dal cimitero. Fu allora che si accorsero di un rumore di passi alle loro spalle, ogni viottolo che prendevano il rumore era sempre dietro di loro, presto i due iniziarono a credere di essere seguite.
    Si voltarono per vedere chi era dietro di loro, e li videro l'incredibile: erano loro stessi. Dietro di loro c'erano le loro immagini sputate, vestite come loro, che ripercorrevano le loro azioni di pochi istanti prima.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:55
    Last Post by Xander Ares il 5 Sep. 2021
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  5. Gargolla
    Tanto tempo fa c'era una grande mostruosa bestia nera...

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    By Xander Ares il 4 Sep. 2021
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    Tanto tempo fa c'era una grande mostruosa bestia nera. La bestia era triste perché viveva tutto sola in una caverna. Vicino alla caverna viveva anche il figlio di povero minatore che era anche lui tutto solo, così la bestia e il bambino alla fine divennero amici.
    Per anni la bestia fu il migliore amico del figlio del minatore e il fanciullo le diede il nome di Gargolla, perché quando era felice emetteva dal gargarozzo un suono simile allo scorrere dell'acqua.
    Un giorno il minatore trovò una grande pietra preziosa che vendette a caro prezzo, con quei soldi comprò un palazzo in città dove andò a vivere col figlio, che perciò il bambino poté andare a giocare con la bestia solo ogni tanto.
    Passarono gli anni e Gargolla continuò a crescere e crescere diventando sempre più grande mentre il fanciullo iniziò a visitarlo sempre di meno. La bestia comunque continuava ad aspettare il ritorno del figlio del minatore, guardando dall'oscurità verso nord e sud e poi verso ovest ed est.
    Un giorno pensò: - Forse non viene più perché la strada non è sicura. -
    Allora Gargolla iniziò ad uccidere le altre bestie che si avvicinavano nella speranza che il bambino tornasse a giocare con lui.
    Il figlio del minatore però non tornava e la povera bestia solitaria sempre più si allontanava sul sentiero per uccidere le altre fiere. Più passava il tempo e più le zanne di Gargolla diventano affilate a forza di uccidere le altre bestie nella speranza che il fanciullo tornasse senza nessuno pericolo ad aspettarlo.
    Purtroppo la povera bestia non capiva lo scorrere del tempo come gli uomini, gli anni erano passati e il figlio del minatore era diventato prima adulto, e poi vecchio, senza che lei se ne accorgesse. Il suo amico aveva smesso di andare a giocare con lei perché non riusciva più a fare la lunga strada.
    Intanto la gente che vivevano vicino si accorsero che non c'erano più bestie feroci vicino alla caverna.
    - Deve essere un miracolo del Signore. Lode a Dio! - gridarono uno dopo l'altro.
    Per ringraziare della grazia ricevuta decisero di costruire una chiesa li vicino. Gargolla gli osservava curiosa nascosta nella caverna e pensò che una volta finita poteva salire sulla chiesa per vedere più lontano se il suo amico tornava. Trepidante ogni giorno attendeva la fine dei lavori e altri anni passarono prima che la chiesa fosse ultimata.
    Le campane suonarono a festa il giorno della fine dei lavori, tutti erano felici ed esultanti per il lieto evento. Anche Gargolla lo era e quella notte salì sul tetto della chiesa e come suo solito guardò a nord e sud e poi a ovest ed est in attesa di vedere la figura famigliare.
    Quando la gente il giorno dopo vide la bestia in cima alla chiesa pensò che era una statua, ma nessuno ricordava che ci fosse ne perché era così strana.
    Gargolla sentendoli decise di stare ferma immobile così l'avrebbero continuata a credere una statua e nessuno l'avrebbe disturbata, così le persone si...

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    Last Post by Xander Ares il 4 Sep. 2021
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  6. Non vi preoccupate, l'ho presa io!
    Un tempo una famiglia di contadini di un paese del Capo, erano spazientiti dal Munaceddhu che gliene combinava di tutti i colori...

