C'era una volta una ragazza povera di Lunetta che per guadagnarsi da vivere andò a lavorare come domestica per la perfida signora Grisolda e le sue terribili figlie Gritilde e Griolga, che la facevano lavorare duramente tutta la giornata.
Ogni giorno Lunetta era indaffaratissima dall'alba al tramonto. Di primo mattino accendeva il fuoco nel caminetto. Nel pomeriggio accomodava gli abiti delle figlie della padrona. Non un giorno di vacanza.
La giovane domestica però aveva un gran segreto, era in grado di vedere gli spiritelli invisibili agli umani che ci circondano, e così fatine e folletti erano i suoi unici amici. Essi andavano spesso a far visita a Lunetta nella sua cameretta sotto il tetto. Lassù si sentivano al sicuro perché Belzedeo, il grosso cane di Gritilde e Griolga, non saliva mai in soffitta, infatti il mastino, come tutti gli animali, poteva vederli e smaniava di catturarli.
Lunetta invece trattata bene gli spiritelli, trovava sempre delle briciole di torta per sfamare le fatine. Raccoglieva anche gli avanzi dei pasti per darli ai folletti.
Quando aggiustava i vestiti della padrona e delle figlie, conservava pezzetti di tessuto con cui poi confezionava indumenti per i suoi piccoli amici.
Al suo preferito, un folletto di nome Muschietto, regalava spesso delle graziose magliette perché lo tenessero caldo.
- Padrona, ormai è da un anno che lavoro qui, - disse una mattina Lunetta alla signora Grisolda, - potrei avere una domenica libera per andare a fare un picnic? -
- Se avrai finito le faccende domestiche. - rispose la padrona.
Presto arrivò il sabato e la signora ricordò alla domestica: - Finisci il bucato, e domani avrai il tuo giorno libero. -
Lunetta cantava allegramente mentre stendeva i panni lavati, ma, mentre la ragazza lavorava, le figlie della padrona complottavano.
- Quelle stupida crede davvero che la mamma la lascerà libera domani - disse Gritilde.
- Ma la mamma non vorrà certo - esclamò Griolga.
- E noi nemmeno! -
Il giorno dopo Lunetta si svegliò presto e di ottimo umore.
- Buon compleanno, Lunetta! - urlarono i folletti.
- Felice giornata! - aggiunse Muschietto, saltellando sul letto.
- Mi sento davvero così felice, oggi! - esclamò la fanciulla guardandosi allo specchio.
- Indosserò il mio abito più bello per il picnic - soggiunse.
Una volta vestita si affrettò a scendere: doveva solo preparare il cesto con la merenda e poi sarebbe stata pronta per uscire.
- Aspetta un minuto - disse Gritilde entrando in salotto.
- Ci sono parecchie cose che devi ancora fare prima di uscire - aggiunse Griolga.
Belzedeo ghignò soddisfatto: non gli piaceva Lunetta, perché proteggeva i folletti.
- Queste posate d'argento, per esempio, devono essere lucidate - esclamò Gritilde.
Con un sospiro Lunetta indossò fazzoletto e grembiule e si mise al lavoro.
- E la libreria - gracchio Grisolda. - Guarda è pieno di polvere! -
Poi Belzedeo abbai...
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