    Un tempo una famiglia di contadini di un paese del Capo, erano spazientiti dal Munaceddhu che gliene combinava di tutti i colori, rompendo piatti e bottiglie o svegliandogli nel cuore.
    Avevano tentato di tutto pur di togliersi lo spiritello fuori dai piedi, benedizione della casa, quadri di santi, ma niente alla fine avevano deciso di cambiar casa, ma temendo che li potesse seguire comprarono una scopa nuova di saggina, perché si diceva che messa al contrario davanti all'uscio impediva al Munaceddhu di avvicinarsi e entrare nella casa.
    Il giorno del trasloco caricarono su un carretto tutte le loro cose, il marito tirava il traino e la moglie i figli spingevano da dietro avviandosi di buon passo verso la casa nuova.
    A metà strada la donna esclamò d'un tratto: - Nah, la scopa di saggina ho scordato! -
    - Non vi preoccupate, l'ho presa io! – Urlò una voce infantile da dietro di loro.
    Tutta la mia famiglia si volto e videro la scopa saltellare da sola verso il carretto, non c'erano dubbi era il Munaceddhu che gli stava seguendo con la scopa in mano.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:18
    Last Post by Xander Ares il 3 Sep. 2021
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  7. La principessa egiziana
    Tempo fa la mummia di una principessa egiziana rimossa dalla sua tomba e portata in Inghilterra da una spedizione di archeologi inglesi...

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    Tempo fa la mummia di una principessa egiziana rimossa dalla sua tomba e portata in Inghilterra da una spedizione di archeologi inglesi. Giunta sull'isola britannica la principessa fu affidata al seminario di una città di provincia con annesso convento.
    Quando il priore ricevette la cassa che ospitava il sarcofago vide con suo sommo disgusto stava iniziando rapidamente a emettere un cattivo odore. Subito fece aprire la cassa e scoprì che il contenuto era marcito, a causa del terribili piogge inglesi e dell'acqua salmastra il corpo nel sarcofago dopo millenni aveva conosciuto il disfacimento. Così ridotta la principessa non poteva essere certo esposta, perciò l'uomo di chiesa decise di seppellire nel cimitero la mummia avvolta in un sudario. La sepoltura venne fatta a mezzanotte, per evitare gli spettatori.
    Invece il sarcofago
    vuoto messo in esposizione in una sala della scuola monastica.
    Subito dopo la sepoltura, la canonica e la cappella del seminario iniziarono a essere disturbate durante la notte dal persistente rumore di qualcuno che bussa.
    Quando si investigò suoi misteriosi rumori, non fu trovata alcuna spiegazione.
    Persone che nel cimitero camminavano di notte sentirono l'inquietante rumore, così la polizia cominciò ad aumentare le pattuglie in zona alla ricerca di burloni.
    Circolavano voci secondo cui la maledizione della mummia aveva colpito il seminario con il convento.
    L'odore malsano tornò ad affliggere la scuola e nuovamente fu rintracciata l'origine nel sarcofago, la gente si convinse che era un'ulteriore prova della maledizione.
    Il consiglio direttivo decise di mettere la questione a tacere una volta per tutte aprendo il sarcofago davanti a tutta la scuola per far vedere che era vuoto, ma quando il priore lo scoperchio si accorsero con orrore di aver dimenticato per errore una delle braccia della principessa egizia.
    Subito fu seppellito l'arto mancante assieme al resto del corpo nel cimitero e il misterioso bussare cessò.
    di Xander Ares

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    Last Post by Xander Ares il 2 Sep. 2021
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  8. Che schifo!
    Un tempo un uomo era vittima degli scherzi del Munaceddhu, gli appariva come una lucetta bianca, ma nessun altro...

    Un tempo un uomo era vittima degli scherzi del Munaceddhu, gli appariva come una lucetta bianca, ma nessun altro, nemmeno la moglie vedeva nulla.
    E così durante la notte lo spiritello lo pizzicava sotto i piedi, gli toglieva il berretto da notte per fargli prendere, gli attacca le mani con la cera.
    Disperato l'uomo tentò di tutto per farlo andare via: fece benedire la camera da letto, mise davanti all'uscio una scopa di saggina al contrario, appese ai muri quadri di San Cristoforo, però a nulla valsero i suoi sforzi il m continuava a venirlo a trovare.
    Una sera l'uomo a letto imbarazzato di stomaco e così dopo poche ore si dovette alzare per usare il vaso da notte. Era una terribile diarrea di quelle in cui si hanno delle scariche tipo esplosioni, il poveraccio tuonava espellendo dalle viscere gas puzzolenti nella stanza, mentre teneva ben su la camicia da notte per non sporcarla. Era quindi rannicchiato sul vaso che teneva con le mani la sottana tirata su fino al petto, mentre mitragliava scorregge e altro inondando la stanza di odori disgustosi. Fu proprio che mentre così che entro il Munaceddhu. Alla vista di tale scena lo spiritello urlò: - Che schifo! -
    Prese la porta e se ne andò via per non tornare più.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:17
    Last Post by Xander Ares il 1 Sep. 2021
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  9. L'infermiera
    Un uomo scendeva lungo la discesa in sella alla sua vecchia bici, come faceva ogni mattina per andare al lavoro...

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    Un uomo scendeva lungo la discesa in sella alla sua vecchia bici, come faceva ogni mattina per andare al lavoro. La nebbia era fitta quella mattina, ma si intravedeva la sagoma del vecchio ospedale abbandonato, un brivido attraversava la schiena dell'uomo ogni volta che lo vedeva, durante la guerra era stato bombardato e numerosi pazienti gravi erano morti lì sotto le bombe.
    Fu lì che vide d'un tratto un'infermiera in mezzo alla strada, cercò di sterzare per evitarla, era però ormai troppo per muoversi in tempo, ma invece di sbattere contro di lei, le passò attraverso come se non esistesse. Si voltò per guardala e vide che era sparita nel nulla.
    Tornò indietro per vedere, ma l'unica cosa che trovò era una serie di impronte che veniva dal vecchio ospedale, un luogo dove non erano morti soli i pazienti, ma anche un'infermiera rimasta per occuparsi dei malati troppi gravi per essere portati nei rifugi.
    di Xander Ares

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    Edited by Xander Ares - 1/11/2021, 16:50
    Last Post by Xander Ares il 31 Aug. 2021
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  10. Lo stomaco del prete
    C'era una volta un uomo di chiesa famoso per la sua ingordigia, nonostante gli insegnamenti di Cristo...

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    By Xander Ares il 30 Aug. 2021
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    C'era una volta un uomo di chiesa famoso per la sua ingordigia, nonostante gli insegnamenti di Cristo, non condivideva neanche un tozzo di pane vecchio con gli altri e quando benediva le stalle infestate dal Munaceddhu pretendere cospicue donazioni in cacio, salami, pollame e ogni ben di Dio.
    Una notte, dopo essersi ingozzato con il raccolto di una di benedizione, andò a dormire nel proprio letto, quando sentì un certa pesantezza e pensò che colpa della grande abbuffata. D'un tratto però il rosario con la croce con cui dormiva sul petto, iniziò a pesare come non mai e aprì le palpebre vedendo sopra di lui due grandi occhi luminosi.
    Era il Munaceddhu che puniva della sua ingordigia, il prete nel vederlo si spaventò così tanto che da allora in poi fu sempre pronto a dare un po' di cibo ai più bisognosi.

    Edited by Xander Ares - 15/10/2021, 17:21
    Last Post by Xander Ares il 30 Aug. 2021
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